Trovo grave e sconcertante – afferma il segretario regionale di Articolo Uno, Carlo Rutigliano – che il direttore generale dell’Arpab, Antonio Tisci, usi i social network per infangare la memoria di Gino Strada nel giorno della sua scomparsa. È aberrante il tentativo di screditare un uomo che ha fatto dell’umanità, della solidarietà e della difesa degli altri, dei più fragili e vulnerabili, la cifra della propria vita. Credo che Tisci abbia dimostrato la sua totale incompatibilità con il ruolo che ricopre. Mi auguro che il Presidente Bardi non faccia finta di non vedere: siamo di fronte ad un impresentabile che rischia di gettare discredito sull’intera Regione”.
La Regina (PD): “Bardi rimuova Tisci, atteggiamenti squadristi non trovino spazio in democrazia”
Sarebbe interessante comprendere dove trova il tempo, il direttore dell’ARPAB, di scrivere post di questo tipo su Facebook e rispondere, commento per commento, ad ogni critica ricevuta dagli utenti.
Praticamente si esprime sulla morte di Gino Strada avanzando assurde tesi complottiste dall’alto della sua esperienza di cooperatore internazionale fra i troll di Facebook.
Mi sbaglio o dovrebbe occuparsi della tutela ambientale della Basilicata? Che abbia ormai ceduto al liberismo più sfrenato era evidente dall’accordo Val D’Agri.
Passare addirittura le giornate a scrivere post di questo tipo e litigare con gli utenti, invece di fare il proprio lavoro (ben pagato dai cittadini lucani), è davvero uno schiaffo morale verso chi lotta ogni giorno per andare avanti.
Sarebbe questo il senso delle istituzioni dellla destra lucana? Sarebbero questi i competenti al posto giusto? Il Presidente Vito Bardi lo rimuova.
Post su facebook di Tisci (dg Arpab) contro Gino Strada nel giorno della sua morte, intervento Libera Basilicata
Le parole sono pietre. E non possiamo restare indifferenti e non far sentire la nostra voce e la nostra indignazione nei confronti di quanto accaduto ieri sui profili social di Antonio Tisci, direttore dell’Arpab, l’agenzia per la protezione dell’ambiente. Proprio ieri, quando tutto il mondo ha pianto e reso onore al ‘’giusto tra i giusti’’ Gino Strada, Tisci, che in Basilicata ha un ruolo istituzionale importante, direttamente collegato a quello delle istituzioni che lo hanno nominato, Regione Basilicata e Dipartimento Ambiente, ha espresso e consentito di esprimere sul suo spazio social, parole indicibili nei confronti del Fondatore di Emergency.
Può, un uomo, farsi portavoce e megafono di offese, illazioni, ingiurie e farlo pubblicamente, in uno spazio che, in quanto virtuale e virale, è ancora più ampio di una piazza fisica, senza che nessuno prenda provvedimenti?
Può farlo un uomo delle istituzioni, che non rappresenta solo se stesso ma l’intero apparato che lo circonda e che amministra e che, amministrando, rappresenta o dovrebbe rappresentare un’intera regione?
No, crediamo di no.
Chiediamo, dunque, formalmente, che quanto accaduto ieri sia oggetto di seri provvedimenti. Noi ci dissociamo dalle sue parole e da quelle, infamanti, dei suoi sostenitori.
Se qualcun altro non lo farà, sarà complice.
Post su facebook di Tisci (dg Arpab) contro Gino Strada nel giorno della sua morte, intervento segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa
Il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, lancia una petizione on line indirizzata al presidente Bardi
Il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, ha lanciato sulla piattaforma Change.org una petizione indirizzata al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, affinché il direttore dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente (Arpab), Antonio Tisci, venga rimosso dal suo incarico a seguito delle parole offensive nei confronti di Gino Strada dai suoi profili social il giorno della scomparsa del medico chirurgo fondatore di Emergency e al fine di chiarire le motivazioni che hanno portato alla nomina dello stesso Tisci, mai esplicitate formalmente dalla giunta regionale. Di seguito il testo della petizione e il link per sottoscriverla: http://chng.it/nhYMPtqT
“Gino Strada ci ha lasciati, da oggi siamo più soli in un mondo in cui spendersi per i più deboli non sembra una priorità.
