Progetto Smart Lab Academy Matera, intervento Francesco Cupparo già assessore regionale della Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Sul Progetto Smart Lab Academy da attuare nell’Hub San Rocco di Matera per 3 milioni di euro è necessario fare chiarezza per evitare di innescare una “guerra di campanile” solo dannosa per la nostra comunità. E dispiace molto che ad alimentarla ci sia l’ex consigliere regionale Enzo Acito che conosce bene tutto l’iter del Progetto e il lavoro che ho svolto da assessore regionale alle Attività Produttive. Per portare a termine il finanziamento ho tenuto una lunga interlocuzione con l’allora Ministro per il Sud Carfagna che, agli inizi del 2022, ha consentito l’avvio di attuazione di 43 interventi-progetti, tra i quali quello di Matera, coinvolgendo vari Dipartimenti. Alla base di tutto c’è una deliberazione della Giunta con la quale si è preso atto della Delibera CIPESS n. 79 del 22 dicembre 2021 concernente “Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 e 2021-2027 – Assegnazione risorse per interventi COVID-19 (FSC 2014-2020) e anticipazioni alle regioni e province autonome per interventi di immediato avvio dei lavori o di completamento di interventi in corso (FSC 2021-2027)” che ha assegnato alla Regione Basilicata € 83.435.625,49 di risorse statali della programmazione FSC 2021-2027. Pertanto tutti gli altri interventi hanno uguale dignità di quello che riguarda Matera. Specie in questa fase di forte disorientamento delle nostre comunità va evitata ogni contrapposizione territoriale. E a proposito del “pacchetto di interventi” finanziati con il Fondo di circa 83,5 milioni, voglio ricordare gli interventi a tutela del patrimonio forestale pubblico, dell’ambiente e del territorio lucano per una spesa di 30 milioni di euro lungo la strategia condivisa, all’epoca (inizio 2022) al Tavolo al Dipartimento con il Consorzio di Bonifica regionale e i sindacati confederali di categoria per far partire subito i cantieri (come è accaduto) e garantire le risorse finanziarie necessarie, con i pagamenti certi per i lavoratori. Lo ricordo perché, purtroppo, a distanza di poco meno di due anni l’obiettivo del pagamento regolare ai lavoratori forestali non è raggiunto e bisognerebbe chiedersi perché individuando strumenti ed azioni da mettere in campo il più rapidamente possibile.