Continuano gli incontri promossi da Coldiretti Basilicata, in vista delle elezioni regionali del 24 marzo, per sottoporre all’attenzione dei candidati che andranno a rappresentare, come governo o come opposizione, la Basilicata per i prossimi 5 anni, tutte le criticità ancora irrisolte, offrendo al contempo una serie di soluzioni utili a risolvere le problematiche lamentate dalle imprese agricole lucane e avanzando, com’è nel suo stile, ulteriori idee e proposte. Il secondo confronto è avvenuto a Matera, con il candidato del centrosinistra, Carlo Trerotola. Alla presenza del presidente regionale, Antonio Pessolani, del direttore regionale, Aldo Mattia, e di una cinquantina di presidenti di sezione, è stato presentato un documento che contiene le priorità necessarie per un cambiamento del comparto agricolo lucano. Panche in questa occasione Coldiretti Basilicata ha ribadito l’opportunità di “provvedere a riorganizzare la macchina amministrativa regionale; ridurre i formalismi della burocrazia; sviluppare la multifunzionalità e l’economia agricola anche attraverso il vettore dell’agricoltura sociale; investire sulla distintività integrale delle produzioni agricole lucane, rafforzando al contempo il legame tra turismo ed enogastronomia; sostenere la presenza e l’offerta del cibo del territorio, incentivando la presenza dei mercati contadini e vincolando la ristorazione pubblica a corsie preferenziali per le produzioni locali. E poi salvaguardare l’ambiente e lo spazio rurale e migliorare la viabilità rurale, le opere di provvista e distribuzione delle acque ad uso irriguo, la gestione del patrimonio boschivo”. Nel suo intervento Trerotola ha espresso “ancora una volta l’interesse per l’agricoltura, la sostenibilità e l’importanza delle filiere”. “Tutelare e valorizzare l’agricoltura lucana e la sua straordinaria biodiversità – ha commentato – è un atto necessario per una Basilicata più sostenibile. Il governo regionale deve impegnarsi per destinare ancora più risorse incentivando così l’auto-impresa nei settori strategici di agricoltura, ambiente e turismo. È anche così che potremo combattere lo spopolamento e creare nuovi livelli occupazionali”.