Si sono concluse anche a Matera le primarie per l’elezione del nuovo segretario nazionale del PD. Nella città dei Sassi le operazioni di voto si sono svolte dalle 8 alle 20 nella palestra dello stadio XXI Settembre-Franco Salerno. Circa 3000 le persone gli elettori che si sono recate alle urne presso la struttura sportiva di via Sicilia per scegliere uno dei tre candidati alla segreteria nazionale tra Matteo Renzi, Pippo Civati e Gianni Cuperlo. Tra gli elettori anche alcuni turisti romagnoli che avevano programmato per questo fine settimana un viaggio a Matera e si erano prenotati on line. Agli elettori è stato chiesto di versare 2 euro da devolvere in beneficenza alle popolazioni del materano colpite dall’ultimo alluvione. Dopo lo spoglio ecco il risultato finale. Matteo Renzi ha vinto con il 67,8%, Gianni Cuperlo si è fermato al 18% mentre Pippo Civati ha raggiunto il 14,2%. A Matera città Matteo Renzi ha dominato conquistando 2067 voti (65.70%), Cuperlo ne ha presi 730 (23,20%) mentre Civati 349 (11,09%). In provincia di Matera Renzi ha conquistato 6249 voti (58.12%), Cuperlo 3452 (32.11%) e Civati 1050 (9.77%).
Michele Capolupo
Primarie segretario nazionale PD: in Basilicata oltre 32mila votanti
“Lo straordinario dato nazionale di affluenza alle primarie si riempie ancor più di significato in Basilicata dove l’entusiasmo della partecipazione ha sovrastato la stanchezza per il frequente ricorso alle consultazioni dell’ultimo periodo”. È il commento del segretario regionale del Pd di Basilicata Vito De Filippo.
In Basilicata hanno partecipato al voto in oltre 32mila.
Quanto ai risultati, Matteo Renzi con 18.765 consensi, 58,19%, è stato il candidato preferito dai lucani, seguito da Gianni Cuperlo (10.895 voti – 33,78%) e Pippo Civati (a quota 2.587 – 8,02%). Un risultato in linea con la tendenza nazionale pur se con proporzioni diverse.
Mirna Mastronardi, neo-eletta nel consiglio direttivo per l’assemblea nazionale del PD, commenta il risultato positivo ottenuto in provincia di Matera per la vittoria di Matteo Renzi a segretario politico nazionale del PD.
Notte piena di adrenalina, quella appena trascorsa. Matteo Renzi ha vinto. Ha convinto. Ha stravinto. Stanco ma entusiasta, nel suo discorso “a caldo” ha ringraziato in primis Gianni Pittella, per il contributo ed il sostegno. E con lui tutti. Tutti coloro che hanno partecipato a questa straordinaria avventura. Che ci hanno perso il sonno. Che hanno investito tempo e soldi e pazienza e famiglia. Tutti coloro che in nome di questa battaglia hanno ricevuto insulti, dentro e fuori dal web. Insulti bassi ai quali abbiamo risposto con una risata. Perché noi siamo fatti così: abbiamo imparato a tenere dritta la barra, senza farci piegare dal vento forte o dal mare in burrasca.
Matteo Renzi ha vinto la sua corsa per il Partito Democratico, insieme ad ogni singolo elettore che ieri si è recato alle urne, versando i due ore, per avere voce in capitolo. Per decidere del suo futuro ma soprattutto di quello dei suoi figli.
Lo scrutinio, ieri sera, mi ha emozionata fino alle lacrime. Da candidata all’assemblea nazionale, a sostegno di Matteo Renzi, avvertivo quel risultato anche mio, certo… Ma il motivo dell’emozione era nel prendere atto di tutti quei voti, nei quali ogni singola croce era portatrice di speranza.
Li ho guardati, in fila. Li ho osservati. Donne in abito elegante da festa, madri di famiglie disagiate che ieri hanno stretto i denti ancor più per venire a votare versando i 2 euro, pensionati, nonne ultra 80enni mischiate ai giovani 16enni, tesserati e delusi, visi stanchi e visi sorridenti. E mi guardavano e lo sentivi il tono di voce alto, fiero. “Sì, lo votiamo. Lo votiamo e vinciamo”. Vinciamo. Noi. Tutti. Tutti noi. Perché ieri Matteo era il candidato di tutti noi, persone comuni che abbiamo saputo superare la delusione della politica degli ultimi anni, del tradimento dei 101, che abbiamo superare lo sconforto nel quale la crisi economica ci ha fatti precipitare, che abbiamo saputo ritrovare la forza e l’entusiasmo, che abbiamo fatto quadrato, che abbiamo stretto i denti di fronte agli insulti e alle insinuazioni più basse. E che ieri abbiamo deciso da quale parte stare, quale Italia vogliamo, quale storia scegliamo di scrivere.
