Un treno “Frecciarossa” in corsa di prova tecnica è transitato nella mattinata di lunedì 22 agosto nella stazione di Potenza centrale delle Ferrovie dello Stato, diretto a Taranto. Il convoglio da alcuni giorni è impegnato in verifiche tecniche sulla linea Battipaglia-Potenza-Taranto: Trenitalia ha precisato che le corse di prova del “Frecciarossa”, che nella scorsa settimana è passato nella stazione di Grassano, non significano in alcun modo che sia imminente il suo impiego stabile sulla linea nelle prossime settimane. Al transito del treno, a Potenza, erano presenti l’assessore ai trasporti della Regione Basilicata, Nicola Benedetto, e l’ex assessore, Luigi Berlinguer, oltre a numerosi giornalisti e alcuni curiosi.
“Qualcuno dovrebbe ricordare all’ex assessore Berlinguer la “figuraccia” rimediata a seguito della manifestazione del 14 aprile a Roma quando dopo aver “guidato”, urlando dal megafono come nelle manifestazioni studentesche del ‘68, una cinquantina di sindaci contro Trenitalia, non fu nemmeno ricevuto dal capostazione di Roma Termini. Si tratta piuttosto di prendere atto che la “pratica Frecciarossa” , dopo le prime prove tecniche di questi giorni, si è messa sul binario giusto e contestualmente farsene una ragione dell’abbandono del posto da assessore”.
E’ il commento del vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio (Fi) per il quale “soprattutto per la provincia di Matera è un’occasione importante per invertire il trend dell’isolamento nei collegamenti ferroviari, consentendo di arrivare da Ferrandina a Roma in quattro ore, ma non deve essere l’unica. Per questo – aggiunge il consigliere di Fi – non mi appassiona la gara a chi addebitarne il merito, anche se i fatti accaduti nelle ultime settimane ne affidano con evidente chiarezza la paternità all’attuale assessore Benedetto, che è riuscito a farsi ricevere ed ascoltare, quanto piuttosto cosa fare per raggiungere la “stazione” conclusiva di questo lungo viaggio per affermare il diritto alla mobilità dei lucani anche in presenza di “mulattiere ferrate”.
Secondo Castelluccio “come Consiglio Regionale tutto non dobbiamo mollare il pressing nei confronti dei vertici di Trenitalia chiamando in causa il Ministro Delrio e il Governo Renzi al rispetto degli impegni assunti ufficialmente nelle ultime venute a Matera. Quindi il tavolo istituzionale al Ministero delle Infrastrutture o meglio ancora, come ho proposto, alla Presidenza del Consiglio dei ministri, che da tempo ha sollecitato il sindaco di Matera De Ruggieriè sempre più attuale, insieme ad iniziative parlamentari perché il ministro metta le ‘carte’ tecniche sullo stesso tavolo, comprese quelle per la linea ferroviaria Matera-Ferrandina. Abbiamo bisogno innanzitutto – continua – di avere un quadro completo dei progetti finanziabili, delle risorse disponibili e un cronoprogramma con i tempi di esecuzione dei lavori, senza tralasciare i progetti di viabilità. Il 2019 non è così lontano e pertanto richiede uno sforzo di tutti i soggetti istituzionali, politici e sociali interessati per passare dagli annunci e dai buoni propositi agli interventi necessari ad attrarre turisti e visitatori a Matera con collegamenti rapidi e comodi che non si fermino al Frecciarossa. Un’ ulteriore tappa importante – conclude Castelluccio – è il primo volo dall’aeroporto di Pisticci per Roma, anche in questo caso vincendo resistenze che si annidano in uffici romani e della Valbasento”.
Di seguito la nota inviata alla nostra associazione sulle prove tecniche del treno Frecciarossa dell’associazione B.R.I.O. Brillanti Realtà in Osservazione, sede operativa di Matera.
Si apprende dalla stampa che “dovrebbe arrivare lunedì in Basilicata il primo Frecciarossa Etr1000 Mennea, per provare il tracciato della nuova linea Taranto-Roma, con fermate a Ferradina, Potenza e Salerno”.
Astraendo dai toni entusiastici e confortanti dell’ex assessore regionale Berlinguer sulla eccezionale tempistica di 3 ore per raggiungere Roma da Potenza e 3 ore e mezza da Ferrandina, occorre riportarsi su un piano di sano realismo e ricordare alcune considerazioni, la prima delle quali si può individuare nel materiale rotabile lucano estremamente obsoleto e in larga parte tuttora non elettrificato (gradiremmo essere corretti, se sbagliato).
In secondo luogo, ma non meno importante, vi è la perdurante, secolare e scandalosa estromissione di Matera dalla rete ferroviaria nazionale a scartamento ordinario, nonostante sia capoluogo di provincia dal 1927, iscritta nelle liste Unesco dal 1993 (grazie ai Sassi e la Murgia), sia da diversi anni la città più visitata e nota della Basilicata e, da ultimo, proclamata Capitale europea della cultura per il 2019.
Magrado cotanti giusti riconoscimenti e gratificazioni, la città di Matera fatica ad ottenere dallo Stato e dalla Regione Basilicata, la considerazione che merita. Considerazione che la toglierebbe dall’isolamento oggettivo in cui versa da troppo tempo e la metterebbe sullo stesso piano degli altri capoluoghi italiani, consentendo ai suoi cittadini l’elementare e imprescindibile diritto universale alla mobilità pubblica ed efficace, così come ai suoi visitatori, la basilare accessibilità e raggiungibilità da ogni direzione in ogni giorno dell’anno, requisito essenziale che tutte le località turistiche italiane e straniere mature possiedono.
Solo così, parafrasando il titolo del celeberrimo romanzo di C. Levi, “Cristo potrà davvero procedere oltre Eboli”, e raggiungere Matera, potendo l’ulteriore annuncio di cui sopra non configurarsi come l’ennesima beffa ai danni della città.
PISTA MATTEI: buona per l’aeromodellismo!