Riceviamo e pubblichiamo la nota del Consigliere regionale del PD Vincenzo Santochirico sul dibattito che riguarda il riordino delle Province italiane ed in particolare il destino della Provincia di Matera.
Santochirico: “Avanti con le riforme senza conflitti tra territori”.
Alla luce del brutto pasticciccio della normativa statale sul riordino delle
Province e delle loro funzioni, il modello possibile che appare possibile per la Basilicata è
quello delineato nel Documento programmatico per lo Statuto”.
E’ quanto afferma il presidente della Prima Commissione consiliare, Vincenzo Santochirico.
“Con la legge 135 del 2012 – dichiara SAntochirico -, il Governo affida alla Regione la formulazione e l’invio di ‘una proposta di riordino delle province ubicate nel proprio territorio, sulla base di un’ipotesi approvata dalla Conferenza delle autonomie locali e fissa la scadenza ravvicinata del 23
ottobre. Nonostante l’ibrido coacervo delle competenze attribuite alla Provincia, per evitare rischiose sovrapposizioni e latenti conflitti, politici e istituzionali, occorrerà una particolare cura per differenziare quelle ulteriori, che ad essa potranno essere riconosciute, sia da quelle regionali
che da quelle degli altri enti territoriali.
Il processo di riforma istituzionale regionale avviato è importante che venga concepito, vissuto e
presentato come occasione per riqualificare e rilanciare l’azione pubblica regionale, ravvivare il protagonismo dei territori, coinvolgere comunità e rappresentanze sociali, rinvigorire i tessuti connettivi civili e democratici, rafforzare la coesione sociale e la dimensione unitaria regionale.
Su questo occorrerà concentrarsi e discutere, evitando la sterile difesa dello status quo e la corsa cieca alla rivendicazione territoriale.
Le città capoluogo – entrambe, parallelamente, con la loro storia e la loro indefettibile rappresentatività politico-istituzionale – e i territori sono chiamati ad una grande prova di maturità per trasformare questa difficile circostanza in un’occasione di rilancio dell’unità e della coesione regionale”.
Secondo il presidente Santochirico, “forzature e strappi, non solo non aiuterebbero, ma farebbero correre il rischio di alimentare nuove tensioni in cui corporativismi e municipalismi costituirebbero una micidiale trappola per ogni disegno realmente riformatore.
Bisogna uscire dalla ‘prigione del presente’, sottrarsi alla gabbia delle convenienze e resistere alle tentazioni personalistiche. La Basilicata, così come le sue istituzioni, non è di ‘qualcuno’, individuo, gruppo o territorio che sia. E’ dei lucani. E il suo destino è tanto più autonomo e certo quanto più è nelle mani dell’intera comunità regionale che sfida il presente con lo sguardo volto al futuro.
Un percorso serio ma non depressivo, rigoroso ma non mortificante, selettivo ma non discriminante, impegnativo ma non escludente, unitario ma non accentratore – conclude Santochirico – può essere uno dei principali sentieri per uscire dall’attuale, difficile e incerta fase”.
Vincenzo Santochirico, Consigliere regionale PD
“Sarà sicuramente il clima di confusione e di guerra intestina che si respira a pieni polmoni nel gruppo dirigente del Pd per le note vicende del petrolio conseguenti alle dichiarazioni del Presidente De Filippo ma nella nota ufficiale diffusa dal segretario regionale del partito, dopo il vertice di lunedì 10 settembre a Potenza, nonostante il riferimento all’ipotesi della provincia unica non c’è ancora una chiara decisione sulla sede”. E’ quanto rileva il segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza per il quale “le interpretazioni giornalistiche lette oggi su un quotidiano secondo cui sarebbe stata ribadita l’idea di allocare la sede della provincia unica a Matera non trovano alcun fondamento. Per ora – aggiunge – registriamo generiche affermazioni sul protagonismo dei territori e la solita litania sulla governance territoriale che continua ad essere una sorta di Araba fenice. Nel documento ufficiale e nelle dichiarazioni di esponenti del Pd non c’è traccia di scelta. E’ evidente che l’ambiguità e l’indecisione non potranno durare a lungo perché la Regione dovrà pronunciarsi ufficialmente e una volta per tutte, pena l’intervento sostitutivo del Governo, prendendo atto che non ci sono più margini per opporsi se non a sostegno dell’iniziativa del Presidente Stella che ha presentato ricorso al Tar del Lazio e quindi rafforzando il ricorso, affiancando il gruppo di legali individuato dall’Amministrazione Provinciale di Matera con almeno un altro esperto costituzionalista. Ciò se veramente si vuole dare l’esempio di tenere a cuore le sorti delle comunità del Materano e non fermarsi alle affermazioni di principio”.
Secondo Potenza inoltre “indicare da subito Matera sede della provincia unica ha l’effetto di mettere fine alla gara di candidature tra le più fantasiose e campanilistiche alimentate da politici e sindaci in cerca di protagonismo creando ulteriori divisioni tra i territori ed illudendo piccole-grandi comunità cittadine di poter aspirare a diventare sede di Provincia”.