Eccola, la bellissima Italia che questa notte ha fatto festa. E con l’Italia, la Basilicata che ha saputo espugnare la roccaforte dei capibastone e soliti noti, per far posto alla speranza. Eccolo qui, il risultato più importante. L’antipolitica non ci ha annientati, non ci ha regalati al populismo, ma ha saputo farci stringere attorno ad un progetto di rinnovamento e speranza. Una rivoluzione democratica che in Basilicata porta il nome di un leader di idee, progetti e capacità: Gianni Pittella.
Con Gianni al fianco di Matteo Renzi, con il mio modesto contributo in assemblea nazionale (nella quale mi avete eletta tutti voi) e con la partecipazione attiva di ognuno sapremo ricominciare, rilanciare e finalmente finalmente finalmente costruire.
La rivoluzione democratica è appena cominciata. Ed è una rivoluzione bellissima, perché luccica negli occhi puliti di ognuno di noi.
Mirna Mastronardi, neo-eletta nel consiglio direttivo per l’assemblea nazionale del PD
Nino Carella, referente “Basilicata per Civati”, ha inviato una nota per commentare il risultato ottenuto alle primarie per la segreteria nazionale del PD di Pippo Civati in Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Sul dato nazionale c’è poco da dire: Renzi ha stravinto, ha raccolto consensi in una proporzione che non credevamo possibile, e ha quindi il diritto di dettare la linea del Partito. Il che ci preoccupa non poco, soprattutto dal punto di vista del contenuto politico e della struttura interna. Tuttavia raccogliamo con favore le prime parole sul ricambio della classe dirigente (immagino si riferisca agli sconfitti cuperliani, ma anche nelle sue file dovrebbe fare un po’ della pulizia promessa) e il quasi ultimatum al Governo. Complessivamente si potrebbero quindi avere sostanziali novità nella linea del PD, e anche nella direzione che auspichiamo: governo di breve durata per fare 2-3 cose importanti, ricambio della classe dirigente. Non crediamo però avrà voglia e tempo per rimettere mani alla riforma del partito: il progetto di Fabrizio Barca resterà in un cassetto, ed è un peccato. Vale però la pena attendere gli sviluppo di questa fase di transizione, e vedere come va a finire.
Non lo nascondo: il dato di Civati è complessivamente deludente, e l’ha ammesso lui stesso, con l’onestà intellettuale che tutti gli riconoscono. E’ vero che il terzo incomodo non ha mai raccolto consensi così alti in un’Italia ormai bipolare (anche clinicamente). Ma è una magra consolazione. Puntavamo almeno al 20%, puntavamo a superare Cuperlo. Ma mentre Cuperlo raccoglie quel che doveva, ci ha penalizzato il risultato straordinario del sindaco di Firenze. A caldo posso azzardare che siano rimasti a casa quei delusi che invece contavamo di riuscire a convincere e muovere all’azione. Persone che avrebbero potuto definitivamente mandare in soffitta una vecchia politica e mandare il partito verso il futuro. Posso solo immaginare che abbiano pensato di star fermi un giro, e vedere cosa il Partito sarà in grado di combinare, dopo tante delusioni (ormai consegnato alla storia il motto “Pippo, se diventi segretario voto il PD. Ma alle primarie non ci vengo, non ce la faccio”).
In Basilicata invece siamo andati bene, date le premesse e la disparità di mezzi in campo. Dove abbiamo costruito un gruppo, anche piccolo, dove qualcuno si è preso la briga di portare il messaggio e spiegare cosa volevamo fare, raccogliamo consensi. Certo la Basilicata è grande e poco popolosa e i nostri mezzi limitati: abbiamo iniziati due mesi fa, e solo sei mesi fa ero il solo a volere Civati in Basilicata, dopo l’esperienza di #occupypd. Abbiamo raccolto amici, vecchi e nuovi strada facendo, e confido che tanti continueranno a contattarci, magari incuriositi da questo strano fenomeno: troppo bello per essere vero, forse, troppo pulito per essere credibile, probabilmente. Ma tant’è. Noi stiamo qua, e le cose le faremo, facendole.
Nel Materano spiccano il dato di Tursi (quasi il 32%) e Bernalda (26%). Nel Potentino Savoia di Lucania (33%) e Pignola (25%) sono tra i comuni più “Civatiani” della Regione. Nei due capoluoghi siamo sopra il 10% ed è una conquista incredibile. Partendo dal dato di bandiera dei congressi locali, schiacciati dal peso del tesseramento a pacchetto e delle corazzate in campo (parlamentari, europarlamentari, sindaci, assessori, consiglieri regionali e comunali) nel voto più “libero” dimostriamo che una Basilicata diversa esiste, e anche il dato straordinario di Renzi dev’essere letto in quest’ottica. Su questo piano, ci sono certamente ampi margini per collaborare e portare decisamente il partito su un’altra rotta, anche in Basilicata. Soprattutto, in Basilicata.