Gino Strada ci ha insegnato che lottare e credere per il bene degli altri è sempre un valore fondamentale a cui le azioni di ogni uomo e donna dovrebbero tendere. È nelle azioni di un uomo che si nota il suo carattere e la sua intelligenza.
Eppure c’è chi non perde l’occasione del silenzio per far notare il livello di intelligenza e i lati ambigui di un carattere che non trova coerenza tra parole e azioni. Il direttore dell’Arpab (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente Basilicata), Antonio Tisci, nonostante il ruolo assorbente che riveste, trova il tempo di una costante presenza sui social. Con affermazioni gravi ha mostrato ancora una volta la mancanza di rispetto che un uomo delle istituzioni pubbliche non può assolutamente permettersi. Parole offensive verso la memoria e i meriti di un uomo come Gino Strada, proferite da una persona di cui sfuggono i meriti che lo hanno portato a essere “nominato” all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata, una istituzione scientifica deputata al controllo, analisi e alla prevenzione ambientale con i relativi risvolti molto delicati per la salute pubblica.
Invece di porre dubbi sulle azioni di Emergency e su Gino Strada, il direttore Arpab avrebbe dovuto tacere a fronte delle perplessità sulla legittimità delle procedure sulla sua stessa nomina, per la quale erano richieste comprovate competenze anche nel settore ambientale. La sua comprovata professionalità ed esperienza maturata con riferimento alla normativa di settore anche in campo scientifico altro non appare, come certificato in sede di domanda, l’aver svolto attività di volontariato per “Gruppi di Ricerca Ecologica Lazio”. Uno schiaffo ai tanti professionisti che hanno speso anni della loro vita nella direzione di agenzie e/o organismi ambientali e in ricerche serie scientifiche e analisi ambientali. Un curriculum da dirigente che sembra non trovare riscontro nella realtà se per dirigente non intendiamo di partito o di qualche piccola “agenzia” immobiliare.
La storia di Tisci al momento dice questo. Eppure Tisci, avvocato e dirigente di partito appare a Bardi e alla sua giunta un gigante di competenze: il migliore dei candidati possibili. Lo stesso che usa la tracotanza per offendere personalità come Gino Strada. E non è la prima volta che straborda in affermazioni fuori luogo.
Ognuno è libero di esprimere liberamente i propri pensieri ma la libertà, quando si riveste un ruolo e funzione pubblica va usata con rispetto e delicatezza. Offendere o essere contro non legittima purezza né meriti, anzi, crea sospetti maggiori.
Tisci ha dimostrato nei fatti la sua totale incompatibilità e anche incompetenza con il ruolo che ricopre.
Si chiede al presidente della Giunta Regionale se il dirigente in questione abbia raggiunto gli obiettivi ambientali previsti dalla legge regionale di riordino dell’Arpab e gli obiettivi del Masterplan su cui sono stati investiti diversi milioni di euro di fondi pubblici.
Ci auguriamo che questa volta il presidente Bardi non volti lo sguardo altrove in presenza di una figura inopportuna che oltre gettare discredito sull’intera Regione, rischia di avere gravi conseguenze sulla qualità dell’operato dell’Agenzia.
Analogamente ci auguriamo che la magistratura ordinaria e contabile intervengano per fare chiarezza nel rispetto delle regole dell’agire pubblico.
Su queste premesse lanciamo una petizione popolare indirizzata al presidente Bardi affinché Tisci venga rimosso dal suo incarico per i tanti motivi di merito e di forma”.
