Riportiamo di seguito i provvedimenti approvati nella seduta odierna del Consiglio regionale della Basilicata.
Acque invasi lucani, Consiglio approva mozione Leggieri.
“Effettuare specifiche e dettagliate indagini chimiche e fisiche delle acque del Pertusillo e degli altri invasi lucani”.
“Effettuare per il tramite dell’Arpa Basilicata, dell’Università degli studi di Basilicata, dell’Ispra e dei servizi di igiene sanitaria, specifiche e dettagliate indagini chimiche e fisiche delle acque del Pertusillo, ivi compreso lo studio chimico-fisico dei sedimenti entro e non oltre due mesi dall’approvazione della mozione”. E’ l’impegno chiesto al presidente della Giunta regionale e all’assessore all’Ambientecon la mozione d’iniziativa del consigliere Leggieri (M5s) e approvata, oggi, all’unanimità.
Con il documento si chiede, altresì, di “assicurare specifiche e dettagliate indagini chimiche e fisiche delle acque degli altri invasi della regione; di ripetere con cadenza periodica (almeno una volta ogni anno) le analisi sui sedimenti delle acque del Pertusillo e degli altri invasi lucani”.
Antibioticoresistenza, si a mozione di Napoli e Bradascio
Il documento impegna la Giunta ad istituire un sistema di monitoraggio delle resistenze antibiotiche favorendo ed incentivando la rete dei laboratori di microbiologia sul territorio regionale
Il Consiglio regionale ha approvato oggi all’unanimità una mozione proposta dai consiglieri Michele Napoli (Pdl-Fi) e Luigi Bradascio (Pp) con la quale si impegna la Giunta “ad istituire un sistema di monitoraggio delle resistenze antibiotiche favorendo ed incentivando la rete dei laboratori di microbiologia sul territorio regionale per ottenere una rappresentazione esaustiva del quadro epidemiologico relativo al fenomeno della farmacoresistenza”.
“Il fenomeno delle resistenze batteriche agli antibiotici – si legge nel dispositivo – è negli ultimi anni in costante aumento e rappresenta una delle maggiori emergenze della sanità pubblica tanto da raccogliere l’interesse dell’Organizzazione mondiale della sanità, del Fondo monetario internazionale, del G8, del governo anglosassone e degli Stati uniti d’America”. L’antibiotico resistenza è la capacità dei batteri, virus, parassiti e funghi di mettere in campo le resistenze ai farmaci in uso per trattare le infezioni che questi stessi agenti producono.
Con la mozione si chiede anche “di predisporre un piano di azione per fronteggiare la resistenza agli antibiotici e ai farmaci antimicrobici per agire su tutti i settori interessati con azioni mirate alla prevenzione e al controllo delle infezioni da microrganismi resistenti”.
Vertenza aree di servizio Galdo di Lauria, si a mozione
Con il documento, proposto da Cifarelli, si impegna la Giunta ad intervenire presso il ministero delle Infrastrutture e l’Anas per garantire livelli occupazionali a seguito della variazione del tracciato dell’autostrada A 3 Salerno – Reggio Calabria
Il Consiglio regionale ha approvato oggi a maggioranza (con 14 voti favorevoli di Pd, Cd, Pp, Udc, Pdl-Fi, Gm e Psi e 2 astensioni del M5s) una mozione proposta dal capogruppo del Pd Roberto Cifarelli e sottoscritta anche dai consiglieri Santarsiero, Miranda Castelgrande, Lacorazza, Polese, Giuzio (Pd), Pace (Gm), Napoli (Pdl-Fi) e Bradascio (Pp) con la quale si impegna il governo regionale ad intervenire presso il ministero delle Infrastrutture e presso l’Anas “al fine di far rispettare un apposito accordo sottoscritto, finalizzato a garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali e a tal fine ristorare i gestori delle aree di servizio Galdo ovest e Galdo est in territorio di Lauria, per i maggiori oneri derivanti dalla variazione di tracciato dell’autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria”.
“L’Anas – si legge nel dispositivo – con propria autonoma decisione, nell’ambito del progetto di ammodernamento del tratto autostradale, ha deciso di modificare il tracciato compreso nel Comune di Lauria senza prevedere la contestualità della realizzazione delle aree di servizio ricadenti nel tratto. Le due aree di servizio già operanti, Galdo ovest e Galdo est sono state fortemente penalizzate, con riduzione sostanziale dei volumi di vendita. A settembre del 2015 presso la prefettura di Potenza è stato sottoscritto un accordo tra Anas, Regione Basilicata, Comune di Lauria, Esso italiana, sindacati dei lavoratori impegnati nelle due aree di servizio, gestori delle due aree e relative associazioni di categoria datoriali, con lo scopo di garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali e contemperare tale interesse con quelli dei gestori. La mancata corresponsione delle risorse finanziarie da aprire 2016 e la mancata realizzazione delle aree nei tempi programmati sta mettendo a dura prova le gestioni ed i lavoratori che da quelle dipendono”.
