Rimaniamo sconcertati di fronte alle dichiarazioni dell’Assessore Casino che propone in campagna elettorale la stabilizzazione delle platee dei lavoratori ex RMI e ex TIS dopo che per cinque anni il governo regionale di Bardi e Casino ha approvato provvedimenti di accompagnamento ad una autonoma sistemazione occupazionale ovvero la fuoriuscita dai progetti, dichiara il Consigliere regionale del PD, Roberto Cifarelli.
Progetti vissuti come un peso e le persone che ci lavorano viste come coloro a cui non dire grazie ma “vatti a trovare un lavoro”, continua Roberto Cifarelli, in un momento storico così difficile dal punto di vista economico e sociale per le famiglie, il progetto denominato ” Platea ex TIS: fuoriuscita e sostegno alle famiglie” ha visto decurtazioni del riconoscimento economico mensile ed un aumento delle ore lavorative mensili rispetto a quanto previsto dall’art. 26 comma 4 del Decreto Lgs n. 150/2015. Per non parlare poi della esclusione dal progetto dei percettori il Reddito di Cittadinanza, nonostante un emendamento da me proposto e approvato dal Consiglio all’unanimità ne sanciva la compatibilità con le misure regionali di sostegno al reddito.
Adesso, in piena campagna elettorale con sfacciataggine e soltanto perché Monsignor Ligorio ha fatto visita al presidio che da anni è sotto il palazzo della Regione, con arroganza l’Assessore Casino dimenticandosi di tutto propone la stabilizzazione: che squallore.
Sono cinque anni che chiediamo più attenzione per i lavoratori appartenenti alla platea lavoratori ex RMI e platea ex TIS ponendo al centro il potenziamento ed il miglioramento delle condizioni di lavoro nonché il trattamento economico e del riconoscimento della malattia per giungere alla agognata stabilizzazione.
Di tutto ciò – conclude il Capogruppo Cifarelli – ho chiesto contezza con interrogazioni ed altri atti consiliari al Presidente della Regione e all’Assessore alle Politiche di Sviluppo e Lavoro, affinché quanto realizzato dal 2015 per migliaia di cittadini e cittadine lucani, con l’impegno quotidiano di costoro nell’assicurare servizi di pubblica utilità, non venga disperso in progetti dei quali conosciamo il punto di partenza ma non l’approdo che deve inequivocabilmente essere la certezza di un reddito per tutti.
Più rispetto per le persone e per il lavoro, caro Assessore Casino, conclude Roberto Cifarelli.