Progetto Civiltà contadina, interrogazione Consigliere Doria (Matera Civica) al sindaco di Matera. Di seguito la nota integrale.
E’ stata inviata al Sindaco di Matera da parte del Consigliere Pasquale Doria una interrogazione avente oggetto: conoscere le modalità del progetto pubblico denominato Civiltà contadina
«Si apprende che nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) è avvenuto l’affidamento del primo lotto e delle forniture afferenti utili alla realizzazione del progetto denominato Civiltà contadina, rientrante nella più vasta programmazione del cosiddetto Parco della storia dell’Uomo. L’importo è pari a 3 milioni e 567 mila euro (comprensivo di oneri di sicurezza), per un totale di 7 milioni.»
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Parte così un comunicato stampa del movimento Politico Matera Civica a valle di una interrogazione inviata al Sindaco di Matera.
«Anche in questo caso, la stazione appaltante è Invitalia. Mentre si è aggiudicata i lavori un’associazione temporanea d’imprese, materane e leccesi. Per evitare quanto registrato per i lavori in via di ultimazione sull’altopiano murgico, prima di procedere con la cantierizzazione – secondo Matera Civica – è del tutto legittimo chiedere che il progetto possa essere presentato alla città.
In definitiva, non trattandosi di una spesa di risorse fine a se stessa, è la comunità ad essere destinataria di questi lavori.
Quindi, sarebbe il caso di conoscere pubblicamente le modalità dell’intervento, così da condividerlo e almeno conoscere le sue caratteristiche. Cosa che non è accaduta in passato, non nei termini comuni a un sereno e proficuo confronto pubblico, con il risultato che oggi, le opere realizzate intorno a Murgia Timone sono considerate estranee dalla comunità, a tratti invasive e comunque non di rado poco rispettose dei luoghi».
È noto che, l’intervento, la cui ultimazione è prevista il 9 settembre 2021, sarà realizzato in una area del Sasso Caveoso, su una superficie di circa 24.000 metri quadrati.
«Nell’area interessata, caratterizzata dalla presenza di insediamenti in grotte, ipogei, insediamenti religiosi della civiltà rupestre, ad oggi in stato di abbandono, si ipotizza un percorso interattivo, supportato da impianti multimediali in grado di “raccontare la storia dell’uomo dalla preistoria ai giorni nostri”.
Il progetto prevede: – interventi per il restauro, il consolidamento e la messa in funzione degli ambienti ipogei; – la definizione di un percorso narrativo e progettazione degli spazi espositivi del “Parco della Civiltà contadina” attraverso l’individuazione dei contenuti storici, scientifici ed etno-antropologici, l’ideazione, lo sviluppo progettuale e la produzione degli stessi attraverso audiovisivi, animazioni multimediali ecc.; la fornitura “chiavi in mano” – solo per il cosiddetto “Vicinato a pozzo” nel rione Le Malve – degli allestimenti e delle attrezzature tecniche necessarie per l’immediata fruibilità».
Ricordiamo che Invitalia è l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell’Economia che, tra l’altro, si occupa anche di valorizzare i beni culturali. A Matera l’Agenzia è titolare di 18 interventi quale soggetto attuatore, per un valore di oltre 26 milioni di euro. I 18 interventi, di cui Invitalia è Soggetto attuatore, per un valore di oltre 26 milioni di euro, comprendono la realizzazione del Parco della Storia dell’Uomo (articolato nei quattro parchi tematici “Preistoria”, “Civiltà rupestre”, “Civiltà contadina”, “Città dello Spazio”), il sistema delle cave sei-settecentesche e la viabilità dell’area circostante, l’adeguamento ambientale della discarica “La Martella”, interventi su infrastrutture stradali e sugli accessi alla città e progetti che riguardano servizi per la mobilità e l’accoglienza.