Unaltrabasilicata e PrimaVera Lucana chiamano all’unità ed alla responsabilità, fuori e oltre il Partito Regione e le sue strumentali opposizioni. Per garantire alla Basilicata una nuova stagione di governo che aiuti a riaprire la strada del futuro.
PrimaVera Lucana scrive ai sindaci di Basilicata e invia un documento alle forze che si sono già schierate fuori dal PD e dal PdL.
Troviamo l’accordo sul programma, su liste pulite e di novità, su un candidato Presidente autorevole non figlio della nomenclatura, sopra le parti, capace di interpretare le istanze morali, di cambiamento, di autonomia e di capacità che vengono dalla società lucana.
Si è riunito domenica 15 settembre il coordinamento delle associazioni e dei movimenti che hanno dato vita a PrimaVera Lucana per valutare la situazione dopo l’irresponsabile risposta venuta da Beppe Grillo alla proposta di unire le forze della società civile nella battaglia per mandare a casa chi ha la responsabilità di aver portato allo sfascio la nostra Regione. Evidentemente Grillo sceglie ancora una volta la via della testimonianza, di ritagliarsi anche in Basilicata il facile ruolo di opposizione per piccoli interessi di bottega, proponendo ai lucani di votare la protesta e lasciando governare ancora una volta chi ha gestito fin qui la Regione. Non è quello che serve ai lucani; oggi più che mai è urgente e indispensabile di fronte al precipitare della crisi ed al grande rischio di default sociale, economico, ambientale e di democrazia parlare con parole chiare per raggiungere l’obiettivo principale: sostenere gli interessi degli uomini e delle donne di Basilicata ad un governo retto da criteri moralmente trasparenti e da una politica che faccia gli interessi dei lucani e non degli interessi privati, delle multinazionali, della speculazione finanziaria e delle lobbyes di potere.
Il coordinamento di PrimaVera ha trovato una grande concordanza di intenti e di analisi ed ha assunto, conseguentemente una serie di orientamenti e decisioni di lavoro su cui si attiva con determinazione:
– Sulla base del documento costitutivo sottoscritto dai firmatari di Primavera Lucana (vedi sotto il comunicato) è confermata la decisione di presentare liste chiaramente espressione di movimenti sociali, associazioni e società civile dal profilo programmatico ed etico fortemente legato all’impegno quotidiano ed alle vertenze delle tante realtà di Basilicata che si battono per i diritti delle comunità e delle persone e la tutela della salute, dell’ambiente, della cultura, del lavoro e della libertà economica; queste liste, di cui UNALTRABASILICATA è parte, sono riunificate nella coalizione PrimaVera Lucana. E’ in preparazione una maratona civile che sarà annunciata per la prossima settimana con l’obiettivo di rendere chiaro il profilo della nostra proposta.
– Sempre sulla base del documento sottoscritto e dei suoi principi etici e politici viene confermata la volontà di non isolarsi e di contribuire alla costruzione della più ampia alleanza per il cambiamento di governo e la moralizzazione della politica e, dunque, viene attivata ogni forma utile di relazione per verificare le condizioni per alleanze nell’interesse dei cittadini lucani.
Due le direzioni in cui si attiva PrimaVera Lucana per verificare la possibilità di stringere alleanze:
– I sindaci che stanno manifestando la volontà di assumere direttamente la responsabilità di comporre liste elettorali autonome e non schierate né con il PD e né con il PdL e quelle forze politiche che hanno espresso la stessa volontà.
