“Braia finalmente realizza il programma elettorale della vecchia legislatura”.
Così il capogruppo consiliare della Lega, Tommaso Coviello, che continua affermando: “Sull’attività consiliare del consigliere Braia ci eravamo già espressi, ma non pensavamo arrivasse a tanto”.
“Ma andiamo per ordine, il consigliere Braia, ieri, ha presentato una proposta di legge per l’istituzione di una Agenzia Forestale per la Regione Basilicata, con tanto di conferenza stampa unitamente al malcapitato consigliere Trerotola. L’ha presentata – rileva Coviello – come una novità e come il frutto di lavoro di tre anni della passata legislatura, condendo di belle parole la presentazione ed invocando uno spirito partecipativo della maggioranza per la sua approvazione.Tuttavia dimentica che la proposta di legge scaturiva da una proposta sindacale dell’anno 2013, ovvero il primo anno della scorsa legislatura nella quale sarebbe stato chiamato a guidare il dipartimento Agricoltura”.
“Cosa dimentica allora – fa notare Coviello – il già assessore Braia?Dimentica che la proposta non è sua, ma proviene dal mondo sindacale? Dimentica che la proposta è datata 2013?Dimentica che poteva portare a compimento il processo delineato nella proposta di legge nella scorsa legislatura?Dimentica che con una legge dell’anno 2017 la giunta Pittella, nella quale era assessore all’Agricoltura, ha scelto di fare esattamente il contrario, ovvero abbandonare il percorso che adesso magnifica assegnando la forestazione al Consorzio di bonifica?A che gioco sta giocando?Pontifica, in una conferenza stampa,su una proposta che ha avuto sei anni per portare a termine nella scorsa legislatura e che ha bocciato sonoramente con una legge del 2017 e la presenta come soluzione all’attuale maggioranza”.
“E allora – prosegue il consigliere della Lega – ribadiamo, qualora ve ne fosse bisogno, che fare politica in questi tempi richiede uno sforzo di onestà intellettuale verso tutti i cittadini, che è bene ricordarlo hanno la memoria lunga, che l’attività politica richiede coerenza e che tale coerenza si palesa nelle scelte amministrative che non devono essere assolutamente contraddittorie”.
Replica del Consigliere regionale Luca Braia di Avanti Basilicata: Agenzia forestale sempre discussa e condivisa in questi anni. Piuttosto che guardare l’operato dell’opposizione, il Consigliere Coviello governi la sua maggioranza e la faccia lavorare per il bene della Basilicata.”
“La campagna elettorale é terminata – prosegue il Consigliere Braia – e il popolo lucano continua ad assistere a silenzi imbarazzanti su linee strategiche riguardanti sanità, trasporto, petrolio e agricoltura e a una pantomima triste sulle nomine e sugli incarichi che rendono sempre più palesi le difficoltà di una maggioranza litigiosa e inconcludente. Quando non si hanno temi, si vanno a fare le pulci a quelli dell’opposizione, adducendo motivazioni di pancia e non di sostanza.
Il collega Coviello, deve sapere, prima di scrivere qualunque cosa che riguardi il mio operato, che da Assessore ieri e oggi da Consigliere di opposizione ho fatto e continuerò a fare il mio dovere, guardando sempre avanti e non indietro profondendo ogni sforzo e facendo il meglio per la mia comunità. Mi onoro di aver costruito la proposta con gli ottimi uffici dipartimentali e con l’interlocuzione sindacale sempre coinvolta e nel rispetto dei ruoli, oltre che con le forze datoriali di settore. La proposta non è dei sindacati, ma condivisa con la maggioranza di essi sin dal 2015, tant’è che si recupera con una ricerca in rete la contrarietà di una delle sigle, se proprio vogliamo essere precisi nell’excursus storico.
La mia personale posizione politica é sempre stata di proporre al Governo Regionale ed al comparto tutto, un’agenzia forestale: su questo ho lavorato con gli uffici dipartimentali e con la maggioranza dei sindacati che hanno condiviso la proposta, dopo aver effettuato uno studio dettagliato ed elaborato un piano di fattibilità oltre che industriale relativo alla costituzione di una agenzia regionale, comprensivo di analisi dei pensionamenti negli anni a partire dal 2017 e sino al 2021 oltre che della parte finanziaria ed economica atta a consentire la gestione unitaria una volta a regime. Quindi di cosa parla il Consigliere Coviello? I passaggi sono facilmente recuperabili.
Un consigliere regionale, per ruolo, deve sempre essere portatore in Consiglio degli interessi di tutti, anche e soprattutto delle rappresentanze sindacali e non dei propri singoli convincimenti.
Se il precedente Consiglio regionale è pervenuto ad approvare poi una soluzione intermedia, di transizione, per governare comunque un cambiamento storico della gestione della forestazione, ha fatto la sua scelta. Una scelta condivisa comunque da una maggioranza che, democraticamente ha dialogato con le parti per addivenire ad una posizione utile, con le risorse finanziarie adeguate, alla transizione completa di unico gestore di una platea unica su un unico progetto e 151 giornate per tutti. Anche i passaggi democratici intercorsi sono facilmente ricostruibili, ma forse questa maggioranza non ne ha ancora compreso il funzionamento.
Oggi da consigliere di una nuova legislatura, con atti ufficiali che ho facoltà e dovere di proporre, formulo una mia proposta di legge coerente e il linea con il mio personale coinvolgimento sulla materia e sulla sua governance. Tutto ovviamente anche rintracciabile nei miei comunicati stampa in cui, da Assessore, ho raccontato con trasparenza ogni singolo passaggio e criticità della gestione complessa della materia forestazione.
Ora a Coviello e alla maggioranza il compito di approvare, emendare o bocciare la proposta di legge. Il resto rimangono sue congetture e pensieri in libertà privi di ogni contenuto.
Il popolo lucano purtroppo lo ha già ben capito. Provate ad entrare nel merito delle proposte, sempre se ne avete voglia magari provando a emendare, riscontrare, motivare. La comunità lucana dopo sette mesi di “nulla amministrativo” credo si sia anche stufata di aspettare.
Sul tema forestazione rimando al programma da candidato Presidente della coalizione di centro sinistra dove si parla della riforma strutturale del comparto forestale regionale attesa da oltre 30 anni, la platea unica gestita da un solo ente. Pertanto, definire “malcapitato” il collega Trerotola equivale a una inaccettabile offesa all’intelligenza e alla sua autonomia e conferma l’arroganza del collega Coviello che appare ancora una volta forse inconsapevole delle offese gratuite che mette in campo, come già fatto in passato per dirigenti e presidenti, o sui rappresentanti dei vari enti auditi in commissione.
Capisco l’imbarazzo di Coviello – conclude Braia – di fronte a una iniziativa di tale storica portata per un settore strategico che mira a consolidare nel tempo la posizione di oltre 5000 addetti e che arriva dall’opposizione. Potrebbe piuttosto, anziché urlare alla luna, compiacersi, se incrocia la sua idea e aspirazione: finalmente ha la possibilità di dimostrare la qualità umana sua e della maggioranza che guida e che si definisce, ancora solo a parole, la maggioranza del cambiamento.”
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