In definitiva: una nuova stagione sta per aprirsi. Gli ingredienti sono diversi da quelli che avevamo in mente, ma i bravi chef sanno tirar fuori ricette straordinarie anche dagli avanzi del frigo. Ce n’è abbastanza per essere ottimisti, ma non a sufficienza per non essere concentrati. Noi andiamo avanti. Oggi è già un altro giorno.
P.S.: ringraziare dopo il voto mi è sempre sembrato un po’ da cafoni. Ma non ce la faccio: grazie a chi ci ha votato, ma soprattutto a chi si è impegnato dedicando tempo e anche soldi alla causa, producendo bile in quantità industriale, non arrendendosi nemmeno quando qualche “potente” faceva chiaramente capire che la strada scelta si sarebbe rivelata infausta per la sua giovane vita e la sua prospettiva di carriera.
Un grazie a voi, ragazzi. E un vaffa…. a loro: se lo meritano tutto.
Nino Carella – Referente “Basilicata per Civati”
Felice Belisario (Movimento 139) su esito Primarie PD: Movimento 139 ha visto giusto!
“Le primarie aperte del Partito Democratico rappresentano una svolta per il sistema politico italiano che Matteo Renzi deve saper interpretare al meglio per la costruzione di una proposta politica di forte cambiamento”. Lo afferma Felice Belisario garante nazionale del Movimento 139.
“La importante partecipazione popolare a dispetto delle tante cassandre, – prosegue Belisario – è un messaggio chiaro alla classe dirigente del centrosinistra: basta con strette e confuse intese per conservare un potere ormai compromesso e sempre più distante dai cittadini”.
“L’Italia progressista ha bisogno di un campo largo e plurale per fare sintesi di culture diverse, ma orientate a dare certezze ad un paese messo in ginocchio dalla crisi che non è solo economica, ma anche politica, culturale e morale”.
“Movimento 139 – conclude Belisario – è pronto a lavorare con il nuovo PD per costruire un progetto unitario che riparta dagli ultimi, dai giovani senza lavoro, dagli imprenditori in ginocchio, dalla lotta ai costi delle caste, dalla tutela dell’ambiente, dalla scuola e dall’Università. È l’ultima possibilità che gli italiani danno al centrosinistra ed è l’unica strada da percorrere, senza demagogia e populismi, ma senza dire più bugie smettendola di proteggere i soliti noti”.
Felice Belisario (Movimento 139)
IDV: CONVOCARE TAVOLO MAGGIORANZA CENTROSINISTRA
“A conclusione delle primarie per il segretario nazionale del PD e in attesa della proclamazione degli eletti e degli adempimenti conseguenti, ritengo che la drammaticità della situazione determinata dall’alluvione e dalle frane diffuse sull’intero territorio regionale, al pari della necessità di rilanciare al più presto su altre emergenze – di natura sociale, economica e produttiva, oltre che occupazionale – l’attività del nuovo centro sinistra, che ha avuto dall’elettorato l’incarico di governare, richiedano un’immediata convocazione del tavolo della maggioranza”. E’ quanto scrive il commissario regionale di IdV Gaetano Cantisani in una lettera indirizzata al neo Governatore Marcello Pittella e ai segretari-coordinatori regionali di Pd, Psi, Cd, Realtà Italia.
Per Cantisani “la nuova prova di partecipazione democratica, sia pure al di sotto per numero di cittadini votanti rispetto alla bellissima prova per il Governatore della Regione, ha sicuramente impegnato i gruppi dirigenti del Pd (e non solo). Sono certo che siamo tutti consapevoli dell’esigenza di recuperare il tempo perduto con le elezioni , specie per affrontare il più rapidamente possibile problemi incancreniti, e di ripartire con il piede giusto e nel modo migliore tentando di recuperare gradualmente la fiducia dei cittadini attraverso l’impegno, la responsabilità , la passione dei partiti della maggioranza dentro e fuori il Consiglio o la nuova Giunta. L’ennesimo rapporto, questa volta del Censis, sul malessere sociale nel Mezzogiorno e di conseguenza anche in Basilicata – afferma il dirigente di IdV – conferma che con il consenso per voto del 17 e 18 novembre la classe politica di maggioranza della nostra regione ha l’ultima possibilità di dimostrare l’impegno a svoltare con o senza operazioni semplicistiche di “rottamazione” purchè nella sostanza ciò avvenga realmente. Italia dei Valori non farà mancare al Governatore Pittella e ai partiti della coalizione il proprio leale e fattivo contributo trasferendo la propria passione civile”.
La fotogallery delle primarie del PD (foto www.sassilive.it)