Raffaele Tantone, segretario del Psi Matera, in una nota affronta alcune delle questioni più discusse degli ultimi giorni a Matera e che riguardano progetti di riqualificazione urbana, fra cui quelli di piazza della Visitazione e l’asse viario con la rotatoria di via Lanera. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
In mancanza di un dibattito politico degno di tale nome, unitamente all’assenza di luoghi politici e sociali di confronto e costruzione circa il futuro della città, è quasi normale che vengano a determinarsi osservazioni e prese di posizione, come quelle giunte da autorevoli esponenti della società civile e delle scorse amministrazioni, in merito alla realizzazione di diversi progetti di riqualificazione urbana, fra cui quelli relativi al piazzale della stazione e la rotatoria di rione Lanera.
Senza dimenticare la piattaforma di proposte formulata dai sindacati e dalle associazioni studentesche ed ambientaliste, che nonostante due manifestazioni ancora attendono la creazione di un luogo concertativo dove porre le istanze del mondo del lavoro e delle nuove generazioni.
Evidentemente anche la circostanza che vi sia una giunta comunale monca in responsabilità importanti fra cui i lavori pubblici, ha contribuito ad aggravare il deficit di partecipazione e rappresentanza avvertito dalla città.
Di fronte a questa situazione, come socialisti riteniamo utile e necessario uno scatto di reni da parte della politica, ad iniziare dalle forze politiche che hanno assicurato un’ampia maggioranza al Sindaco in sede di bilancio, un’assunzione di responsabilità ed un’espressione di autonomia che non può non passare dalla creazione di un tavolo politico di confronto fra tali realtà.
Perché in un momento storico in cui le istituzioni pubbliche sono messe a dura prova, occorre che le forze antifasciste e repubblicane si assumano la responsabilità di indicare un percorso di sviluppo alla città, in particolare alle componenti più deboli e che più soffrono la demolizione delle strutture sociali e delle “certezze” novecentesche.
Ad esempio riguardo alle opere pubbliche come socialisti, in tale tavolo di concertazione fra le forze politiche, porremmo tutti i nostri dubbi circa la costruzione presso la ex centrale del latte, del cosiddetto punto di scambio intermodale gomma/ ferrovia, magari facendo presente che un punto di scambio non può essere posizionato a quasi un chilometro dalla stazione, tale circostanza è di tutta evidenza e sarebbe opportuno non aspettare che sia un ex sindaco a sottolineare tale non senso.
Da ultimo riguardo alle opere citate, va benissimo se si diminuiranno il numero dei pini da abbattere a Lanera, soprattutto è auspicabile l’aumento della presa di coscienza rispetto alle esigenze di socialità e di verde pubblico della cittadinanza, che troppo spesso hanno dovuto soccombere agli interessi di coloro che hanno costruito le case in cui i cittadini abitano, senza curarsi o senza che alcuno si preoccupasse, delle condizioni di socialità dei quartieri di nuova costruzione, o di come ci si arrivasse con i mezzi pubblici, o anche solo di dove si sarebbero dovute parcheggiare le auto dei medesimi abitanti.
Sul tema stazione, vi è invece un cortocircuito politico e istituzionale fra la volontà di ammodernare la città anche dal punto di vista infrastrutturale e la capacità di attuazione dei progetti a normativa vigente, sul punto si fa notare che fra le poche opere rivolte all’accoglienza vi è il parcheggio per bus realizzato a Serra Rifusa e se tutto andrà bene avremo una stazione decente dove i viaggiatori, compresi gli studenti e gli abitanti della provincia, non saranno esposti alla furia degli elementi o al solleone.
Poi possiamo discutere sulla circostanza che tali opere siano state realizzate dalla Fal azienda a totale partecipazione statale, che quando c’è da prendere risorse è sempre in prima linea, mentre nel miglioramento dei trasporti della provincia di Matera è molto meno rapida, stessa cose per altri 20 milioni di euro di progetti affidati ad Invitalia(altra società pubblica) sempre per la medesima ragione è cioè perchè la macchina comunale non era nelle condizioni di mandarle in porto.
Insomma se vogliamo discutere di politica e delle soluzioni per migliorare la vita dei materani, in particolare con riferimento alla mobilità di cittadini e turisti, fattore che molti sembrano mettere in secondo piano, ma che sarà il vero banco di prova per la citta nel 2019, come socialisti non potremo che essere soddisfatti, visto che siamo nati per questo nel lontano 1892, se invece si intende continuare questo lamento continuo sulle opere che non si fanno o che si fanno male, anche da parte di soggetti che con le loro scelte amministrative ed urbanistiche hanno determinato o assecondato la follia urbanistica attuale, ebbene fate pure ma noi socialisti ci occuperemo d’altro.