La seconda commissione consiliare, presieduta da Luca Braia (Iv), riunita nell’aula Di Nardo ha ascoltato l’assessore regionale alle politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli e l’Amministratore unico del Consorzio di bonifica Giuseppe Musacchio sull’avvio dei cantieri forestali.
L’assessore Fanelli ha dato assicurazioni che i cantieri forestali saranno avviati nel più breve tempo possibile, al massimo nella prima settimana di giugno perché “riteniamo che questa attività abbia una funzione fondamentale per la manutenzione del territorio. Sono stati individuati – ha detto – 15 milioni di euro per il 2020 e 700 mila euro per provvedere al pagamento di una parte delle quote per la forestazione del 2019. Nel prosieguo dell’anno bisognerà individuare altre risorse per portare avanti i progetti. Garantiremo ai 3484 addetti le stesse giornate degli anni precedenti pur avendo già posto ai sindacati problemi per quanto riguarda il bilancio regionale. Abbiamo anche previsto un progetto pilota per i cinghiali nel Parco Gallipoli Cognato”.
L’Amministratore Musacchio ha specificato che “il quadro economico definitivo, rispetto ad un programma che alla data del primo gennaio per quanto riguarda le unità da avviare si aggira intorno ai 54,3 milioni di euro, si potrà avere solo all’avvio dei cantieri perché potrebbe esserci un esodo per i pensionamenti. Per quanto riguarda la data di avvio dei cantieri ritengo che dovremmo farcela per il 4 giugno. Sarà un avvio scaglionato in ragione della necessità di sottoporre un numero considerevole di operai a visita medica che possiamo fare solo dopo l’assunzione per i fini infortunistici ma si terrà conto per ognuno delle giornate lavorative da svolgere. Su Monticchio per l’attività svolta storicamente nella forestazione c’è un progetto speciale finanziato dall’Ente parco Vulture. Per quanto riguarda l’attività di manutenzione sulla fascia ionica e sulla pineta ho sollecitato più volte l’Alsia di segnalare le attività su cui intervenire”.
Sull’argomento sono intervenuti, oltre al presidente Braia, i consiglieri Quarto e Pittella.
La commissione ha quindi proceduto all’audizione dell’assessore Fanelli e del dirigente
dell’Autorità di gestione Psr Basilicata Vittorio Restaino sullo stato di avanzamento delle spese e delle risorse impegnate ed eventualmente da riprogrammare riferite al Psr.
Fanelli ha comunicato di aver posto sui tavoli nazionali la necessità di rimodulazione dei fondi non utilizzati chiedendo al Ministro di intervenire a Bruxelles in questa direzione.
“Alla data odierna – ha detto Restaino – sulla base del decreto di pagamento Agea si registra una quota di pagamenti pubblici pari a 271.934 milioni di euro. Dall’inizio del periodo di programmazione, complessivamente l’esecuzione del Programma registra impegni, in quanto risorse già messe a bando, per 614.037.856 euro, pari al 91,5 per cento della dotazione complessiva pubblica. Abbiamo come risorse non ancora messe a bando 57 milioni di euro. Sono risorse per le quali il programma c’è già e da oggi alla fine dell’anno dovremo realizzare.
L’avvento della pandemia Covid 19 ha generato nuovi fabbisogni nel sistema agroalimentare lucano, al pari di quanto accade a livello nazionale ed europeo. Da ciò la necessità di affrontare nuove esigenze delle imprese anche mediante adeguamenti procedurali e finanziari dei Programmi regionali. A tal proposito, per quanto riguarda lo Sviluppo rurale, il Coordinamento delle regioni ha già provveduto ad inoltrare al Mipaaf una serie di proposte che, a sua volta, il Ministero ha inoltrato a Bruxelles per la fase negoziale. Alla predisposizione di questa prima piattaforma ha partecipato in maniera attiva la Basilicata ed il Dipartimento politiche agricole e forestali, nelle sue diverse articolazioni. In particolare, si propone l’introduzione di meccanismi concreti di semplificazione, sia procedurali (velocizzazione modifica Psr), sia nei contenuti (libertà di scelta del pacchetto di misure di sviluppo rurale), al fine di riallocare le quote Feasr ancora disponibili per interventi conseguenti alla necessità di fronteggiare gli effetti del covid -19, richiedendo il ricorso alla •procedura semplifìcata e modifica dei programmi senza decisione comunitaria.
Altra importante proposta attiene alla possibilità di consentire alle Autorità di gestione dei Psr 2014-2020 di assumere impegni giuridicamente vincolanti a valere sui Psr correnti andando oltre la dotazione finanziaria disponibile (cosiddetto ‘overbooking’ degli impegni) avendo, al contempo, la certezza legale che tali impegni potranno essere onorati con il Feasr post 2020. Pertanto, si richiede un’anticipazione di risorse della programmazione 2021-2027 attraverso una revisione dei regolamenti di transizione, di due annualità del ciclo 2021-2027 per tutte le misure del Psr 2014-2020, nonché l’attribuzione automatica delle due predette annualità ai Psr 2014-2020, senza richiesta da parte dello Stato membro e a prescindere dal livello di avanzamento dei Psr.
