Si è svolto nel pomeriggio nella sede dell’associazione Progetto Comune Matera in via Nazionale, 46 a Matera il nuovo tavolo tematico sul tema “Politiche sociali, integrazione e inclusione”. Il dibattito è stato incentrato sulle politiche di welfare della città di Matera e sulle riflessioni necessarie per migliorare i servizi dedicati al benessere della comunità.
Sono intervenuti Gianleo Iosca, coordinatore sezione CSV Matera; Katia Bellomo, rappresentante del Forum Terzo Settore Basilicata e presidente coop. Lilith; Paola Andrisani, responsabile Osservatorio Immigrazione Centro studi idos; Licia Curci, presidente Associazione Aura blu; Vito Cilla, pediatra; Samantha Fusiello, psicologa; Mariapia Volpe dell’Associazione “Anziani uniti”; Tonio Tinelli, già presidente della Comunità di San Patrignano; Giuseppe Bruno, presidente del consorzio Città essenziale; Eustachio Nicoletti per Spi Cgil Matera.
Nel prossimo ciclo amministrativo si dovrà avviare la costruzione di un disegno unitario del sistema urbano di welfare, un dispositivo-quadro per le politiche sociali e socio-sanitarie della città, capace di garantire al contempo la globalità della dimensione cittadina (un Sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali e socio sanitari) e le specificità del fabbisogno locale con l’obiettivo di riconoscere e valorizzare l’identità delle politiche sociali cittadine, l’autonomia programmatoria e gestionale della pubblica amministrazione, la promozione della costruzione di reti sociali e socio-sanitarie cittadine le cui connessioni e i cui nodi devono intrecciarsi armonicamente all’interno di unità organizzate tra molteplici organizzazioni presenti.
La pianificazione dovrà essere fondata su due importanti pilastri:
Ø Il consolidamento delle preesistenti buone prassi del sistema di welfare tradizionale attraverso la rete dei servizi sociali e socio-sanitari;
Ø L’attuazione di un welfare innovativo capace di arricchire e integrare con nuovi servizi alle persone e alle famiglie, focalizzati sulla qualità delle cure ma anche su autonomia, conciliazione, assistenza e inclusione sociale attiva.
Si dovrà valorizzare il background di conoscenze, saperi ed esperienze di tutti i soggetti che si occupano di politiche sociali e socio-sanitarie, garantisce una programmazioni fondate su una maggiore valorizzazione e coinvolgimento della cultura del partenariato, al fine di costruire vision e mission condivisa ab origine e con un approccio metodologico, di planning e di processo che si sostanzia nella concreta attuazione del principio della sussidiarietà orizzontale.
Tuttavia per poter procedere alla programmazione ed avviare tutte le progettualità necessarie nelle macroaree tematiche bisognerà costruire “strutture ed organizzazioni” stabili in grado di garantire un assetto di Servizio Sociale Professionale territoriale (rapporto 1/5000), funzionale alle esigenze del Comune e adeguato alle esigenze dei cittadini; è necessario consolidare l’assetto tecnico amministrativo per supportare l’importante struttura che si vuole creare al fine di sviluppare una organizzazione capace di accompagnare le dinamiche programmatiche e gestionali (area del coordinamento, area del servizio sociale professionale, area amministrativa, area della progettazione).
Le riflessioni che si ritiene attivare e le analisi e valutazioni da avviare dovranno coinvolgere le 9 macroaree tematiche già esistenti:
Macroarea famiglia e minori
Macroarea politiche di genere
Macroarea salute mentale
Macroarea disabili
Macroarea Anziani
Macroarea inclusione sociale
Macroarea dipendenze
Macroarea giovani
Macroarea immigrazione
Tutti i servizi e le progettualità ad oggi in atto nel sistema del welfare locale sono da implementare poiché ormai non in grado di soddisfare l’incremento del numero dei cittadini che vivono una condizione di bisogno sociale e socio sanitario.
Tanti sono le progettualità ed i conseguenti servizi da avviare poiché sono tanti i bisogni che non trovano ad oggi alcuna risposta congruente e funzionale.
Elenchiamo soltanto alcuni dei servizi necessari per fornire risposte a bisogni emergenti ed urgenti:
§ Implementazione del Servizio di Assistenza Domiciliare e dell’assistenza scolastica;
§ Attivazione dell’Educativa Domiciliare
§ Attivazione di Servizi per le per le Povertà;
§ Attivazione del lavoro itinerante e di prossimità, raggiungendo nei propri contesti di vita, persone con fragilità e soprattutto anziani, giovani ed adolescenti;
§ Sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini;
§ Implementazione degli Asili Nido;
§ Implementazione delle Ludoteche;
§ Attivazione dei percorsi di autonomia per persone con disabilità;
§ Implementazione di servizi semiresidenziali e attivazione di servizi residenziali (dopo di noi) per persone con disabilità;
§ Attivazione dell’Housing Sociale;
§ Attivazione dell’Housing temporaneo;
§ Attivazione di un Centro servizi per la povertà e Stazioni di Posta;
§ Implementazione di Iniziative di inclusione socio–lavorativa di soggetti svantaggiati;
§ Attivazione di Tirocini sociali;
§ Implementazione del servizio di accoglienza in casa di riposo;
§ Attivazione di Centri diurni per anziani (affetti da demenza senile, alzhaimer, etc.);
Su queste tematiche deve proseguire il confronto e la discussione per dar vita ad un processo di co-partecipazione.
La fotogallery dell’incontro (foto www.SassiLive.it)