Post su facebook di Tisci (dg Arpab) contro Gino Strada nel giorno della sua morte, intervento consiglieri regionali Carlucci, Leggieri e Perrino: Il D.G. di Arpab Tisci è semplicemente inadeguato a ricoprire quel ruolo istituzionale”
Che Facebook fosse diventato un putrido acquitrino ce n’eravamo purtroppo accorti. Scorrendo i vari feed sono innumerevoli le reazioni degli analfabeti funzionali alle varie fake news sapientemente messe in circolo da regie occulte. Ciononostante è ancor più deprimente quando tra i protagonisti di questo scempio vi sono personaggi che ricoprono importanti cariche a livello istituzionale.
Stanno facendo molto scalpore le dissertazioni dell’attuale D.g. di ARPAB, Antonio Tisci, sulla scomparsa di Gino Strada, atte a fomentare sentimenti di odio verso una vera e propria istituzione nell’ambito degli aiuti umanitari, sganciata dalla politica di ogni risma ed indipendente da governi e poteri occulti. Ovviamente ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero senza, però, oltrepassare i limiti della decenza e del buonsenso. Tisci, forse, non è ben consapevole del ruolo che ricopre e della delicatezza che l’ambito ambientale rappresenta per questa regione.
Mentre la discarica di Matera fatica a spegnersi e un altro terremoto giudiziario minaccia la vita politica della regione, Tisci dovrebbe spiegarci come fa a trovare il tempo di produrre perle di rara bruttezza come questa:
Il Presidente Bardi e lo stesso Gianni Rosa (sponsor principale di Tisci) dovrebbero riflettere a fondo sulla deriva che sta prendendo il corso del loro filone politico improntato sul presunto cambiamento. Approfittino di questa pausa estiva per apportare seri aggiustamenti, rimuovendo chi, come Tisci, si sta dimostrando assolutamente non all’altezza di ricoprire determinati ruoli istituzionali.
Europa Verde chiede dimissioni di Tisci dal suo incarico presso Arbap
Leggendo il post con la frase deplorevole utilizzata dal Direttore Generale di ARPAB (Sig. Tisci) per commentare la morte del fondatore di EMERGENCY Gino Strada, Europa Verde Basilicata prende le distanze e chiede all’Assessore regionale Gianni Rosa le immediate dimissioni del signor Tisci dalla sua posizione di Direttore Generale presso un’importante istruzione quale Arpab.
Spiega 𝗚𝗶𝘂𝘀𝗲𝗽𝗽𝗲 𝗗𝗶𝗴𝗶𝗹𝗶𝗼, 𝗰𝗼𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗘𝘂𝗿𝗼𝗽𝗮 𝗩𝗲𝗿𝗱𝗲: “Credo, a questo punto, che non basteranno eventuali scuse pubbliche – magari forzate – da parte del Tisci, perché resti al suo posto. Scrivendo quella frase, infatti, il signor Tisci, non solo ha offeso il paese, ma ha infangato la memoria di un uomo che ha salvato milioni di vite umane e costruito decine di ospedali in tutto il mondo.
Un esempio per tutte le istituzioni che non dovrebbero mai essere rappresentate da persone come il signor Antonio Tisci”.
Post su facebook di Tisci (dg Arpab) contro Gino Strada nel giorno della sua morte, intervento Consigliere regionale Cifarelli (PD): “Antonio Tisci, il tecnico che pretende di fare politica”
“Non condivido le tue idee, ma mi batterò fino alla morte affinché tu possa esprimerle”. Ho fatto ricorso a Voltaire, e difatti all’art. 21 dalla Costituzione, che garantisce a tutti i cittadini il “diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, per commentare la nuova uscita di Antonio
Tisci, direttore nominato dell’ARPAB, ha di nuovo voluto ricordare al mondo di essere uomo di estrema destra e che sogna di fare politica. Peccato che non riesce a farsi eleggere, e poiché non ce la fa a stare in silenzio, appena gli si presenta la possibilità di poter avere i famosi 15 minuti di celebrità, eccolo li che si lancia a capofitto. Questa volta per ribadire al mondo le sue idee razziste se l’è presa con Gino Strada, il fondatore di Emergency scomparso ieri. Avrebbe potuto osservare l’accaduto in rispettoso silenzio, se proprio non poteva usare parole di apprezzamento, ma certo un uomo delle istituzioni quale è, nonostante lui, non dovrebbe per ruolo e funzione, partecipare ad un dibattito facebook dove uno dei suoi seguaci si permette di scrivere, a proposito della morte di Strada, “una zecca in meno” senza che lui ne prenda le distanze.
