Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni dell’avvocato materano Pierluigi Diso in vista delle prossime elezioni comunali del 31 maggio.
Pierluigi Diso: idee per una nuova politica comunale
Quella del voto del 31 maggio 2015 è l’occasione per costruire un nuovo futuro per la nostra città, investendo in termini di fiducia e consenso una nuova classe politica che andrà ad occupare gli scranni dell’aula Pasolini (del Consiglio Comunale di Matera).
La risposta che proprio in questo momento storico, in piena campagna elettorale si deve dare è colmare lo spazio tra generazioni, rinnovandole; se Renzi è riuscito a farlo a Roma, perché non riuscirci anche a Matera?
Il candidato deve essere nuovo, deve dare concrete risposte alla domanda di cambiamento, ma qui devono intervenire gli elettori che devono fare la loro parte e mandare a casa il vecchio, puntando su giovani professionisti della politica e dell’amministrazione della cosa pubblica.
Occorre fare politica nella sala Pasolini; quella politica che deve costruire e non distruggere, unire e non dividere. Il 31 maggio si deve eleggere un nuovo Consiglio Comunale, con una nuova classe dirigente e nuovi professionisti della politica che rappresentino la nuova governance cittadina, di cui potersi fidare.
Occorre ridare alla politica il suo significato più alto: la politica è servizio, passione, confronto, condivisione, mai spartizione di potere.
Se la politica è anche costruzione di competenze per una nuova proposta comune tesa a formare la nuova classe dirigente, i rappresentati politici-istituzionali nell’assise cittadina devono essere sostenuti realmente e lealmente.
Nell’essere se stessi, cioè nella coerenza assoluta c’è la via maestra del vivere e dell’essere parte attiva nella società civile. Le idee, lo studio, costituiscono la premessa per un programma di azione politica, essendo misura dell’efficacia di essa la capacità di rimanere sempre più vicini alla realtà della vita, alle sue trasformazioni.
Il programma politico non può che essere connesso ad un codice etico. La comunità deve essere consapevole delle scelte che compirà il 31 maggio, mentre chi parteciperà da protagonista alla vita pubblica della città dovrà essere dotato di uno spirito di riforme sociali, economiche, ma soprattutto politiche, con un bagaglio di formazione teorica e preparazione morale, di elaborazione programmatica e di continua vicinanza alle urgenze imposte dalle difficoltà della vita e del momento, senza sbandierare soluzioni belle e pronte, fatte passare come ricette buone per tutte le stagioni.
Il 31 maggio si potrà cambiare la politica cittadina, rinnovare gli uomini in Consiglio Comunale ed avere dei governanti degni di Matera Capitale Europea 2019.
Pierluigi Diso