Screening neonatale malattie metaboliche, approvata mozione
Con il documento si impegna la Giunta “a dare attuazione alla legge n. 167/2016 avviando lo screening per le malattie metaboliche entro il mese di marzo o, comunque, entro il più breve tempo possibile, evidenziandone le eventuali problematiche”
L’Assemblea ha approvato oggiall’unanimità una mozione relativa allo screening neonatale per le malattie metaboliche.Con il documento, frutto dell’unificazione di due mozioni proposte dai consiglieri Bradascio (Pp), Mollica (Udc) Miranda Castelgrande, Robortella, Polese, Santarsiero e Spada (Pd), Pace (Gm) e dal consigliere Napoli (Pdl-Fi), si impegna la Giunta regionale “a dareattuazione alla legge n.167 del 2016 avviando lo screening neonatale entro il mese di marzo o, comunque, entro il più breve tempo possibile, evidenziandone le eventuali problematiche”.
“Il provvedimento – si legge nel documento – ha la finalità di consentire in tempo utile la diagnosi di malattie metaboliche e rare per le quali è oggi possibile effettuare una terapia, farmacologica o dietetica, in modo da garantirne la prevenzione o il tempestivo trattamento. L’obiettivo dello screening è la cura dei neonati perché dopo l’accertamento eventuale della malattia occorrerà una presa in carico ed un’assistenza tempestiva ed efficace, oltre che efficiente per il paziente e tutta la famiglia”.
Con la mozione si ricorda che “la legge n.167/2016 prevede precise disposizioni in materia di accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle malattie metaboliche ereditarie. In particolare l’art. 6 della legge 167 dispone, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore, l’inserimento nel livelli essenziali di assistenza degli accertamenti diagnostici neonatali con l’applicazione dei metodi aggiornati alle evidenze scientifiche disponibili, per la diagnosi precoce di patologie metaboliche ereditarie. Gli oneri derivanti dall’attuazione della predetta disposizione sono stimati in circa 25 milioni di euro annui per l’intero territorio nazionale e trovano copertura negli strumenti di programmazione di finanza pubblica”.
“La spettrometria di massa – si legge ancora nel documento – è una moderna acquisizione tecnologica che si è dimostrata efficacemente applicabile allo screening neonatale, consentendo il riconoscimento di un grande numero di patologie metaboliche ereditarie, oltre alla potenziale diagnosi di ulteriori patologie. Molte Regioni hanno incrementato il numero di patologie oggetto di screening neonatale attraverso progetti pilota di screening facoltativi, ovvero utilizzando la tecnica della spettrometria di massa”.
Piano delle aree ed estrazioni petrolifere, si a mozione
Il documento, proposto da Lacorazza, Robortella, Miranda Castelgrande, Cifarelli, Santarsiero e Polese (Pd), ripropone modifiche all’art. 38 della legge sblocca Italia
Il Consiglio regionale ha approvato oggi all’unanimità una mozione che impegna il Presidente del Consiglio regionale “a farsi promotore presso la Conferenza dei presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome di una iniziativa di legge regionale da proporre ai Consigli e riguardante la richiesta di modifica dell’articolo 38 dello Sblocca Italia per la reintroduzione del ‘Piano delle Aree’ quale strumento di programmazione primario, e proporre una nuova strategia energetica nazionale in linea con l’accordo sul clima di Parigi”.
Il documento, proposto dai consiglieri Lacorazza, Robortella, Miranda Castelgrande, Cifarelli, Santarsiero e Polese (Pd), impegna inoltre il presidente della Giunta regionale “coerentemente alle scelte fatte nel corso di questi anni e secondo gli indirizzi contenuti nella risoluzione approvata con delibera del Consiglio regionale n.150 del 04/12/2014, a formulare un proprio contributo per la formulazione della Strategia Nazionale delle Green community;di considerare altresì negativamente, e quindi di esprimere parere contrario in merito alle tre istanze per l’avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale riguardante i progetti di ricerca relativi alle istanze di permesso di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma denominati ‘Pignola’, ‘Monte Cavallo’, e ‘La Cerasa’ presentate dalla Shell E.&P. spa”.