Da ultimo – ha concluso – è attualmente in fase di negoziazione la proposta della Commissione Europea di modifica del corrente regolamento per lo sviluppo rurale in risposta alla pandemia causata dal covid 19, con la quale si prevede l’introduzione di una nuova misura per fornire un sostegno temporaneo per gli agricoltori e per le Piccole e medie imprese (Pmi) attivi nella trasformazione, commercializzazione e/o sviluppo di prodotti agricoli particolarmente colpiti dalla crisi da covid- 19”.
Sull’argomento sono intervenuti, oltre al presidente Braia, i consiglieri Quarto e Sileo.
Successivamente la commissione ha audito il dirigente dell’Autorità di gestione del Po Fesr Antonio Bernardo sullo stato di avanzamento delle spese e delle risorse impegnate ed eventualmente da riprogrammare riferite ai Programmi operativi Fesr Basilicata.
“Sul Programma – ha detto – sono state attivate procedure selettive (bandi, manifestazioni di interesse e procedure negoziali) per un importo complessivo di circa 769,5 meuro, ossia il 93 per cento della dotazione complessiva del Por e del Poc Basilicata (826 meuro).
Sono stati selezionati ed ammessi a finanziamento 2.249 progetti di cui 1.379 rientranti nella categoria degli aiuti1 e 870 progetti rientranti nelle categorie degli appalti di lavori e/o di forniture.
La spesa sostenuta dai beneficiari al 27 maggio 2020 è pari a 234 meuro, circa il 43 per cento della dotazione del Por Fesr 2014/2020.
L’obiettivo di spesa pubblica cumulata al 31 dicembre 2019, pari a 146,235 meuro è stato già raggiunto con la domanda di pagamento fatta dall’Autorità di gestione/certificazione alla Commissione europea in data 28 giugno 2019, grazie alla quale la spesa certificata del Po Fesr Basilicata 2014-2020 si è attestata sui 157,095 meuro. Con la successiva domanda di pagamento, trasmessa in data 30 dicembre 2019, l’Autorità di gestione/certificazione ha certificato una spesa totale pari a 200,275 meuro (pari al 137 per cento del target suddetto di 146,235 meuro).
E’utile anticipare che il target di spesa per evitare il disimpegno automatico delle risorse al 31.12.2020 è pari a 203 meuro di spesa pubblica e l’attuale avanzamento del Po Fesr Basilicata 2014-2020 permette già di asserire che non vi sia alcun rischio di disimpegno automatico.
Per fronteggiare l’emergenza epidemiologica causata da covid-19 la Commissione europea ha inserito delle semplificazioni e flessibilità relative ai Programmi Fesr e Fse 2014/2020 che possono facilitare le riprogrammazioni al fine di poter utilizzare i fondi strutturali per far fronte all’emergenza.
Allo stesso tempo, il governo, con il Cura Italia ha consentito anche alle Regioni di destinare le risorse disponibili dei Por ‘alla realizzazione di interventi finalizzati a fronteggiare la situazione di emergenza connessa all’infezione epidemiologica covid-19, comprese le spese relative al finanziamento del capitale circolante nelle Pmi, come misura temporanea, ed ogni altro investimento, ivi incluso il capitale umano, e le altre spese necessarie a rafforzare le capacità di risposta alla crisi nei servizi di sanità pubblica e in ambito sociale’”.
La maggior parte delle risorse del Po Fesr Basilicata 2014/2020 sono state già attivate; pertanto, per rendere possibile l’adesione al citato accordo, con risorse del Por Fesr, si rende necessaria una riprogrammazione che preveda lo spostamento di progetti già attivati sul Por Fesr a valere sul Poc Basilicata 2014/2020.
A valere sul Po Fesr le misure ad oggi adottate per fronteggiare l’emergenza covid-19 ammontano a 56,660 meuro. Finanziati infine progetti sull’Asse 1 (Sviluppo Tecnologico e Innovazione), Asse 2 (Agenda digitale), Asse 3 (Competitività), Asse 4 (Energia e Mobilità Urbana), Asse 5 (Tutela dell’ambiente ed uso efficiente delle risorse), Asse 6 (Sistemi di trasporto ed infrastrutture di rete), Asse 7 (Inclusione sociale), Asse 8 (Potenziamento del sistema di istruzione)”.
Sull’argomento sono intervenuti, oltre al presidente Braia, i consiglieri Pittella, Acito e Sileo
In apertura di seduta i consiglieri Bellettieri, Acito e Cariello hanno contestato al presidente Braia la predisposizione dell’ordine del giorno della commissione ritenendo non attinenti con la competenza della stessa, alcune audizioni. Sull’argomento sia Braia che il consigliere Pittella hanno argomentato in maniera diversa ritenendo invece la commissione competente sulle materie oggetto delle audizioni odierne.
Hanno partecipato ai lavori della seconda commissione, oltre al presidente Braia, i consiglieri Carlucci (M5s), Acito e Bellettieri (FI), Sileo e Cariello (Lega), Pittella (Pd), Baldassarre (Idea), Quarto (Bp) e Vizziello (FdI).