Nicola Benedetto, candidato alla Camera dei Deputati per la coalizione Noi con l’Italia esprime apprezzamento per il documento elaborato dalla Consulta Regionale delle Aggregazioni Laicali di Basilicata in vista delle ormai prossime elezioni politiche. Di seguito la nota integrale.
Vorrei esprimere un forte plauso al documento elaborato dalla Consulta Regionale delle Aggregazioni Laicali di Basilicata in vista delle ormai prossime elezioni politiche.
Non vi è dubbio che la Consulta, avendo a cuore le sorti delle genti della nostra Basilicata, abbia piena ragione quanto sottolinea che le elezioni del 4 marzo 2018 sono un appuntamento al quale non si può rimanere indifferenti.
Nel documento, infatti, si mette in evidenza come tutte le Associazioni ed i Movimenti cattolici della Basilicata si sentano interpellati dal senso di sfiducia che serpeggia tra la gente e sentano il dovere “di lanciare forte un appello a tutti i cittadini, innanzitutto perché si vada a votare: riappropriarsi del voto è una forma di partecipazione, pur limitata dal vigente sistema elettorale, che non possiamo sprecare”.
Il documento dopo un’analisi impietosa ma doverosamente realistica della situazione della nostra Regione, evidenzia come il Sud continua ad espellere la sua classe dirigente, il suo capitale migliore, con una emorragia di giovani, in particolar modo laureati.
E’questo, a mio avviso l’elemento più drammatico della nostra Basilicata, che coinvolge tutte le famiglie.
La Basilicata negli ultimi 15 anni, si legge nel documento, ma è un dato di verità, ha perso 30.000 abitanti.
Sembrano i resoconti di una guerra.
Noi però non possiamo arrenderci, dobbiamo lottare perché la Basilicata e l’intero Mezzogiorno non solo escano dalla crisi ma diventino un’opportunità per tutta l’Italia (come sottolineato dalla Consulta), attraverso le tante risorse, in primis quelle turistiche ed ambientali.
Il Centrodestra da sempre ha messo in evidenza queste problematiche e queste necessità.
Non lo fa solo ora, in vista del voto di domenica 4 marzo.
Il Centrodestra da sempre è sensibile, per naturale vocazione, a quelli che sono i richiami al valore dell’uomo e della vita, alle esigenze ed alla tutela della famiglia come mattone fondamentale della tenuta della società.
In altre parole ricerca e sviluppo del benessere non disgiunti dalla necessità del rispetto dei temi etici e morali, che ogni uomo avverte nella sua vita e che impongono una visione unitaria e non frammentata secondo le necessità e le esigenze del momento.
Tutti valori questi che non possono essere sacrificati da modelli economici che tengono conto solo delle logiche finanziarie e degli interessi degli speculatori economici.
Il Centrodestra è portatore da sempre di tali interessi e coglie con favore il contributo dei laici cattolici che suggeriscono di tener presente soprattutto il valore della risorsa umana e della fiducia in un riscatto sociale possibile.
Sorprende, peraltro, come altri, in particolare le forze di Centrosinistra, in un estremo tentativo di recupero, commentino il documento elencando programmi, progetti ed idee di rilancio della nostra economia, che non solo suonano come un vecchio ritornello sentito e risentito da anni, ma provengono proprio da coloro che sono i responsabili dello sfascio del Paese e della nostra Regione.
Soprattutto provengono da quelli che finora hanno dimostrato di avere in dispregio proprio quel rispetto per la dignità umana e quel senso di responsabilità che dovrebbero essere propri di chi governa la cosa pubblica.
Feb 28