Consiglieri regionali Gianni Perrino e Gianni Leggeri del Movimento 5 Stelle: “Prorogati i servizi di trasporto pubblico locale fino a dicembre 2019: i cittadini lucani ancora una volta in secondo piano”.
È di ieri l’ennesima proroga del contratto di trasporto pubblico locale approvata con un emendamento del capogruppo PD, Vito Giuzio, ad un disegno di legge che detta “Disposizioni in vari settori di intervento della Regione Basilicata” . Le modalità sono le solite, quelle ben rodate dalla truppa orfana del ‘deus ex machina’, Marcello Pittella. Inutili le nostre osservazioni sulla non neutralità finanziaria dell’emendamento: Vito Giuzio ha inteso procedere a testa bassa come se le censure della magistratura contabile arrivate nei mesi scorsi non fossero mai esistite. Il tutto condito dalla solita sospensione estenuante che ha tenuto in ostaggio il Consiglio per svariate ore.
Così nel 2019, anno in cui Matera sarà Capitale Europea della Cultura, i cittadini lucani avranno ancora a che fare col giurassico sistema dei trasporti attualmente in vigore e del quale tutti ormai conoscono le pecche.
Nella discussione seguita al nostro abbandono, gli interventi che si sono alternati hanno visto i duri attacchi all’ex Assessore Benedetto da parte di Mollica e le solite discussione sui massimi sistemi dei vari Lacorazza e Galante. Nessun riferimento ai cittadini, ovvero a coloro che usufruiscono del servizio. A quasi due anni dall’approvazione del piano regionale dei trasporti non si è stati in grado di produrre nemmeno le basi per una nuova gara. Nel frattempo sono aumentati i disservizi e la magistratura, poco prima che scoppiasse la sanitopoli lucana, ha fatto emergere il marcio che sottende la gestione del servizio da parte di Co.Tra.B. .
A nulla sono valse le interlocuzioni con l’assessore alle quali abbiamo partecipato nei mesi scorsi ed alle quali hanno preso parte anche tutte le amministrazioni dei 131 comuni lucani. Ancora una volta l’impressione è che questa maggioranza vuole proteggere determinati interessi a discapito della collettività e del bene comune. Nelle prossime settimane, considerate le elezioni imminenti, si prevedono trattative febbrili e ulteriori colpi di scena. I cittadini lucani passeranno ancora una volta in secondo piano?