Mercoledì 11 settembre 2024 alle ore 11 nel Palazzo della Cultura in via Cesare Battisti 22 a Potenza è in programma l’incontro dibattito sul tema “Potenza, città a rifiuti zero”. Di seguito li particolari.
L’incontro coordinato dal Consigliere Comunale Giuseppe Biscaglia e introdotto da Angelo Galgano – Referente Regionale per la Basilicata di Zero Waste Italy – prevede la relazione del Presidente Nazionale di Zero Waste Italy Rossano Ercolini, già vincitore nel 2013 del Goldman Environmental Prize – Nobel alternativo per l’ambiente – che, nell’occasione, presenterà il suo ultimo libro “Noi siamo Oceano” (Baldini & Castoldi)
Seguiranno gli interventi del Presidente di Legambiente Basilicata Antonio Lanorte, dell’Amministratore Unico di ACTA SpA Maurizio Napolitano e dell’Assessore alle Contrade e Periferie – Ambiente ed Energia del Comune di Potenza Michele Beneventi. Al termine del dibattito interverrà per le conclusioni, il Presidente de La Basilicata Possibile, Valerio Tramutoli.
Scopo dell’incontro è quello di avviare un percorso condiviso e informato che possa portare in tempi brevi anche la città di Potenza a realizzare la cosiddetta “Strategia Rifiuti Zero” che il Zero Waste Italy riassume in 10 passi fondamentali:
separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata dei rifiuti non è un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non è quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.
raccolta differenziata porta a porta: organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema efficace di raccolta differenziata in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro é previsto secondo un calendario settimanale prestabilito.
compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori.
riciclo: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclo e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.
riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shopper in plastica con sporte riutilizzabili.
riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale.
incentivi economici: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base delle quantità effettive dell’indifferenziato conferito. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu’ consapevoli.
recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla raccolta differenziata, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua.
ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle della raccolta differenziata, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclo, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo. raggiungimento nel tempo dell’azzeramento dei rifiuti.