In particolare PrimaVera Lucana invia nella giornata di oggi ai sindaci un documento appello (lettera aperta) che li chiama alla alleanza naturale; si legge nel documento “Noi siamo reti, movimenti, associazioni di cittadini impegnati nelle comunità e nei settori sociali di maggiore sofferenza di questa Regione, voi di quelle comunità siete i Primi Cittadini lasciati soli dai Partiti a reggere l’urto della sofferenza sociale e del degrado territoriale. Lavoriamo insieme, come deve essere naturalmente, uniti dal coltivare la nostra autonomia dai diktat che vengono da chi ha occupato i Partiti svuotandoli di valori per riempirli di interessi privati. Lavoriamo insieme in nome della dignità della Comunità Regionale mettendo a disposizione i saperi e le competenze politiche ed amministrative accumulate in questi anni di lavoro nelle istituzioni e nelle istanze sociali per assicurare il governo della Regione”
– Così, pure, PrimaVera Lucana si rivolge a quelle forze (diverse e di diversa provenienza) che hanno sottoscritto lil “Documento di intesa politica e programmatica” in cui hanno condiviso ” l’analisi negativa sulla passata gestione governativa regionale, proponendosi come alternativa di governo mediante la costruzione di un’aggregazione politica indipendente ed equidistante da PD e PDL”. Siamo diversi per storia ed esperienza ma condividiamo l’obiettivo dunque incontriamoci, proviamo a costruire il fronte comune come è accaduto altre volte nella storia e come è inevitabile che accada in Basilicata se vorremo tutelare gli interessi collettivi, superando gli orticelli di piccoli interessi personali e gli steccati dei pregiudizi.
Ad ambedue questi soggetti ed a quanti altri vorranno aggiungersi, PrimaVera Lucana invia un messaggio chiaro: accordo su un programma di governo che tuteli le risorse, rilanci l’economia e i diritti, liste pulite e non compromesse, moralizzazione della politica e protagonismo dei cittadini, un candidato (o una candidata) a Presidente che sia garante di tutti i cittadini, di grande spessore e autorevolezza morale, di impegno e competenza indiscussi e, soprattutto, che parli del futuro della Regione a quanti chiedono la rottura con il malgoverno del passato. Su questa base siamo pronti a ricercare le migliori condizioni per offrire una vera alternativa elettorale per le prossime elezioni regionali ed evitare che i lucani debbano nuovamente togliersi il cappello di fronte ai soliti potenti o alle loro controfigure e ad incontrarci con ogni urgenza.
Gianni Rosa e Gianfranco Blasi, segretari regionali di Fratelli d’Italia e di Grande Sud, aderenti al cartello elettorale “Un’altra Basilicata”: “Basta con le convocazioni “una tantum”,
serietà e severità al servizio di un progetto vincente”.
Una parte del centrodestra lucano forse non ha ben capito, o forse, non vuole capirlo, che in gioco, alle prossime consultazioni regionali, c’è il futuro della Basilicata. Una terra martoriata da vent’anni di governo della sinistra e del Pd in particolare.
E’ evidente che non deve essere chiaro quello che sta accadendo se il massimo che si riesce a combinare è convocare una riunione a porte fintamente chiuse. Una riunione sporadica che segue quella del 29 luglio u. s. (un secolo fa). Insomma, un incontro “una tantum”, tanto per marcare il cartellino.
I parlamentari del Pdl, stretti anche dalle difficoltà e dalle divisioni interne, convocano i sodali. Con l’attenzione che resta rivolta a Roma, compiono un puro esercizio di forma. Usano il lunedì come una routine, il solito passaggio dalla “provincia lucana”.
Sarebbe stato necessario, invece, gia’ dalle scorse settimane, dare vita ad un tavolo politico permanente, dove discutere di questioni nodali, come ad esempio quella morale, per non parlare di quella programmatica, dell’art. 16, del memorandum sul petrolio, ecc… . Bisognava aprire un nuovo percorso fatto di programmi e azioni concrete. Un percorso destinato a durare nel tempo e non solo fino al voto di novembre. A nostro giudizio è questo il tempo di valori condivisi e scelte chiare, di onestà intellettuale e di coerenza politica.
La sensazione è che mentre il malato è in fin di vita qualcuno si diverte a “giocare” al dottore, senza averne titolo e qualità professionali.
Il risultato è l’encefalogramma piatto. La Basilicata collassata.
Allora, agli amici del Pdl diciamo: Il gioco, come recita un vecchio adagio, è bello quando dura poco. Sia chiaro che, di fronte a questo atteggiamento superficiale, il cartello “Un’Altra Basilicata” ha strutturato una relazione politica permanente, di confronto politico, aperta ad esperienze culturali anche diverse fra loro. Ragion per cui non intendiamo restare a guardare. Così come non intendiamo far numero in riunioni fatte “tanto per”, necessarie solo a tattiche “borboniche”, nemmeno vicine alla prima repubblica. Non è un caso, così come gli analisti più attenti osservano da tempo, così come il nostro popolo commenta nelle piazze lucane che il centro – destra abbia sempre perso in Basilicata, proprio sul presupposto di una assenza di visione da parte dei vertici e della nomenclatura politica.
