“Le Province sono troppe e vanno ridimensionate, pertanto, un contenimento è opportuno. Ma se dovesse passare il taglio scriteriato, ovvero senza motivazioni che non siano solo matematiche, ha ragione il Presidente della Provincia di Matera Franco Stella che invoca per la Basilicata un decentramento amministrativo equilibrato e quindi se passasse la sciagurata scelta governativa di sopprimere la Provincia di Matera si dovrebbe trovare un’equa soluzione per evitare che Potenza si ritrovi contemporaneamente sede di Regione e Provincia”. E’ il parere del segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza.
“I problemi aperti dal “taglia Province” sono molto più complessi, in quanto – aggiunge – la riforma del federalismo è stata bloccata a metà e le regioni ora sono centri di spesa senza la responsabilità che quest’ultimo avrebbe presupposto, per cui, adesso come adesso, le regioni promulgano un numero limitatissimo di leggi. Con un numero di regioni appiattite sul territorio e incapaci di andare oltre la pura gestione, le Province territoriali svolgono un’ordinaria amministrazione. Quello che è mancato dunque – dice Potenza – è l’effettivo trasferimento di deleghe da Regione a Province per mettere quest’ultime in condizione di svolgere i compiti per i quali sono nate, di enti intermedi di raccordo dell’attività amministrativa sul territorio. Oggi invece le Province di Potenza e di Matera si trovano a gestire la viabilità che è molto più lunga di quella statale presente in Basilicata, i trasporti che sono sempre più servizi sociali per consentire al pensionato di S.Costantino Albanese di raggiungere Potenza, l’edilizia scolastica, la formazione, l’attività venatoria e di vigilanza venatoria con poche risorse trasferite dalla Regione e deleghe non sempre chiare, per non parlare degli ostacoli frapposti da una gestione centralistica della Regione.
Così come per i comuni si tende a valorizzare le unioni, per cui più soggetti esercitano le funzioni fondamentali degli enti locali, analogamente è opportuno che più province si uniscano per l’esercizio unitario delle funzioni di competenza. La specifica lucana è però riferita alla presenza di due sole province e di una popolazione che equivale a quella di un paio di quartieri di una metropoli. Di qui la “deroga” – sostiene il segretario DC – per evitare che la riduzione della spesa pubblica si traduca in penalizzazioni per comunità locali. Non confondiamo gli sprechi e la spesa inutile che da noi hanno troppi casi in enti ed aziende sub regionali e pertanto richiedono un impegno più deciso della Giunta Regionale che si è limitata ad eliminare le Comunità Montane e ad accorpare i tre Consorzi di bonifica. Troppo poco”.
Un occasione per accorparci con bari…
CONDIVIDO CON PASQUALE…SE ANDIAMO SOTTO POTENZA E’ LA CONSACRAZIONE DELLA NS FINE….
è evidente che la razzionalizzazione delle pROVINCIE ,la soppressione e gli accorpamenti sarano inevitabili…ma il rpossimo passo inevitabile riguarderà le Regioni…Matera puo liberarsi del cappio che da 30 anni la soffoca..il modello Regione capoluogo e riprendersi la via naturale e storica dell adriatico