“Modifiche e integrazioni alla legge regionale 6 agosto 1997, n.38 Norme per l’esercizio delle funzioni regionali in materia di difesa del territorio dal rischio sismico”: così recita la proposta di legge all’attenzione della terza Commissione consiliare (Attività produttive, Territorio e Ambiente) convocata dal presidente Piergiorgio Quarto (Basilicata positiva) che si è svolta con l’audizione dell’assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Donatella Merra.
La proposta di legge, a firma dei consiglieri Acito, Bellettieri e Piro (Forza Italia) trova la sua ratio nella necessità di aggiornare la legge regionale 38/97 che richiama le leggi allora vigenti e precede la normativa di seguito approvata: DPR 6 giugno 2001, n.380. Aggiornamento della 38/97, quindi, improcrastinabile dopo le intervenute disposizioni normative ed anche alla luce della semplificazione introdotta dal decreto legge 18 aprile 2019, n. 32 su “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici (cosiddetto Sblocca cantieri) convertito con modificazioni dalla legge 14 giugno 2019, n.55.
L’assessore Merra ha subito parlato di “pratiche più snelle e veloci per il cosiddetto ‘deposito sismico’ e comunicato che “in attesa dell’approvazione di una riforma complessiva del settore, nell’ultima seduta della Giunta regionale è stata approvata una delibera che ha la finalità di regolamentare il regime transitorio e che consentirà lo snellimento e la semplificazione delle procedure di deposito delle pratiche edilizie sottoposte a vincolo sismico”.
“La delibera – ha aggiunto – recepisce le linee guida del Ministero dei Trasporti, approvate a maggio in applicazione del decreto Sblocca Cantieri. Si tratta di attuare la riforma del settore con una norma organica che va ad abrogare in toto la legge 38 del 97, ormai obsoleta e precedente sia al DPR 380 del 2001 che al decreto Sbocca cantieri. E’ necessario redigere una nuova legge sulla materia e al nuovo dettato normativo che è già al vaglio della Giunta, seguirà un regolamento che illustrerà, nel dettaglio, le specifiche per l’istruttoria e la valutazione delle singole opere, prima di passare, entrambi, in Consiglio regionale per l’approvazione definitiva della riforma. Fondamentale, nel frattempo, normare il regime transitorio in modo da semplificare, da subito, le pratiche sottoposte a valutazione sismica, per ridare un significativo slancio al mondo dell’edilizia e alle attività dei professionisti. Punto fondamentale la rivisitazione dell’intero settore, sia per le opere pubbliche che private con le varie fasi più snelle previste per le istruttorie delle pratiche e le procedure autorizzative in sinergia con il sistema informatico. Vigilanza e controllo sugli abusi – ha detto Merra – con la specificazione delle ulteriori competenze della Regione per quanto concerne la formazione ed informazione, ratifica dei costi. Il disegno di legge prevede, inoltre, l’implementazione dell’organico e delle risorse umane da destinare all’ufficio preposto. Prevista la costituzione di un comitato tecnico – scientifico e la predisposizione della modulistica per ciascuna delle tre grandi categorie riguardanti: le opere rilevanti, le opere di minore rilevanza e quelle prive di rilevanza”.
L’Assessore, sottolineando che la sua audizione doveva avvenire prima e sollecitando l’audizione del dirigente responsabile del procedimento normativo in corso, ha concluso ribadendo che “la norma della Giunta ha l’obiettivo di agevolare le parti interessate e, in attesa di una riforma organica in itinere, è bene non procedere con modifiche ulteriori alla 38/97, ma riscrivendo l’intera normativa di settore. Soprassedere, quindi, alla Pdl in discussione in Commissione, sicuramente pregevole e pregnante, in attesa del riordino organico della materia. Una riforma ex novo della 38 è la strada da intraprendere”.
All’intervento dell’assessore ha fatto seguito un ampio ed acceso dibattito nel corso del quale sono intervenuti i consiglieri Acito, Cifarelli, Braia, Aliandro, Baldassarre, Cariello. In particolare Acito ha messo in evidenza che “con la pdl che è, in fondo, una applicazione del DPR 380 del 2001, dopo 19 anni di ritardo si cerca di sbloccare una situazione di colpevole paralisi, molto probabilmente voluta, e che può essere approvata a prescindere dalla norma predisposta della Giunta per evitare altre perdite di tempo e sbloccare la procedura in fase di assoluto stallo. Alla interlocuzione tardiva dell’assessore – ha aggiunto Acito – si aggiungono altri passaggi rimasti lettera morta concernenti l’articolo 13 della legge regionale 39 del 2017 con cui il Consiglio dava mandato alla Giunta di predisporre la modifica della 38/97, una delibera di Giunta del 2018 con la quale si approvava un disciplinare che prevedeva la necessità di potenziare gli uffici e, in seguito una delibera di Consiglio regionale, anch’essa mai pubblicata sul Bur e mai presa in considerazione dalla struttura. Ora dinanzi ad una pdl che cerca di rimuovere le acque ridando operatività al settore ci si inventa una riforma della quale veniamo a conoscenza solo oggi, dopo che la nostra proposta di legge è stata depositata il primo giugno ed ha già passata in Commissione con le audizioni dei rappresentanti delle categorie operanti nel settore”.
A tirare le somme, facendo sintesi, il presidente Quarto per il quale “nella seduta odierna avendo sentito l’assessore Merra, la Commissione accoglie con positività le dichiarazioni che mettono in evidenza come il tema di aggrontare e di applicare il DPR 380 del 2001 ha impegnato il lavoro del Dipartimento per costruire un nuovo disegno di legge. La Commissione è stat già impegnata ad esaminare per due mesi la proposta di legge dei consiglieri Acito, Bellettieri e Piro che ha la stessa finalità di sbloccare e semplificare le procedure e di chiarire agli uffici preposto del dipartimento Infrastrutture l’urgenza di applicare il DPR 380”.
La commissione ha chiesto di acquisire in tempi rapidi la nota dell’ing. Di Bello in merito alla norma approvata dall’esecutivo e il dispositivo del disegno di legge depositato presso l’Ufficio legislativo della Giunta. La seduta è stata aggiornata alla prossima settimana.
Hanno preso parte ai lavori della terza Commissione, oltre al presidente Quarto, i consiglieri Carlucci (M5s), Acito e Bellettieri (Fi), Sileo, Aliandro e Cariello (Lega), Baldassarre (Idea), Cifarelli (Pd), Braia (Iv).