Ciò non di meno noi siamo qui, in questa terra, perché abbiamo scelto di esserci consapevolmente e con la passione di chi lotterà fino in fondo, condividendo idee e valori, uniti alla gente di centro – destra, al popolo che si oppone alla sinistra, dalla necessità di dare un’altra possibilità alla Basilicata.
Gianni Rosa e Gianfranco Blasi, segretari regionali di Fratelli d’Italia e di Grande Sud, aderenti al cartello elettorale “Un’altra Basilicata”
DOCUMENTO COSTITUTIVO DI PRIMAVERA LUCANA
Siamo uomini e donne di Basilicata, rappresentanti di movimenti e associazioni quotidianamente impegnati per affermare i diritti dei cittadini, la tutela del territorio, dell’ambiente, del patrimonio economico, sociale, culturale e l’identità delle nostre comunità.
Dopo il precipitare della crisi alla Regione Basilicata, per responsabilità gravissime del Partito Regione e delle sue “false” opposizioni e il fallimento morale e politico delle classi dirigenti regionali, sentiamo forte la responsabilità di assumere direttamente l’iniziativa per costruire insieme a tutti i lucani il diritto ad un futuro migliore e all’autodeterminazione in stretta sintonia con i principi sanciti dalla Costituzione italiana e su base federalista per una Basilicata che, insieme alle altre Regioni del Sud, vinca la sfida per l’equità, in campi come la sanità, il lavoro, i trasporti, l’istruzione, l’assistenza alle persone deboli oltre la fallimentare e distorta applicazione attuale del federalismo.
Le elezioni regionali anticipate, sono la tappa obbligata dell’impegno diretto di noi cittadini nelle istituzioni, contemporaneamente vogliamo avviare una fase costituente per la Primavera Lucana basata sulla partecipazione degli uomini e delle donne di Basilicata, delle migliori energie personali e collettive, di giovani, professionalità, di quanti tentano di fare con onestà il proprio lavoro negli Enti pubblici o nelle imprese private, di quanti non appartengono a pratiche familistiche e clientelari di una classe dirigente incapace che è diventata una vera cappa di piombo sui nostri destini.
La prima sfida che abbiamo di fronte è il drammatico impoverimento che sta travolgendo la nostra Basilicata. Impoverimento di risorse umane e intelligenze costrette alla nuova emigrazione; impoverimento della nostra storia e della nostra identità regionale, impoverimento di risorse territoriali ed ambientali per il loro saccheggio e privatizzazione speculativa e per le responsabilità politiche di chi ci sta trasformando in una discarica più o meno autorizzata; impoverimento di modelli culturali e ideali e delle condizioni economiche e di possibilità di sviluppo autopropulsivo, di sistema e dell’uso corretto delle risorse pubbliche, povertà vera che si estende coinvolgendo le famiglie di imprenditori, lavoratori e disoccupati.
Le proposte nuove con cui riempire di contenuti la fase costituente ed il programma di governo delle elezioni regionali non potranno che ripartire dal diritto ad una esistenza degna e felice, dal rimettere al centro delle azioni politiche gli interessi delle persone sia come individui che come comunità organizzate e dalla priorità della lotta al decadimento sociale e economico, tanto caro al modello di società che ci vuole con il cappello in mano a chiedere un obolo ai governanti di turno. Proposte e impegni programmatici che dovranno essere assunte con il massimo coinvolgimento dei cittadini, soprattutto su questioni strategiche come l’uso dei fondi comunitari e regionali o delle nostre risorse (acqua e petrolio) arrivando a riscrivere lo stesso statuto e le regole regionali per garantirci le migliori condizioni di accesso e democratico.
Sfida che può essere vinta se sapremo tenere insieme il cambiamento dei contenuti del Governo regionale con la profonda integrità della politica e del costume per un nuovo senso civico. La politica lucana sequestrata dalle pratiche imposte dal Partito Regione, dal manuale spartitorio che coinvolge le opposizioni compromesse e che costringe all’esilio ed all’esclusione chi non ne accetta le regole.
