Europa Verde Matera chiede ad Acquedotto Lucano accesso agli atti sulla qualità delle acque del torrente Gravina di Matera e azioni sulle criticità irrisolte”. Di seguito la nota inviata da Mario Montemurro, coordinatore Verdi-Europa Verde della Provincia di Matera.
Europa Verde – Verdi Matera ha inviato una richiesta di accesso agli atti ad Acquedotto Lucano SpA per l’omessa pubblicazione dei dati relativi alle analisi scientifiche e alle misurazioni dei parametri chimici, fisici e microbiologici delle acque immesse nel corpo idrico del Torrente Gravina di Matera, provenienti dall’impianto di depurazione acque reflue di Contrada Pantano.
“Desideriamo unirci all’apprezzamento già espresso dall’arch. Pio Acito riguardo al lavoro svolto da Acquedotto Lucano SpA sul depuratore in Contrada Pantano che ha prodotto, stando a quanto si può osservare, un apprezzabile miglioramento della qualità delle acque recapitate nel Torrente Gravina di Matera a valle del depuratore” dichiara Mario Montemurro, coordinatore provinciale di Europa Verde – Verdi Matera.
Tuttavia, il partito ecologista sottolinea che, al netto delle “valutazioni qualitative” basate su osservazioni visive, un risultato di tale importanza debba necessariamente fondarsi su “valutazioni quantitative”, ovvero su analisi scientifiche e misurazioni precise. Queste dovrebbero includere la determinazione di parametri fondamentali come ossigeno disciolto, pH, presenza di metalli pesanti, nitrati, fosfati, batteri e altri contaminanti.
“Oltre a quanto già previsto dal Decreto Legislativo 152/2006 (Codice dell’Ambiente), il cosiddetto ‘Decreto Trasparenza’ (D.Lgs. 33/2013) impone agli enti pubblici e a partecipazione pubblica l’obbligo di pubblicare periodicamente e in modo accessibile ai cittadini i dati sui parametri chimico-fisici e microbiologici delle acque reflue in uscita dagli impianti. Constatiamo che, ad oggi, questi dati non sono ancora disponibili pubblicamente” aggiunge Vincenzo Altieri, componente della direzione cittadina del partito.
Nel rispetto della normativa vigente e del principio di trasparenza, Europa Verde considera fondamentale che tali informazioni siano rese accessibili alla cittadinanza. “La pubblicazione di questi dati rappresenterebbe non solo un atto dovuto di chiarezza e responsabilità verso la comunità, ma anche una conferma oggettiva dei miglioramenti ottenuti dall’Ente. In mancanza di dati ufficiali, ogni valutazione resterebbe di carattere aleatorio” sottolinea Montemurro.
Oltre alla questione della trasparenza, Europa Verde segnala la persistenza di alcune criticità strutturali nel sistema fognario della città. Queste problematiche emergono in particolare nei periodi di maggiore afflusso turistico e in concomitanza con precipitazioni intense, interessando il sistema di pompe di sollevamento che convoglia le acque reflue dai rioni Sassi fino al depuratore. Tale fenomeno è osservabile nelle cosiddette “cascatelle fognarie”, visibili sul versante destro della Gravina di Matera, nella zona sottostante la Chiesa di San Pietro Caveoso, dove reflui provenienti dal “Grabiglione” del Caveoso transitano attraverso la vecchia rete fognaria di epoca fascista, finendo direttamente nel torrente.
I Verdi materani ritengono urgente che Acquedotto Lucano SpA intervenga con azioni concrete, tra cui:
L’implementazione di un sistema di monitoraggio continuo delle acque a valle dell’impianto di sollevamento, con particolare attenzione all’area che si estende dalla parte sottostante San Pietro Caveoso fino alla zona sud di Matera, nei pressi della parte finale di Via Casalnuovo;
L’estensione anche al depuratore Lamione – situato a Matera Sud in Via Montescaglioso – delle medesime attenzioni migliorative rivolte al depuratore di Contrada Pantano in quanto dovrebbe trattare le acque reflue provenienti dalla porzione più meridionale della Città e certamente dal nuovo quartiere San Francesco;
La predisposizione di un piano di monitoraggio della condizione del Torrente Gravina di Matera anche in corrispondenza della Masseria Passarelli, per valutare l’impatto complessivo dei sistemi di depurazione sull’ecosistema fluviale.
“Confidiamo nella disponibilità di Acquedotto Lucano SpA ad accogliere queste richieste, nell’interesse della tutela ambientale e della salute pubblica. Restiamo a disposizione per un incontro di approfondimento su queste tematiche e attendiamo un cortese riscontro” concludono Montemurro e Altieri.
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