Il Segretario regionale del PD Giovanni Lettieri ha inviato una nota a seguito della presentazione del rapporto Caritas “Controluce” nel Centro Polifunzionale di Tito. Di seguito la nota integrale.
Ho assistito al dibattito sulla presentazione del rapporto Caritas “Controluce”, presentato presso il Centro Polifunzionale di Tito.
E’ stata una occasione importante per ascoltare con lo stetoscopio ciò che si muove sul territorio lucano dal punto di vista sociale.
I numeri purtroppo hanno confermato ciò che “a pelle” si percepisce da tempo e cioè che le condizioni economiche di molti lucani stanno peggiorando.
La povertà è un fenomeno endemico in Basilicata e questo ci deve preoccupare.
I 26 centri di ascolto della Caritas sono sentinelle imprescindibili perché esercitano una funzione di prossimità per chi ha bisogno di aiuto.
Il giogo della povertà sta risucchiando persone e famiglie che fino a qualche tempo fa non avrebbero mai immaginato di essere considerati poveri.
Basta un bisogno di salute, il subentro di una non autosufficienza, l’istruzione dei figli, a mutare lo stato economico di famiglia.
Quasi la metà delle persone che si sono rivolte ai centri di ascolto non lo avevano mai fatto prima. E’ un dato allarmante che deve indurre le istituzioni ad aprire una riflessione.
Peccato non vi sia stata l’opportunità di un confronto già in occasione della presentazione del report.
Da sindaco, posso portare l’esperienza di chi si rivolge ai servizi sociali del comune e alle difficoltà che abbiamo e che si sono moltiplicate anche in relazione alla modifica dello strumento del reddito di cittadinanza.
Il combinato disposto del depotenziamento di questa misura, il lavoro precario, quello sottopagato, la mancata copertura degli ammortizzatori sociali post pandemia, hanno ulteriormente complicato il quadro dei bisogni di fasce sempre più ampie di popolazione.
A questo bisogna reagire. Serve un patto sociale di contrasto della povertà che coinvolga istituzioni, forze sociali e forze produttive.
Serve far approvare la legge sul salario minimo, serve avere uno strumento di presa in carico dei poveri come il reddito di cittadinanza senza ideologizzarlo ma calibrandolo meglio e correggendo quelle storture che pure c’erano.
Serve avere una rete dei centri per l’impiego più capillare e finalmente, assumendo le risorse umane necessarie e per le quali vi sono già le risorse.
Serve avere un servizio sanitario efficiente che non ti costringa a rivolgerti a pagamento, serve avere un sistema di istruzione che non ti lascia per strada.
Dovremmo fare in modo che i contenuti di questo rapporto diventino oggetto di dibattito pubblico, perché una povertà cronica di queste dimensioni incide anche sulla qualità della democrazia. Ci sono troppe persone che vivono ai margini dei processi decisionali perché condizionate dal bisogno. Per questo la povertà è una questione che investe direttamente la democrazia.
Il PD ritiene che la Basilicata debba dotarsi di uno strumento di presa in carico di chi è in condizioni di indigenza assoluta, e che vadano rafforzati tutti i presidi di contrasto al bisogno.
Per questo consideriamo il rapporto non un atto di statistica ma una fotografia viva della nostra società su cui riflettere e avanzare proposte concrete per invertire un trend preoccupante a cui anche questa destra ha contribuito de finanziando e disinteressandosi di welfare e sanità.