Ricambio della classe dirigente, taglio dei costi della politica, divisione fra i compiti di gestione e quelli politici di programmazione, regole certe e trasparenti, rottura con le pratiche di gestione degli Enti per sistemare gli amici facendo pagare i costi ai cittadini, superamento della logica dei califfi intorno al Principe in nome di un corretto rapporto fra Enti Locali e Governo Regionale, contrasto alla corruzione, sono le parole nuove che useremo per dare voce all’urlo di indignazione dei lucani di fronte al triste spettacolo offerto da quanti hanno occupato il potere con la presunzione di non dover mai rispondere del proprio operato.
Perché tutto ciò si realizzi abbiamo bisogno di mettere in campo la più grande alleanza di buone volontà, di realtà organizzate e di persone oneste che, responsabilmente, decideranno di concorrere alla sfida. Superare gli orticelli di aspirazioni personali e la scorciatoia vuota di formule elettorali astratte è l’obiettivo vero se vogliamo garantire il ricambio e la rottura con il governo del passato.
Vogliamo partire da noi stessi per costituire un’alleanza di movimenti, associazioni e di singole personalità, che, con spirito di servizio agli interessi generali, riescano a coinvolgere le altre realtà associative, del civismo, dell’impegno sociale e della politica per stringersi insieme e favorire il protagonismo di tutti i cittadini. Saremo e siamo nella campagna elettorale delle Regionali 2013 con questo spirito e guardando oltre, invitiamo quanti riterranno urgenti questi obiettivi a contribuire con le proprie idee, le proprie proposte, la propria esperienza a rafforzare la discussione per la costituente, le liste che presenteremo, i programmi che stiamo elaborando, le azioni che svilupperemo.
Siamo consapevoli che nei partiti lucani non vi è solo una classe dirigente responsabile del disastro ma che tanti giovani, uomini e donne tentano di esprimere istanze utili al cambiamento. Ci rivolgiamo a loro per chiedere non un annullamento delle loro idee e delle loro fedi ideali ma per chiamare alla concretezza dell’azione che serve ora, per contribuire tutti insieme, con le nostre diversità e le nostre storie, alla sfida vera del ricambio che non è quello delle sigle e del loro restyling ma quello che riscrive la storia e produce un punto di rottura con il passato e avvia un nuovo inizio. Mescoliamoci, ripartiamo facendo delle nostre diversità la nostra vera forza alimentata dal meglio di tutti i nostri colori.
Sappiamo che per cambiare i rapporti di forza regionali e per riconquistare il futuro abbiamo bisogno di lavorare tutti insieme avendo una grande spinta dal basso che si ponga l’obiettivo non di segnare una bandierina ma di vincere le elezioni e governare la Regione. A questo obiettivo e sulla base vincolante dei principi che abbiamo espresso in questo documento, invitiamo al più rapido confronto fra tutte le forze in campo per trovare le forme e le relazioni che permettano ai cittadini lucani con la partecipazione ed il voto di cambiare davvero.
Invitiamo tutti e tutte a sottoscrivere questo documento che potrà essere letto, scaricato e sottoscritto dalla pagina web www.primaveralucana.it e che porteremo nelle piazze e nei luoghi pubblici dei nostri paesi, affinché sia sottoscritto e firmato dal più ampio numero di singoli e realtà associate .
Tutti insieme ci incontreremo presto per compiere gli ulteriori passi necessari per far partire una larga consultazione popolare che realizzi il massimo coinvolgimento dei cittadini nella scelta delle candidature, nel codice di impegni per gli eletti, nei programmi operativi e di governo. Una consultazione che non sia la conta falsa delle tessere e dei voti organizzate dai gruppi di potere nelle primarie ma l’inizio di una grande fase costituente basata sulla partecipazione vera dei cittadini.
Il nome, il simbolo e qualsiasi altra questione identificativa di PrimaVera Lucana sono di proprietà dei Movimenti, delle Associazioni e dei Cittadini sottoscrittori. Il tutto, compreso il documento costitutivo, saranno depositati presso la pagina web www.primaveralucana.it dove verrà dato conto delle ulteriori forme di protezione adottate a tutela del nome.