Resta appena ad un filo, o meglio a ciò che un piano sanitario regionale non ancora attuato e alle solite restrizioni economiche che da anni martellano il settore della sanità e della salute pubblica italiana, il futuro dell’ospedale di Melfi. Soprattutto dopo l’incontro odierno, partecipato dalla cittadinanza ma si poteva fare meglio, ed i vari interventi, di sindaci, istituzioni, di chi da anni opera nella struttura e sempre più si vede costretto a fare ulteriori sacrifici per mancanza di personale, associazioni sindacali del settore e personalità politiche locali e nazionali, a cui il tema sta molto a cuore. A volerlo ed attuarlo è stata la Consigliera Regionale oltre ad esserlo in assise comunale di Melfi, Alessia Araneo ed è stata proprio la Sala Consiliare melfitana che ha ospitato il confronto a più voci, per l’intera mattinata, insieme al Sindaco di Melfi Maglione ed alla presenza dei consiglieri di opposizione Flammia, Valvano, Bufano, alcuni Assessori, il rappresentante lucano in Parlamento Lomuti. Vi erano anche i Sindaci di Rionero e Barile ed il Vice Sindaco di Ripacandida, altri di un vasto territorio su cui opera l’ospedale di Melfi. Non è passata inosservata l’assenza del Presidente Bardi e soprattutto dell’Assessore Regionale al settore Latronico, per avere risposte certe ed il quadro reale futuro delle diverse strutture della sanità pubblica in regione, in primis Melfi e un suo ruolo baricentrico e soprattutto strategico in tutto il territorio di 82.000 abitanti e che è a cavallo di un’area che unisce tre regioni, Puglia e Campania alla nostra. Introduzione puntuale di Maglione, seguita da attenta, vera, qualificata disamina del momento e dell’attuale situazione del nostro presidio ospedaliero da parte della stessa Consigliera Araneo, che ha dato il là ad alcuni interventi, di ulteriori spunti, importanti puntualizzazioni, sottolineature per arricchire il dibattito e capire ancor di più lo stato dell’arte. A dare qualche risposta il Direttore Generale di Asp Spera che, da buon tecnico si è soffermato sugli aspetti positivi di Melfi, sui valori che son il fiore all’occhiello della nostra struttura senza, però, poter aggiungere molto al futuro, proprio per il suo dover guardare i conti mentre gente e istituzioni, presenti e cittadini di Melfi e di tutta la zona hanno paura di ciò che potrebbe esser. Una chiusura dell’ospedale o peggio l’ulteriore suo perdere valore e forza, personale, medici specialisti, reparti depotenziati e via così, e ci si ritroverebbe a fare i conti con una difficoltà, nuova e che si aggiungerebbe al tribunale che è stato soppresso ed a Stellantis in grave crisi, in un territorio che è stanco di situazioni simili e vuole dire basta, tutto unito, per difendere al meglio e con forza il suo ospedale da ogni possibile attacco, sia esso presente e futuro!!!
Nov 09