“In un’intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung, uno dei principali quotidiani tedeschi, il premier polacco Morawieczki ha dichiarato che l’Europa si concentrerebbe su Polonia e Ungheria per evitare di risolvere i problemi che la affliggono da anni, quali la Brexit e la crisi finanziaria. Ancora più grave, ha menzionato direttamente l’Italia, dicendo che la stagnazione degli ultimi 20 anni è colpa dell’euro e dell’Europa. Morawieczki si mette a fare i conti in casa nostra, senza sapere che la stagnazione italiana non è dovuta alla moneta unica e all’Europa, che ci hanno garantito stabilità dei prezzi e accesso al più grande mercato del mondo di beni e servizi, ma a scelte politiche nazionali a scarso coraggio riformista e inoltre all’austerità imposta in modo stupido nei primi anni successivi alla crisi finanziaria. Morawieczki vuole inoltre farci credere che le violazioni dello stato di diritto siano questioni frivole. Di fronte agli attacchi all’indipendenza della magistratura e della stampa, l’Unione non può non farsi sentire. Qualora i veti continuassero, gli altri paesi saranno costretti con grande dispiacere a trovare alternative, quali ad esempio un meccanismo a integrazione differenziata per consentire l’erogazione dei fondi del Next Generation UE. L’Ungheria e la Polonia sono due grandi paesi, con una storia gloriosa di opposizione ai totalitarismi e alle oppressioni. Mi appello affinché le classi dirigenti di tali paesi rivedano le proprie scelte e, nel solco della propria tradizione, tornino a essere protagonisti nell’Unione europea”. Lo dichiara il Vice Presidente del Gruppo del Pd al Senato Gianni Pittella.