Dopo ampia ed accesa discussione, la prima Commissione consiliare, convocata dal vice presidente, Gianni Leggieri, su proposta del consigliere Rosa (Lb- Fdi), ha deciso di rinviare l’esame dell’unico punto all’ordine del giorno concernente la proposta di legge d’iniziativa del consigliere Lacorazza (Pd) sul “Sistema di elezione del Presidente delle Giunta e dei Consiglieri “, nonché degli emendamenti pervenuti in merito.
Nella prossima seduta, mercoledì 20 giugno, si procederà all’esame comparato della pdl di Lacorazza con quella presentata dal consigliere Giuzio (Pd) riguardante “Disposizioni in materia di elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Regione ai sensi dell’art. 122 della Costituzione”. All’esame anche i relativi emendamenti.
Il consigliere Romaniello (Gm) si è detto contrario alla decisione della Commissione, ritenendo di dover iniziare nella seduta odierna l’esame delle due proposte di legge dal momento che la pdl di Giuzio pur non essendo all’ordine del giorno era comunque stata presentata dopo essere stata annunciata nella precedente Commissione.
La Commissione, a margine dei lavori, ha ricevuto una delegazione di donne “Le Antigoni Lucane” rappresentate da Emilia Simonetti, già consigliera regionale, per la consegna della raccolte di firme (oltre mille) a sostegno della doppia preferenza nella legge elettorale regionale, “ per una piena – ha detto Simonetti – democrazia paritaria”.
Hanno preso parte ai lavori i consiglieri Leggieri e Perrino (M5s), Galante (Ri), Soranno (Pp), Bochicchio (Psi), Spada e Giuzio (Pd), Rosa (Lb-Fdi), Romaniello e Pace (Gm), Mollica (Udc), Napoli.
Legge elettorale, consigliere regionale Giannino Romaniello (Art 1-MDP): la maggioranza rinvia
Questa mattina l’apposita commissione convocata per entrare nel merito delle proposte di legge e degli emendamenti presentati non ha discusso ne della Pdl del consigliere Piero Lacorazza con i relativi emendamenti e ne del Pdl presentata mercoledì 13 u.s. in commissione dal consigliere Giuzio quale capogruppo del PD.
Una scelta, quella di rinviare la discussione derivante, nei fatti, dal dato politico che la maggioranza non ha, pur avendo tentato nella riunione di venerdì, una posizione unanime.
Come volevasi dimostrare sono trascorsi tre mesi invano da quando la Pdl Lacorazza è ritornata in commissione senza che si sia prodotto nulla, per responsabilità politica di una maggioranza che come tutti hanno potuto constatare, in quest’ultimo anno puntualmente, a seguito dell’incapacità di fare sintesi politica rimanda sine diele decisioni, esempi eclatanti sono la riforma della governance, quella della sanità e appunto la legge elettorale.
La legge elettorale norma le modalità di espressione del voto dei cittadini.Deve garantire la democrazia e la scelta autonoma del voto degli stessi e non può non essere approvata, anche se a me pare che questa maggioranza non lo voglia fare, senza tener conto delle posizioni di tutte le forze politiche.
Questa maggioranza ha impedito alla commissione di lavorare e non vorremmo che accarezzi l’idea di lasciare tutto com’è, e cioè il listino e la non introduzione della doppia preferenza di genere.
Vorremmo essere smentiti, ma la posizione assunta oggi, segue quanto accaduto nei mesi scorsi, quando in diverse occasioni per non decideresi è rinviato.
Per queste ragioni ho chiesto alla commissione di lavorare sui testi e gli emendamenti presentati, registrando la contrarietà della maggioranza con la motivazione dell’assenza del proponente la Pdl (Lacorazza) e la volontà da questi espressa, come dichiarato dal capogruppo Giuzio (PD) di voler richiamare la stessa in Consiglio.