La proposta di legge “Nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie locali e aziende ospedaliere e dei responsabili delle strutture complesse”, d’iniziativa del consigliere Gianni Leggieri (M5s), al centro dei lavori pomeridiani della quarta Commissione consiliare, presieduta da Vito Giuzio (Pd).
Sull’argomento è stato audito il direttore generale del dipartimento Politiche per la persona, Donato Pafundi il quale ha ricordato che la materia è normata dal decreto legislativo n.171/2016. “Il decreto – ha spiegato Pafundi – ha introdotto l’elenco uniconazionale dei soggetti idonei alla nomina di direttore generale delle aziende sanitarie locali, delle aziende ospedaliere e degli altri enti del Servizio sanitario nazionale. Il primo elenco è stato pubblicato il 12 febbraio 2018. Il decreto legislativo – ha proseguito Pafundi–all’art.2 prevede che le Regioni nominano direttori generali esclusivamente gli iscritti all’elenco nazionale. Attraverso un avviso pubblico ogni Regione stila un proprio elenco sulla base della manifestazione di interesse da parte dei soggetti iscritti all’elenco nazionale. La valutazione dei candidati per titoli e colloquio è effettuata da una commissione regionale che è composta da un esperto designato dall’Aginas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), da un esperto indicato da una qualifica istituzione scientifica indipendente (la Regione Basilicata ha fatto richiesta all’Istituto superiore della sanità) e da un terzo componente di nomina regionale”.
Nel dibattito è intervenuto il consigliere Perrino che ha chiesto “come mai non è previsto un percorso meritocratico anche per i direttori sanitari”. Il dirigente generale Pafundi ha spiegato che “l’art.3 del decreto legislativo prevede che il direttore generale nomina il direttore amministrativo, il direttore sanitario e, ove previsto dalle leggi regionali, il direttore dei servizi socio sanitari, attingendo obbligatoriamente agli elenchi regionali di idonei, anche di altre regioni, appositamente costituiti, previo avviso pubblico e selezione per titoli e colloquio, effettuati da una commissione nominata dalla regione. L’art. 5 – ha concluso Pafundi – dispone che fino alla costituzione dell’elenco nazionale e degli elenchi regionali si applicano le norme previgenti”.
Erano presenti ai lavori della Commissione oltre al presidente Vito Giuzio (Pd), i consiglieri Giuseppe Soranno (Pp), Paolo Galante (Ri), Giannino Romaniello (Gm) e Gianni Rosa (Lb-Fdi).
ha avviato la discussione sul disegno di legge “Diritto allo studio e sostegno all’apprendimento permanente nel corso della vita attiva”.