Centro oli Viggiano, si mozione Romaniello
Il documento impegna il presidente della Regione a predisporre un intervento straordinario di monitoraggio sull’intera area a valle del Cova
Il Consiglio regionale ha approvato oggi all’unanimità una mozione proposta dal consigliere regionale del Gruppo misto Giannino Romaniello con la quale si impegna il presidente della Giunta regionale “a predisporre un intervento straordinario di monitoraggio, preciso e puntuale, sull’intera area a valle del Cova”.
Nella mozione si fa riferimento a notizie riportate dagli organi di stampa secondo cui presso il Centro oli di Viggiano, alcuni addetti alle vasche del depuratore consortile avrebbero notato una sostanza dalle caratteristiche simili a quelle dell’olio minerale, tanto da allertare le forze dell’ordine, Noe e compagnia dei carabinieri, che si sono recate sul posto provvedendo a sigillare e mettere sotto sequestro il pozzetto maleodorante situato appena all’esterno del perimetro dell’impianto in cui Eni tratta gli idrocarburi estratti in val d’Agri.
“Il depuratore – si legge nel dispositivo – dista appena due chilometri dall’invaso del Pertusillo che, come è noto, fornisce acqua ad uso irriguo e potabile alla Basilicata e alla Puglia, destando non poche preoccupazioni per le conseguenze che ne deriverebbero per l’intera popolazione”.
Protezione civile, a Policoro individuata una nuova area
Il Consiglio regionale ha approvato un provvedimento proposto dalla Giunta. L’area, vicina al Palaercole, servirà per la gestione di eventuali emergenze
Approvatoa maggioranza (con 12 voti favorevoli di Pd, Pp, Udc, Pdl-Fi, Gm, Psi e 2 astensioni del M5s) dal Consiglio regionale un provvedimento della Giunta che riguarda l’individuazione di una nuova area con finalità di protezione civile nel Comune di Policoro. Per coordinare i soccorsi in caso di “catastrofe estesa”, il Dipartimento della Protezione civile nell’ambito di un’azione di coordinamento delle attività di pianificazione dell’emergenza sull’intero territorio nazionale, ha individuato un modello standardizzato di intervento che prevede la disponibilità sul territorio regionale di aree attrezzate nelle quali far confluire le colonne di soccorso e da cui successivamente smistare i singoli interventi. La Giunta comunale di Policoro ha proposto, con propria deliberazione, l’individuazione di una nuova area di ammassamento sul terreno di forze e risorse in caso di emergenza nel nuovo sito che ha una estensione pari a complessivi 16.800 metri quadrati, in sostituzione di quella precedentemente demandata a tale scopo. L’area è posta all’interno del centro abitato in adiacenza al Palaercole ed alla sede comunale ed è, allo stato attuale, in parte adibita a parcheggio ed in parte libera.
Sede associativa Avis Potenza, sì amozione Polese
“Prevedere ogni utile soluzione, anche eventualmente economica, al fine di evitare un significativo depauperamento per una realtà associativa storica regionale e dall’alto valore funzionale”
Approvata dall’Assemblea regionale a maggioranza (con 11 voti favorevoli di Pd, Pp, Pdl-Fi, Udc, Psi e 1 astensione del M5s) una mozione, proposta dal consigliere Mario Polese (Pd) in merito all’intimazione di sfratto all’Avis di Potenza da parte dell’Ater.
Con il documento si sottolinea che la “Regione Basilicata non ha ottemperato al pagamento degli oneri economici derivanti dal fitto della sede associativa (Via Volontari del Sangue n.1) di proprietà dell’Ater così come previsto dall’accordo sottoscritto in data 3 dicembre 2009 tra il Dipartimento Sicurezza e solidarietà sociale, servizi alla persona e alle comunità e Associazione Avis Basilicata” e che, allo stato attuale, “vi è una morosità di 250mila euro per la quale – si precisa– l’Ater ha inoltrato, presso il Tribunale civile di Potenza, un’intimazione di sfratto per morosità e citazione convalida destinata all’Avis comunale di Potenza, in quanto locataria dell’immobile in questione”.
Con la mozione, pertanto, si impegna il presidente e la Giunta regionale “a prevedere ogni utile soluzione, anche eventualmente economica, al fine di evitare un significativo depauperamento per una realtà associativa storica regionale e dall’alto valore funzionale”.
Con il documento si evidenzia, altresì, “il ruolo strategico e determinante che Avis Basilicata riveste nell’ambito delle attività destinate al raggiungimento dell’autosufficienza regionale per quanto riguarda il sangue intero e gli emoderivati, garantendo la stessa Avis di Potenza il 15% circa delle unità necessarie al fabbisogno”.