Concetta Iannibelli, Consigliera comunale e capogruppo Lagonegro, libertà e progresso in una nota annuncia che l’Amministrazione comunale di Lagonegro con deliberazione di giunta n. 40 del 20.09.2023 ha rinunciato al progetto di demolizione e ricostruzione della scuola di piazza della Repubblica a Lagonegro. Di seguito la nota integrale inviata da Concetta Iannibelli.
La scuola di Piazza Repubblica è salva e non sarà demolita, la felicità di questo importante risultato è impossibile da raccontare, l’impegno profuso con i Lagonegresi affinché fosse evitato lo scempio della demolizione ha raccolto il risultato sperato, grazie a chi ci è stato a fianco ed a quelle centinaia di cittadini (379) che trasversalmente hanno sottoscritto la mozione ad iniziativa popolare per dire “No alla demolizione”!
Biasimo l’agire del Sindaco e della maggioranza che ha prima approvato, presentato in pompa magna (nell’incontro pubblico nella sede consiliare del 25.08.2023) e poi revocato questo assurdo progetto senza mai, mai, coinvolgere le altre forze politiche ed i cittadini, senza proferire una parola in merito in Consiglio Comunale addirittura affidandosi alla sua camarilla con alchimie e strategie regolamentari affinché non se ne potesse discutere.
Sono ancora più fiera del mio gruppo che il 12.09.2023 nell’assise consiliare non ha approvato il Bilancio di previsione ed il Dup aggiornato proprio dimostrando che la previsione di spesa della scuola (indicata in bilancio senza ma e senza sé) era un vero e proprio disastro!
Mi dite politicamente qual è la differenza fra il piano triennale approvato in consiglio dall’amministrazione Di Lascio in data 12.07.2022 e quello approvato a piena alzata di mano dall’amministrazione Falabella in data 12.09.2023?
A loro la risposta. L’amministrazione ha dovuto darci ragione!
In ogni caso, la reazione del Popolo è stata tale da fargli fare un “dietro front” rispetto alla delibera del 10.08 u.s di approvazione del progetto, sulla base di motivazioni oggettive che abbiamo sostenuto dal primo momento!
Dal giorno in cui il partito Azione ha organizzato un incontro aperto a tutte le forze politiche sotto la scuola, dai manifesti e dall’impegno in giro per il paese a raccontare la verità, poi manifestata anche dall’amministrazione, e a raccogliere le firme dei cittadini per la rinuncia al contributo.
Il coraggio non te lo puoi inventare, se lo hai è tuo per sempre anche quando sembra che il vento spiri al contrario!
Però alcune riflessioni vanno fatte! e sono ancora preoccupanti.
La storia, in realtà, è ancora da seguire e da attenzionare. Non finisce qui.
Le motivazioni addotte dalla giunta Falabella nella deliberazione n. 40 del 20.09.2023 sono si sostanzialmente legate ad una giustificazione che rende merito a quanto previsto da Lagonegro Libertà e progresso ma, al contempo, per come è stata motivata la deliberazione n. 40, lasciano possibilità che oggi, e non ieri, proprio per il percorso amministrativo irrazionale tenuto dall’amministrazione Falabella, l’ente potrebbe correre il rischio di pagare seri danni contabili in seguito cosi fatta rinuncia.
Per arrivare a tale conclusione, senza passare per la ripetizione di quanto sostenuto dal LLEP, la giunta di Falabella Salvatore adduce improvvide motivazioni legate ad aumenti di prezzi del prezzario regionale, senza considerare che nella stima del progetto, è stata usata una base parametrica che di tale prezzario non tiene affatto conto!
Non fosse altro perchè il progetto è maturato posteriormente agli aggiornamenti regionali e dunque già in condizione che avrebbe permesso una stima attendibile.
Diversamente nessuno dei progetti PNRR in Italia avrebbe luce, atteso che tutti hanno seguito le medesime tempistiche.
La motivazione, pertanto, pur se in linea con le battaglie di Lagonegro, libertà e progresso e Azione sull’obiettivo finale, non lo è sull’iter motivazionale, perchè, a modesto parere, non crea quell’effettivo paracadute per l’amministrazione perchè possa uscirne senza danni.
Lo dimostra, tra l’altro, l’incapacità di coerenza amministrativa di questa maggioranza di Falabella: ad agosto 2023 approva il progetto della demolizione senza riserve, a Settembre approva il bilancio previsionale e il piano triennale dei lavori pubblici inserendo nell’approvazione, ripeto senza riserve, i fondi per la demolizione e ricostruzione della scuola, a distanza di otto giorni, esce con un colpo di scena e rinnegando il bilancio illustrato con lettura dall’assessore signora Daniela Citera, dalla stessa giunta approvato all’unanimità, rinuncia ai fondi sulla scuola con motivazioni piuttosto deboli e rischiose.
La verità è che il progetto era inadeguato e altamente sottostimato, come dimostrato nei fatti, sin dall’approvazione del 10 Agosto 2023.
La petizione depositata al Comune contro la demolizione, oltre ad essere un chiaro segnale di protesta, è stata accompagnata da una valutazione tecnica approfondita di uno strutturista che, se l’amministrazione, avesse umiltà di riconoscere, potrebbe essere un valido aiuto o co-aiuto per gli uffici, cui ora è stata trasferita la patata bollente dalla politica “confusa e ballerina”, per motivare realmente la rinuncia allo stanziamento del PNRR.
Tralasciando, in ogni caso, per ora, il dato più inquietante relativo alla mortificazione dei principi più elementari della democrazia in merito al comportamento tenuto dal Presidente del consiglio Emidio Franchino, il quale fino alla pubblicazione della deliberazione n. 40 del 20.09.2023, ha rifiutato all’opposizione di trattare il tema in consiglio comunale, mortificando il ruolo, le opposizioni e, non in ultimo, la volontà della cittadinanza.
Ribadisco, etica è anche saper svolgere il ruolo di amministratori ed avere l’umiltà e la responsabilità di interrogarsi e di decidere se si è all’altezza o meno di fare politica e di proclamarsi bravi amministratori.
Non è il risultato bulgaro che ratifica la competenza ma la dimostrazione di avere capacità e buon senso per traghettare un paese verso il futuro.