Voglio immaginare il pensiero e la considerazione che avranno della Basilicata le tantissime persone e autorità scientifiche del mondo che hanno stimato Gino Strada. Antonio Tisci è libero di esternare qualsiasi pensiero politico, pure il più assurdo, ma non fin quando svolge le funzioni di direttore generale di un’Agenzia strategica per la vita e la morte della nostra regione. Non si può essere di parte. E purtroppo non si tratta della prima volta che accade. A mio avviso, il suo amico Assessore Gianni Rosa e il Presidente Vito Bardi dovrebbero intervenire e rimuovere dall’incarico Tisci, per consentirgli di continuare ad esprimersi senza dover dare conto a nessuno.
Gino Strada è stato un grande uomo. La sua morte è una perdita enorme. Sento di doverlo ringraziare per tutto ciò che ha fatto e per averci ricordato ogni giorno che tutto ciò che accade Ci Riguarda
Che Gino Strada riposi in pace.
Post su facebook di Tisci (dg Arpab) contro Gino Strada nel giorno della sua morte, intervento Consiglieri di Centrosinistra: Bianca Andretta, Angela Blasi, Roberto Falotico, Francesco Flore, Angela Fuggetta, Rocco Pergola, Pierluigi Smaldone e Vincenzo Telesca.
A tutto c’è un limite. In seguito alla tragica scomparsa di Gino Strada, il Direttore Generale dell’ Arpab Antonio Tisci si è lasciato andare all’ ennesimo sfogo violento e pieno di livore sui social. Questa volta la misura è davvero colma: un Uomo delle Istituzioni non può utilizzare questo linguaggio, un rappresentante di un ente pubblico non può infangare la memoria di chi non c’è più. Tisci dimostra quotidianamente di non essere adatto a ricoprire ruoli pubblici, il Presidente Bardi ne prenda atto. Tisci deve dimettersi immediatamente.
Post su facebook di Tisci (dg Arpab) contro Gino Strada nel giorno della sua morte, intervento Usb Basilicata: Antonio Tisci, direttore Arpad, deve essere rimosso insieme a chi lo ha nominato”.
Antonio Tisci non ha le competenze necessarie per svolgere il compito assegnatogli.
È una persona professionalmente incompetente, poiché non ha titoli di studio attinenti né conclamate preparazioni professionali che gli consentano di rappresentare ai massimi livelli un organismo fondamentale per la sicurezza e la salute di tutta la comunità lucana.
Il ruolo del direttore Arpab, in un contesto difficile e martoriato da trivellazioni selvagge, riveste un importanza vitale, se affidato a persone incapaci, come l’attuale direttore, non può che peggiorare una situazione già fin troppo compromessa.
Umanamente è anche meno qualificabile che professionalmente, una persona capace di offendere pubblicamente Gino Strada il giorno della sua scomparsa non ha bisogno di ulteriori presentazioni.
Il suo profilo morale, per il ruolo che riveste, è una macchia per l’intero popolo lucano…
Per tanto l’Usb Basilicata chiede l’immediato allontanamento dalle cariche amministrative ricoperte da Tisci.
In ultimo, chiede le dimissioni immediate di colui che gli ha assegnato l’incarico, ritenendolo responsabile di aver nominato, non si sa ancora per quale ragione, una persona chiaramente incompatibile a tale incarico, sia per mancanza di competenze che per profilo morale.