Leonardo Pinto, presidente onorario ANSB, in una nota esprime alcune riflessioni sul movimento “Comunione e Liberazione”. Di seguito la nota integrale.
Sulla chat di MedinLucania, è stata pubblicata la locandina allegata, molto eloquente, che mostra Gesù mentre caccia i mercanti dal tempio; la relativa didascalia pone una domanda: *i mercanti si sono reincarnati in Comunione e Liberazione? Prosegue ricordando che don Gallo, prete di strada, chiamava CL “Comunione e Fatturazione”.
La locandina-manifesto può non piacere per le espressioni forti e per gli accostamenti che potrebbero non essere graditi; è certo però che richiama l’attenzione su una questione che esiste, Comunione e Liberazione, ignorata politicamente per ragioni di opportunità. *E questo non va bene; infatti, non si può fingere di non accorgersi di Comunione e Liberazione secondo il modus agendi dello struzzo.
Orbene, senza mancare di rispetto, dovuto anche al nemico sconfitto, cui viene tributato “l’onore delle armi”, massima espressione del rispetto, approfondire la questione CL è doveroso farlo per i seguenti sintetici motivi.
1) Comunione e Liberazione è un movimento cattolico fondato da Don Giussani, caratterizzato dal messaggio della fede cristiana come fondamento di ogni aspetto della vita; principio che poi ha portato alla fondazione della Compagnia delle Opere, impegnata nell’imprenditoria, in attività sociali, assistenziali, nella gestione di scuole private ecc..
Negli anni vi sono state pesanti accuse, anche di lobbismo, ed alcuni importanti membri, sono stati condannati in via definitiva anche per reati di corruzione e frode. *Roberto Formigoni, ne è un esempio in quanto coinvolto in scandali che hanno riguardato la privatizzazione della sanità lombarda, il quale attualmente -con spirito cristiano- si lamenta di vivere con una pensione di poche “migliaia di euro”. I ciellini (così vengono definiti gli aderenti a CL) ovviamente non sono tutti come Formigoni.
2) Don Giussani, alle critiche alle attività di CL, rispondeva di non aver mai inteso fondare un movimento affarista e che il gene dello stesso era quello di avere sentito l’urgenza di proclamare la necessità di tornare agli aspetti elementari del cristianesimo, vale a dire la passione del fatto cristiano come tale nei suoi elementi originali, e basta. *E questo è il punto vero della questione: l’attuale Comunione e Liberazione è conforme all’indirizzo di don Giussani o è in linea con la caustica definizione “Comunione e Fatturazione” di don Gallo?
Bella faccenda. La discussione è aperta e va fatta senza pregiudizi e con estremo realismo, per comprendere se don Gallo aveva ragione quando affermava che CL cercherà di stringere attorno a sè il potere, con destra (in Basilicata vedi assessore Latronico) e con pezzi sparsi in tutti i partiti di centro sinistra (vedi Chiorazzo, discepolo di Andreotti) e “ …..con il sostegno delle parti reazionarie delle istituzioni e consistenti strati della chiesa…”. In Basilicata, Vescovo Orofino di Tursi.
Don Gallo era solito affermare “Don Giussani si rivolta nella tomba! Mentre la base del movimento sta a guardar”.
Dunque, parlare di Comunione e Liberazione, della Compagnia delle Opere, de La Cascina e degli enti ad esse collegate, che operano nel sociale beneficiando di sostegni pubblici, non è scandaloso; va fatto per verificarne legittimamente la trasparenza e la utilità nell’interesse pubblico.