Riportiamo di seguito le dichiarazioni di Mariella Licchelli, vice commissaria UDC per la provincia di Matera dopo il post sessista dell’assessore comunale Digilio su facebook. Di seguito la nota integrale.
Che il consigliere leghista dell’opposizione abbia sbagliato, non vi è dubbio. Gli si deve dare atto, però, che le sue scuse sono state immediate; queste non sono servite ad escluderlo dalla gogna mediatica a cui è stato sottoposto, in quanto esponente della Lega.
Che dire, invece, delle deplorevoli dichiarazioni sessiste dell’assessore Digilio risalenti a circa un mese fa?
In pochi le hanno evidenziate. Solo oggi interviene e chiede scusa al popolo femminile. Perché solo oggi?
Se Lisurici non avesse esternato queste gravi affermazioni, tutto sarebbe andato a finire nel dimenticatoio?
…Tutto sa di falsità ed ipocrisia.
Quello che mi fa specie, ed è ancor più grave, è la complicità delle consigliere Lucianna Stigliani e Mimma Carlucci: le dichiarazioni di Lisurici sono gravi, è vero, ma quelle di Digilio?
Gli atti di violenza, mie care, anche se verbali, non possono essere in alcun modo minimizzati, a prescindere dall’apparenza politica.
Se a gran voce tutta la maggioranza chiede le dimissioni di Lisurici, in qualità di responsabile provinciale del gruppo donne dell’UDC, chiedo formalmente le dimissioni dell’assessore Digilio, non nuovo a dichiarazioni e commenti contro le donne.
Assessore, se ha coraggio, si dimetta: Lei non è degno di rappresentare i cittadini e le cittadine materane, non merita di occupare il posto che ha preteso e che Le è stato assegnato.
Ce l’ha questo coraggio? Credo proprio di no, anzi sono fermamente convinta che rimarrà attaccato saldamente alla sua poltrona.
Egregio Signor Sindaco, Lei che intenzioni ha?
Sopperisca alla mancanza di coraggio e di dignità dell’assessore Digilio.
Nelle foto il post pubblicato dall’assessore comunale Digilio e il commento della consigliera comunale Stigliani e di seguito Mariella Licchelli e Giuseppe Digilio
Non c’è niente di più scorretto e sbagliato nell’esprimere frasi di tipo sessista e misogine, certamente da condannare e che condanno apertamente anche io.
Quello che a latere noto invece e che si enfatizza la critica per fare politica giungendo a chiedere le dimissioni per una frase che è stata sonoramente e pubblicamente sconfessata dagli autori. I quali si sono pubblicamente auto umiliati prendendo le distanza dall’espressione infelice, tipica di bettole di infimo ordine, che hanno pronunciato non rendendosi ancora conto del mutato ruolo istituzionale nel frattempo assunto.
Credo che la questione sia tutta qui: non si rendevano conto ancora di essere in un contesto pubblico istituzionale e non più al bar tra amici dove può succedere di esprimersi con frasi che, sia se dirette alle Donne che agli Uomini, sono assolutamente da escludere dal loro frasario.
Tutto vero, giusto. Anche perchè questi “politici” (lo so, è troppo appellarli con questo aggettivo) non è che siano padri della patria. Condivido quanto dice la Licchelli “Quello che mi fa specie, ed è ancor più grave, è la complicità delle consigliere Lucianna Stigliani…”. Però, Egr. Gioca, il “non si rendevano conto ancora di essere in un contesto pubblico istituzionale e non più al bar tra amici” è un pò non so come…Infatti, al netto della Stgliani (che è fruscio di scopa nuova e per questo dovrebbe reprimere l’entusiasmo che può sfociare in “spiacevolezze”), gli altri non mi sembrano siano neofiti nel mondo istituzionale avendo già rivestito ruoli similari. Comunque, evidentemente è questa la crema che possiamo permetterci…di livello molto scadente.
ma dove lo hanno raccattato
Come siamo caduti in basso!!!!!!