Post su facebook di Salvatore Conte, medico della società Fora responsabile degli screening oncologici, intervento di vicepresidente e assessore alle Politiche per la persona della Regione Basilicata, Flavia Franconi.
“Il prestigio delle istituzioni si fonda sulla qualità dei servizi erogati in funzione di una mission, ma anche sulla credibilità, non solo professionale, delle persone che vi operano. Per un professionista che ricopre un ruolo di primo piano nell’ambito di società esterne al servizio della sanità regionale, in questi nostri tempi vissuti in parallelo sui social network da dietro lo schermo di uno smartphone, dove finisce, mi chiedo, la sfera pubblica e inizia quella privata?
Le parole sono importanti, raccontano chi siamo e lasciano intravedere dove siamo diretti. Espressioni di odio verso le donne e gli immigrati certamente non rendono onore a chi le pronuncia, ma più di tutto rischiano di creare strascichi destinati a riverberarsi dalla sfera privata a quella professionale e pubblica. Inoltre, linguaggi di questa natura contribuiscono ad alimentare quel clima di odio che imperversa nel nostro Paese e che influisce negativamente sulla formazione dei più giovani”.
Lo dichiara la vicepresidente e assessore alle Politiche per la persona della Regione Basilicata, Flavia Franconi, a seguito di numerose sollecitazioni ricevute dal mondo dell’associazionismo e da privati cittadini per un post pubblicato su facebook da un professionista operante nel mondo della sanità lucana.
Post su facebook di Salvatore Conte, medico della società Fora responsabile degli screening oncologici, intervento della presidente della Commissione regionale pari opportunità, Angela Blasi.
“Rispetto ed educazione sono elementi fondamentali per potersi fregiare di essere oneste ed onesti cittadini. Doti imprescindibili – dice Angela Blasi – per chi è preposto ad un ruolo professionale pubblico ed ancora di più per chi ricopre incarico rilevante e coordina attività quali servizi alla persona. Sono esterrefatta ed incredula, arrabbiata ed amareggiata per ciò che è riportato sul profilo facebook di tal Salvatore Conte: un post violento e farneticante, oltre ogni limite del rispetto della persona. Un post carico di oscenità, rancore, frustrazione ed offese rivolte alle donne che dovrebbe far vergognare chi lo ha scritto e far insorgere le libere coscienze di quanti hanno a cuore il senso ‘civico’ della persona. Non possiamo sopportare ed abituarci a termini violenti ed atteggiamenti irrispettosi verso alcuno nella vita reale e tantomeno sui social. Da Presidente della Commissione pari opportunità – conclude Angela Blasi – mi sento in dovere di denunciare tale linguaggio, sicura di interpretare la volontà comune delle Istituzioni, del mondo sindacale e delle associazioni in generale”.
Nella foto in basso il post di Salvatore Conte