“Grazie all’approvazione del mio ordine del giorno al decreto Infrastrutture, avvenuta ieri alla Camera, il Governo si è impegnato a destinare una parte delle risorse del Contratto di Programma 2017-2021, già attribuite a Rete Ferroviaria Italiana, per il progetto di fattibilità tecnico economica per estendere l’Alta Velocità sull’asse adriatico fino a Bari”. È quanto dichiara il deputato di Coraggio Italia Gianluca Rospi, a poche ore dalla decisione dell’esecutivo Draghi di velocizzare sul fronte dell’ammodernamento ferroviario della dorsale adriatica.
“A oggi, nel settore trasporti, una delle priorità a livello europeo è quella di assicurare la continuità dei corridoi, eliminando i colli di bottiglia esistenti e realizzando i collegamenti mancanti, come l’estensione del corridoio Ten-T da Ancona al Salento – specifica Rospi; il rilancio del Mezzogiorno deve passare anche attraverso l’attuazione di un concreto e organico piano infrastrutturale e della logistica, che possa implementare lo sviluppo dell’area mediterranea e accelerare la ripartenza economica post-pandemica. Sulla fondamentale direttrice adriatica sono già previsti alcuni interventi infrastrutturali e tecnologici, finalizzati alla velocizzazione della linea ferrata, ai quali si sommano gli interventi di raddoppio della tratta Termoli-Lesina e l’upgrading prestazionale merci per il transito di container high-cube. Questo purtroppo non basta: occorre allungare il corridoio dell’Alta Velocità sull’Adriatico fino a Lecce, come suggerito anche nella mia risoluzione in discussione in Commissione Trasporti. È fondamentale – conclude Rospi – portare a termine il lavoro di modernizzazione della rete ferroviaria soprattutto nel sud Italia e il completamento dei corridoi Ten-T con il resto del Vecchio Continente, in modo da poter collegare efficacemente l’Europa centrale con i porti del Meridione”.
L’onorevole Gianluca Rospi, 42 anni, deputato e vicepresidente del gruppo Coraggio Italia alla Camera dei Deputati, è ingegnere, dottore di ricerca in architettura, costruzione e strutture. Autore e relatore del ‘Decreto Genova’, è stato in passato presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Matera.