“Il sostegno al Programma Magna Grecia ha rappresentato uno dei primi impegni che ho inteso mantenere con il territorio del Metapontino nel corso del mio mandato da assessore regionale. Si tratta di un prezioso progetto culturale integrato che mobilita una rete di portatori pubblici e privati per valorizzare e rifunzionalizzare un tessuto storico culturale di un ambito di paesaggio, identificato come Ambito G ‘La pianura e i terrazzi della costa ionica’ nel Piano paesaggistico regionale, importantissimo per l’identità regionale”. A sottolinearlo, nel corso di un incontro a Bernalda, Cosimo Latronico, assessore all’Ambiente, Energia e Territorio della Regione Basilicata, e ricandidato al Consiglio regionale alle prossime elezioni. Il programma “Magna Grecia” ha ricevuto un finanziamento di 4,7 milioni di euro di risorse Fsc per sperimentare una valorizzazione integrata di aree archeologiche, strutture storiche, componenti artistiche, contesti urbanistico-architettonici, naturalistici, paesaggistici e ambientali, densi di usi, costumi e tradizioni: un’integrazione arricchita da sistemi produttivi di nicchia per una enogastronomia di qualità. “E’ proprio sul patrimonio archeologico del Metapontino, sul riconoscimento del patrimonio della Riforma Agraria come bene culturale, sulla rivitalizzazione dei borghi, in stretto legame con la tutela del capitale naturale ricchissimo nell’ambito, che gli Uffici della Direzione Ambiente hanno ipotizzato la definizione di ulteriori progetti condivisi tra Regione e Soprintendenza da poter candidare alla nuova programmazione europea e regionale. Il progetto è particolarmente interessante e innovativo sul piano del metodo impiegato, in quanto l’idea progetto nasce da una forte condivisione e concertazione da parte degli attori del territorio (pubblici e privati), confluita poi in un’attività intensa di programmazione sostenuta dalla Regione Basilicata. Quindi, un’aggregazione sovracomunale nata intorno a un’area strategica, che riconosce nei valori e nelle tracce della Magna Grecia il tratto identitario diffuso. Nel futuro, sarà importante – prosegue Latronico – mantenere un forte coordinamento e protagonismo di tutti i soggetti, istituzionali e privati, che fin dall’inizio hanno inteso aderire al progetto. Il riferimento va a tutte le Amministrazioni comunali coinvolte, Università, Soprintendenza Archeologica e Polo Museale, operatori culturali e turistici e soggetti economici potenzialmente interessati. E’ altresì importante mantenere ampia il livello di partecipazione e coinvolgimento del ricco partenariato attivato, che potrà garantire la sostenibilità del progetto nel tempo”, conclude Latronico.
Apr 17