Provvidenze a favore Associazioni invalidi, audizione in II Ccp
Sullo stato di attuazione della Legge regionale n. 7 del 1989 è stata ascoltata la dirigente del dipartimento Salute e Sicurezza, Lucia Colicelli
Lo stato di attuazione della Legge regionale n. 7 del 1989 che prevede l’erogazione di provvidenze in favore degli Enti di tutela ed assistenza agli invalidi all’attenzione della seconda Commissione consiliare permanente (Bilancio e Programmazione), presieduta da Gianni Rosa (Lb-Fdi-An) che si è riunita ieri pomeriggio. L’argomento, ha ricordato il presidente Rosa, è stato esaminato anche della quarta Commissione consiliare (Politica Sociale), presieduta da Luigi Bradascio (Pp), che ha audito il presidente dell’Unione italiana ciechi, acquisendo una proposta di legge che modifica la L.R. n.7/89.
“Una legge farraginosa con punti che andrebbero smussati”. Così ha esordito la dirigente dell’ufficio Gestione interventi assistenziali socio-sanitari e solidarietà sociale del dipartimento Salute e Sicurezza, Lucia Colicelli rivolgendosi alla Commissione. Dopo aver spiegato le modalità di erogazione delle provvidenze che prevedono un contributo fisso pari al 20% della somma stanziata da suddividere indistintamente tra tutti gli enti beneficiari e un contributo variabile concesso per il 40% sulla base del numero degli assistiti di ciascuna associazione e per il 40% sulla base del volume dell’attività programmata, la Colicelli ha posto l’accento sull’“equivoco che nasce tra il concetto di assistiti e quello di iscritti”, sulle difficoltà dei controlli delle attività svolte rispetto a quelle programmate e sulla quantità delle risorse messe a disposizione (solo 20mila euro da suddividere tra nove associazioni).
Una necessità, quella della rivisitazione dello strumento legislativo, condivisa pienamente da tutti i componenti della Commissione che ha così deciso di trasmettere agli uffici competenti la proposta di legge giacente in quarta commissione per acquisire l’orientamento della Giunta e procedere poi all’esame della stessa.
Al termine dell’audizione il presidente Rosa, d’intesa con i commissari, ha calendarizzato i lavori per la prossima settimana rispetto alla manovra finanziaria regionale.
Hanno partecipato ai lavori, oltre al presidente Rosa (Lb- Fdi), i consiglieri Bradascio (Pp), Polese e Robortella (Pd), Galante (Ri), Mollica (Udc), Perrino (M5s), Romaniello (Sel), Pace (Gruppo misto), Napoli (Pdl-Fi) e Pietrantuono (Psi).
Sostegno all’Unibas, continua la discussione in II Ccp
L’organismo consiliare ha audito i componenti della Rsu, delle Rsa e dei rappresentanti degli studenti in seno al Senato accademico, al Consiglio di amministrazione e al nucleo di valutazione dell’Università degli Studi della Basilicata
Proseguono gli approfondimenti in seconda Commissione consiliare permanente (Bilancio e Programmazione), presieduta da Gianni Rosa (Lb-Fdi) sul piano dodecennale 2013/2024 di sostegno all’Università della Basilicata in base alle leggi 12/2006 e 33/2010.
Ieri pomeriggio, all’attenzione dell’organismo consiliare, le comuni riflessioni dei componenti della Rsu, delle Rsa e dei rappresentanti degli studenti in seno al Senato accademico, al Consiglio di amministrazione e al nucleo di valutazione dell’Università degli Studi della Basilicata sulla necessità del sostegno finanziario da parte della Regione per lo sviluppo dell’ateneo lucano.
“Questa università per competere con gli altri atenei italiani deve specializzarsi e fornire prodotti di nicchia”. Lo hanno detto Donato Fidanza e Francesco Faggella, rappresentanti Rsu, i quali oltre a mettere in evidenza altre criticità relative alla mancanza di un rapporto stretto tra università e territorio, un’ adeguata politica a favore degli alloggi per gli studenti e ad una più ampia offerta formativa hanno posto l’accento sulla vicenda del declassamento di 110 dipendenti. Declassamento verificatosi in seguito alla sentenza della Corte dei Conti che ha pronunciato giudizio di responsabilità per il danno patrimoniale derivato all’Amministrazione dalla corresponsione dei maggiori emolumenti rivenienti dalle progressioni economiche verticali del personale tecnico-amministrativo perfezionatesi nel 2005.
Uguale attenzione al problema del personale è stata richiesta dai rappresentanti delle Rsa, Matteo Schiavo (Cisl), Luciano Brindisi (Uil) e Eustachio Nicoletti (Cgil). Per quanto attiene i problemi dell’ateneo in generale, in merito alle riduzioni delle immatricolazioni, Brindisi ha suggerito di programmare uno studio sulle cause che inducono i giovani lucani a iscriversi presso università fuori regione, mentre Schiavo ha parlato di una “Unibas in ansia perché gran parte del finanziamento viene utilizzato per coprire le spese fisse”. Critiche alla riforma Gelmini sono venute da parte di Nicoletti che ne ha sottolineato “l’effetto dirompente per le piccole università” e ha ricordato che la Regione Basilicata deve ancora trasferire parte dei fondi all’ateneo lucano. Erogazioni che potrebbero essere utilizzate per migliorare i laboratori e i servizi agli studenti.
“Rivisitare l’utilizzo dei fondi per far crescere l’ateneo lucano” è quanto richiesto dai rappresentanti degli studenti, Michele Lavella e Anthony Rimoli i quali hanno sottolineato l’importanza del rilancio dell’offerta formativa e hanno criticato l’approvazione del protocollo d’intesa tra la Regione Basilicata e l’Università di Foggia per la promozione di iniziative per lo sviluppo culturale, economico e sociale del territorio e, in particolare, la possibilità che l’ateneo pugliese organizzi corsi di laurea in professioni sanitarie. “In questo modo – ha detto Lavella – non si fa crescere l’Università di Basilicata”. Tra le criticità evidenziate dagli studenti i tirocini in azienda e, quindi, la necessità di costruire un ponte tra l’università e le piccole e medie imprese, l’orientamento agli studenti in entrata e in uscita che andrebbe perfezionato congiuntamente al servizio linguistico. “Lavoriamo insieme per dare speranza a noi giovani – ha detto Rimoli -, affinché possiamo contribuire tutti allo sviluppo della nostra regione”.
Dagli interventi dei consiglieri Romaniello, Napoli, Galante, Polese, Mollica e Perrino è emersa la convinzione della necessità del sostegno finanziario da parte della Regione all’ateneo lucano per garantire il diritto allo studio, ma anche l’opportunità di acquisire tutti i dati necessari per comprendere meglio le criticità al fine di attuare le misure più idonee per risolverle.
Hanno partecipato ai lavori, oltre al presidente Rosa (Lb- Fdi), i consiglieri Bradascio (Pp), Polese e Robortella (Pd), Galante (Ri), Mollica (Udc), Perrino (M5s), Romaniello (Sel), Pace (Gruppo misto), Napoli (Pdl-Fi) e Pietrantuono (Psi).