Il deputato materano del Movimento 5 Stelle Gianluca Rospi in una nota commenta la richiesta del segretario del Psi lucano Livio Valvano con cui ha chiesto la rimessa in libertà del governatore lucano Marcello Pittella agli arresti domiciliari dal 6 luglio scorso per la vicenda giudiziaria che ha coinvolto la Sanità lucana. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Avvilente la richiesta del segretario del Psi lucano Livio Valvano rivolta ai magistrati materani: la rimessa in libertà del Governatore Lucano, agli arresti dal 6 luglio scorso.
Forse è utile ricordare al segretario del Psi lucano che Il sistema politico italiano è organizzato secondo il principio di separazione dei poteri: il potere legislativo è attribuito al Parlamento, al Governo spetta il potere esecutivo, mentre la magistratura, indipendente dall’esecutivo e dal potere legislativo, esercita il potere giudiziario.
Pertanto né lui né tantomeno la politica devono entrare nelle scelte della magistratura. Forse la classe politica regionale, che governa e ha governato per più di 20 anni, è stata abituata ad interferire con il potere giudiziario, visti gli innumerevoli processi a cui sono stati esposti i vari dirigenti di partito. Tant’è vero che secondo lo stesso Valvano, come dichiarato sulla stampa, “i reati di abuso d’ufficio e falso quasi quasi sono la normalità per chi siede sulla poltrona di amministratore” e, sempre secondo lui, “potrebbero essere arrestati tutti i pubblici amministratori d’Italia”. Parole forti, dette da una persona che svolge la funzione di Sindaco della terza città lucana per abitanti. Bisogna invece fare un plauso alla magistratura lucana che non si piega al potere politico e che svolge il proprio impegno in maniera dirigente e trasparente.