Non si placa la polemica mediatica tra il segretario cittadino del PD Cosimo Muscaridola e il deputato materano del Movimento 5 Stelle, Gianluca Rospi. Di seguito la nota inviata dal segretario del PD Matera.
“Attendo con ansia la querela dell’On. Rospi in quanto non ho paura della verità e penso che il coraggio di esprimerla sia il tratto distintivo della vita prima ancora che dell’agire politico di un uomo. Non capisco come mai l’On. Rospi senta la necessità di mettere in piazza il suo curriculum quando nessuno l’ha messo in discussione.
Osservo che l’ingegnere non ha avuto scrupoli in passato a mettere la sua professionalità a servizio delle compagnie petrolifere virando ora, da parlamentare 5stelle, su posizioni ambientaliste radicali ed estreme; io ho posto un problema di coerenza politica sulla sua doppia morale”.
“Io svolgo la mia attività politica con spirito di servizio e passione e la mia storia dice che, tra mille difficoltà ma con grande tenacia, ho contribuito al tessuto produttivo di questa città, dando occupazione ancora oggi e da trent’anni a questa parte a tanti padri di famiglia e ai giovani di questa terra. L’On. Rospi può dire altrettanto?
L’Onorevole non può agitare la bandiera dell’onestà e fare il processo alla parte politica che rappresento dimenticando, ad esempio, di essersi rivolto direttamente al sottoscritto in occasione della sua elezione a Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Matera. E mi fermo qui, non aggiungendo altro perchè il confronto e la battaglia tra avversari politici non dovrebbe mai diventare così scadente ma neppure si può pretendere che si faccia il processo agli altri dopo averli invocati come interlocutori credibili dimenticando cosa si è chiesto e cosa si è avuto in risposta.
A mio parere Rospi dovrebbe rispondere alla domanda postagli sul suo nuovo referente politico e spiegare se quest’ultimo sia atterrato a Matera a spese dei contribuenti o del movimento pentastellato”.
“Il bisogno di cambiamento è grande nella nostra società e sarebbe folle sottovalutarlo. Evitiamo la lezioncina morale, sempre pericolosa, e affrontiamo con sano realismo il confronto se davvero i nuovi rappresentanti del popolo vogliono capire cosa significa stare dentro i bisogni dei cittadini facendo attenzione a non bruciarne le speranze ma anche a non ingannarli”.
Nella foto Muscaridola e Rospi