Il consigliere comunale Daniele Fragasso del movimento politico “Matera si muove” esprime alcune riflessoni sul progetto di riqualificazione per piazza della Visitazione e su quello già presentato dalle FAl per la nuova stazione di Matera Centrale. Di seguito la nota integrale.
Il Consiglio comunale torni a discutere e a decidere del destino della stazione di Matera.
Riteniamo doveroso accogliere l’appello degli otto ex-sindaci della nostra città, dal cui comune pensiero sulla questione si è smarcato Adduce per evidenti ed imbarazzanti “opportunità” politiche, affinchè non si cancellino anni di pianificazioni e concorsi di idee di alto profilo per ridursi ad un progetto deciso dalle FAL (!) e affidato all’Architetto Boeri. Non si tratta di voler discutere la megapensilina così come ideata dal noto Architetto, ma di confrontarsi e capire innanzitutto che tipo di stazione vogliamo e poi contestualizzarla nel contesto urbanistico del luogo. In altre parole non possiamo accontentarci di un restyling della parte sovrastante l’accesso al trenino e soprassedere sulla possibilità di far nascere in una zona nevralgica della cittàun nuovo centro civico che deve vivere di funzioni e servizi urbani nell’intero arco della giornata così come citato nella lettera dei sindaci.
Persino l’Ordine degli Architetti di Matera attraverso la voce del suo presidente ci richiama al ruolo di responsabilità politica che dovrebbe rievocare a sé il confronto e la programmazione a fronte delle scelte delegate ad una società di trasporto che mira solo a curare i propri interessi.
Uno scenario deprimente e obsoleto, proprio come l’idea pensata dalle FAL e condivisa dall’amministrazione comunale, di utilizzare ancora treni a trazione diesel con il buco sulla Piazza per i fumi in galleria. E sono gli stessi dipendenti FAL a contestare questa scelta. Nella nota inviata dall’Unione Sindacale di Base attraverso i propri responsabili si ribadisce quanto “allucinante e improponibile sia questa soluzione dato che a breve la trazione diesel sarà inibita in tutti gli ambiti urbani del mondo civile”.Noi tutti ci chiediamo se nel 2018 sia ancora il caso di investire milioni di euro su una linea a scartamento ridotto e a trazione diesel che mai potrà connettersi con la rete ferroviaria dell’hinterland barese, elettrificata e a scartamento ordinario.
Capiamo che ci siano influenze politiche per le FAL ma è ancora il caso di legare il destino e la storia di una città ad una società di trasporti che tra l’altro risulta arretrata e miope anche per il fine per cui è nata?
Rivolgiamo il nostro appello alle forze politiche di opposizione del Comune di Matera per chiedere che la questione relativa alla nostra stazione venga ridiscussa in Consiglio comunale per non lasciare che siano altri a decidere per noi.