Polo logistico di Amazon in Basilicata, precisazioni ex assessore regionale Cupparo. Di seguito la nota integrale.
E’ stata la INC, società incaricata da AMAZON di occuparsi della fase preliminare dell’eventuale investimento da effettuare in Basilicata, ad indicare le aree industriali di Tito e Melfi, chiedendo alla Regione la disponibilità di lotti in quelle stesse aree.
La verità dei fatti è nella lettera della INC giunta agli Uffici del Dipartimento Attività Produttive e in quella di risposta a mia firma che mettiamo a disposizione per stoppare strumentalizzazioni e polemiche dannose ai fini della prosecuzione di quella che per ora è solo una volontà di investire in Basilicata.
Mi sarei aspettato che almeno su un progetto industriale, da realizzare con investimenti diretti e privati, così importante specie per l’apporto occupazionale (un migliaio di posti di lavoro) non ci fossero stati strumentalizzazioni e pezzi di propaganda elettorale di basso livello per lasciare ogni scelta al Gruppo americano, come è giusto che sia.
E poi che interesse avrei mai avuto a non indicare l’area del Metapontino o la Val Basento, Matera o magari Galdo o magari Senise? Come credo di aver dimostrato in questi due anni e mezzo non ho bisogno di questi mezzucci ed ho sempre lavorato per creare opportunità di sviluppo e lavoro in maniera omogenea, senza particolarismi, in tutto il territorio regionale, attraverso Avvisi Pubblici e provvedimenti per tutte le aree produttive e persino interne e svantaggiate.
Ripeto: la scelta dell’area industriale con compete alla Regione che può solo prenderne atto ed accompagnare gli investitori in tutte le fasi di attuazione del progetto.
Purtroppo ancora una volta la polemica e il campanile nuocciono alle nostre comunità e in questo caso segnano un nuovo punto fortemente negativo di contrapposizioni tra territori solo per interessi politici che, mi auguro, dopo queste precisazioni, possano cessare definitivamente.