Alfredo Cestari, presidente Winfly, in una nota commenta le dichiarazioni rilasciate sulla pista Mattei durante la seduta odierna del Consiglio regionale dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Carmine Castelgrande. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Registro che, ancora una volta, oggi, in occasione della nuova seduta del Consiglio Regionale, si è fatto ricorso alla menzogna per addossare ad altri (Winfly) responsabilità chiare e nette che appartengono tanto al Consorzio Area Sviluppo Industriale Matera quanto alla Regione in merito alla situazione kafkiana che si trascina da mesi intorno alla gestione dell’aviosuperficie di Pisticci. L’assessore Castelgrande nell’ingenuo tentativo di “spiegare” l’accantonamento (con un rinvio non si sa bene a quando) di spese per la gestione della struttura aeroportuale usa come scusa il fatto che la società Winfly non l’ha ancora riconsegnata. Ma non riferisce al Consiglio che da mesi è in atto un contenzioso legale superato il quale nessun problema da parte nostra a riconsegnare la struttura. Si continua a nascondere responsabilità che appartengono in primo luogo al Presidente Pittella e all’amministratore Csi Chiurazzi e a chi ha preceduto Castelgrande (gli assessori Berlinguer e Benedetto), tutti impegnati nei fatti ad ostacolare il progetto di piena funzionalità di Pisticci con i voli sperimentali per rinviare continuamente provvedimenti e scelte di propria competenza. Tutto ciò mentre si preferisce tacere dell’investimento “a perdere” effettuato per l’aeroporto Pontecagnano-Salerno nonostante si sia espressa la Corte dei Conti. Senza entrare nel merito delle clausole del contratto secondo cui l’aviosuperficie ci è stata affidata a seguito di gara pubblica europea per 3 anni con possibilità di proroga per un ugual periodo di 3 anni (pertanto la scadenza è al 17.06.2020) e senza parlare per ora dei danni economici che abbiamo subito rinunciando a servizi per voli privati a noi richiesti per la stagione estiva (e non solo), come il “caso Loren” di cui la stampa ha ampiamente dato notizia, abbiamo chiesto almeno il pagamento di quanto ci spetta: un conto complessivo di oltre 2,6 milioni, di cui 1.836.742 solo per il primo triennio e di 840.000 euro per il secondo triennio, a cui Winfly, in base al contratto di aggiudicazione della gestione, ha diritto. La mistificazione politica continua (e diamo atto al M5S di essere rimasto l’unico partito a sollevare la questione) senza fornire la minima informazione sulla gara d’appalto per la nuova gestione che doveva essere pronta a dicembre 2017. Se ci fosse bisogno di un ulteriore esempio del comportamento di ostracismo contro Winfly: del tanto sbandierato avviso di gara per la gestione dell’Enrico Mattei non c’è ancora alcuna traccia.