Un passo avanti significativo nella gestione condivisa e partecipata del Programma Operativo Val d’Agri è stato compiuto ieri nel corso di un incontro che l’assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo (con delega al PO Val d’Agri) ha tenuto ieri a Villa d’Agri con la presenza di sindaci ed amministratori comunali dei 35 centri del comprensorio petrolifero.
“La riunione – riferisce l’assessore Cupparo – è stata l’occasione per un monitoraggio sullo stato di attuazione del Programma e per un primo confronto sull’ipotesi di modifica della legge regionale 40/95 predisposta dalla Giunta regionale che, raccogliendo le indicazioni del presidente del Consiglio regionale Carmine Cicala e del consigliere regionale Gianuario Aliandro oltre che della commissione consiliare competente, ha deciso un approfondimento in primo luogo con i sindaci”.
A seguito dell’assegnazione di poco più di 2 milioni di euro ai Comuni di Viggiano e Roccanova quali premialità che risalgono al 2010 e che l’assessore ha inteso sbloccare per superare l’incomprensibile penalizzazione dei due Comuni rispetto agli altri, le risorse attualmente disponibili ammontano a 27,5 milioni di euro. Da parte dei sindaci – che hanno espresso l’apprezzamento per il nuovo metodo individuato da Cupparo di condividere scelte e decisioni – è stata presentata una proposta di ripartizione dei fondi che tiene conto dell’impianto originario già illustrato dall’assessore nel precedente incontro del 12 giugno scorso.
In sintesi, si conviene sull’opportunità di dotare i Comuni di una risorsa corrente per far fronte alle sempre maggiori spese necessarie per sostenere e/o migliorare i servizi di competenza comunale per complessivi 9 milioni di euro. Altri interventi considerati strategici riguardano sostegni alle “Piccole realtà commerciali e artigiani locali dell’area” (6 milioni di euro) e sostegni all’agricoltura (6 milioni di euro); interventi di miglioramento ambientale (forestali) per 2,2 milioni di euro; un programma per cultura, ambiente, lavoro, animazione territoriale, rivitalizzazione centri storici per 4,4 milioni di euro.
I sindaci hanno anche chiesto di istituire un fondo per la sanità specifico per l’area estrattiva, attualmente non direttamente attuabile con la risorsa disponibile, tenuto conto – hanno sostenuto – che la tutela della salute, in uno con quella ambientale, è un obbligo che deve trovare riscontro concreto ed indifferibile.
L’assessore evidenzia che “nella rimodulazione del programma di spesa elaborato dai 35 Comuni un aspetto rilevante assume la scelta degli interventi di miglioramento ambientale che consentirà, finalmente, agli operai forestali del comprensorio di raggiungere le 151 giornate lavorative (180 cau), provvedimento risalente al lontano 2011, fortemente sostenuto dai sindacati, che la Giunta regionale precedente aveva sospeso e che l’attuale giunta, grazie alle risorse aggiuntive messe in campo dai sindaci, ha ripristinato”.
Cupparo inoltre riferisce che “per dare maggiore sostegno alla proposta dei sindaci tesa al rafforzamento dei servizi per la salute dei cittadini, la Giunta è impegnata a verificare, di intesa con gli amministratori locali, le condizioni per la localizzazione in Val d’Agri di un’attività specifica di ricerca da parte di azienda che oltre ad uno stabilimento potrebbe attuare in Val d’Agri uno screening epidemiologico attraverso le professionalità e le competenze scientifiche di cui dispone. Ridare serenità alle popolazioni locali sugli effetti delle attività petrolifere alla salute e al territorio – dice l’assessore – resta un obiettivo da raggiungere perché il petrolio sia realmente una risorsa e non produca danni”.
Quanto alla modifica della legge regionale 40/95 per la parte riferita all’utilizzo dell’aliquota relativa ai giacimenti petroliferi in Val d’Agri, devoluta alla Regione, l’assessore ribadisce “la volontà del Presidente Bardi e dell’intera Giunta di condivisione piena con i sindaci ai quali è stato chiesto di presentare una proposta definita. Abbiamo inaugurato un nuovo sistema di relazioni con i sindaci – è la conclusione di Cupparo – facendo diventare realmente il comitato di coordinamento del PO Val d’Agri un unico organismo che decide tutto in una strategia univoca e partecipata”.