L’esponente dell’esecutivo regionale su richiesta di alcuni consiglieri ha ripercorso la vicenda riguardante la proroga dei contratti di servizio nel settore dei trasporti: “Il servizio – ha detto – proseguirà, ma dovrà essere migliorato”
“Cercheremo di recuperare le possibilità che abbiamo sul bilancio per intavolare nuovamente una trattativa con Cotrab, fermo restando che il servizio di trasporto proseguirà: proveremo, nell’ambito di questa condivisione dei termini di un servizio che è vecchio e che risale agli anni Novanta, a renderlo più armonico e più efficiente. Ma in alcun modo si può pensare di consentire all’azienda di ottenere un incremento dei corrispettivi, senza dall’altro lato garantire un servizio migliore”.
Lo ha detto oggi, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Donatella Merra, intervenendo in Consiglio regionale – su richiesta di alcuni consiglieri di minoranza – sulla questione dei contratti di gestione del trasporto pubblico, dopo un pronunciamento del Tar della Basilicata, che ha annullato la proroga disposta.
“Alla fine di marzo – ha ricordato l’assessore nel ripercorrere la vicenda – c’è stata la scadenza della proroga dei contratti ed abbiamo approvato una norma, che è risultata pienamente legittima, che ci consente la prosecuzione degli stessi fino a novembre 2021. Nel momento in cui c’è una scadenza di contratto è fondamentale – ha evidenziato – procedere con un’azienda ad una rivisitazione e addivenire ad una prosecuzione concordata e consensuale dello stesso. Con l’azienda c’è stata, in piena emergenza Covid-19 e con le difficoltà del caso, una trattativa che ha visto mettere sul tavolo da parte della Regione, condizioni vincolate ad una situazione di bilancio molto seria, ereditata dalla precedente amministrazione. Con la trattativa – ha sottolineato – abbiamo provato a concordare condizioni che fossero migliorative per le aziende esercenti il servizio, ma che allo stesso tempo consentissero al governo regionale di garantire un servizio migliore ed efficiente. Alla fine, è evidente che non si è giunti ad una consensualità per quanto attiene i termini di prosecuzione del servizio e quindi, saltata l’intesa, c’è stata l’impugnazione da parte di Cotrab. Tale situazione ci ha costretti ad imporre l’obbligo di servizio”.