Il Patto di Comunità che il cartello di associazioni datoriali “Pensiamo Basilicata” ha presentato contiene innanzitutto un valore che appartiene fortemente ai cattolici impegnati in politica e nel sociale. E’ il concetto di comunità che richiama la questione sociale (il lavoro, i giovani e la famiglia), l’imprenditoria che crea occupazione e non pensa solo al profitto, la sanità pubblica nel suo servizio alla persona, la tutela e lo sviluppo dell’ambiente, l’etica della politica. Sono questi i capisaldi di un nuovo patto di corresponsabilità tra politica e cittadini di cui la Basilicata ha assoluto bisogno dopo le vicende di Rimborsopoli. Pertanto l’auspicio è di vivere le prossime elezioni regionali, innanzitutto, come la possibilità di stipulare un nuovo patto di corresponsabilità tra politica e cittadini, attraverso un dialogo coraggioso tra le varie sensibilità politiche, in particolare su alcune questioni non rinviabili che minano la crescita e lo sviluppo del nostro territorio.
Può esserci un contenitore più ampio di un solo partito, sia pure moderato e centrista, che si ponga come strumento di ascolto, dialogo e di raccolta di idee e proposte del mondo cattolico? Per noi da questo interrogativo dipende il futuro programma di governo della Regione.
Per ora ci limitiamo ad incoraggiare chi come l’Assessore all’Agricoltura Nicola Benedetto dimostra di interpretare in modo sicuramente innovativo il ruolo di responsabilità istituzionale che gli è stato affidato. Tante visite ad aziende agricole e zootecniche, decine di incontri pubblici, riunioni in Dipartimento e a Roma sulle emergenze del mondo agricolo, tempo dedicato ad individuare azioni e provvedimenti a breve termine: è un esempio di buona politica di cui, purtroppo, si sentiva la mancanza da tempo.
Anche il suo sforzo di rilanciare con Centro Democratico un nuovo modello di partito-comunità fortemente legato al territorio ci piace e continuiamo a seguirlo con attenzione facendogli arrivare suggerimenti, proposte e idee.
Mag 30