Pio Abiusi, per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità, in una nota torna ad occuparsi della gestione del servizio di raccolta rifiuti a Matera. Di seguito la nota integrale.
“Non ci si può trastullare, occorre cambiare”:
Ad Ottobre 2018 venne nominato un Commissario ad Acta affinchè curasse gli atti necessari per il superamento dell’infrazione comunitaria alla Piattaforma integrata dei rifiuti non pericolosi ubicata in località la Martella di Matera.
I lavori sono pressochè completati . Il Commissario Straordinario Regionale, avendo esaurito i compiti assegnati restituirà per fine anno la gestione della discarica al Comune di Matera.
I volumi residui dove potranno essere sistemati nuovi rifiuti nel V settore sono 43,500 mc e devono essere coltivati e messi a reddito. Nell’ottica della riduzione dei costi della TARI si può mettere in funzione l’impianto di compostaggio che dopo la diffida ad operare emessa nel Febbraio del 2016 dalla Regione e con una spesa di 1,2 milioni di euro venne reso più funzionale e meno inquinante in termini di dispersione degli odori e riprese ad operare nel luglio del 2017 ed andò avanti secondo le autorizzazioni ricevute fino all’inverno del 2021, quando partì il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti urbani.
Invece di avviare l’umido ad altri impianti di smaltimento questo potrà essere trattato nel nostro impianto con chiari vantaggi economici.
In buona sostanza la piattaforma diviene fonte di reddito e non c’è bisogno di fasciarsi la testa a trovare risorse per il cosiddetto post- mortem che comunque costerebbe circa 700 mila € l’anno e non già quei famosi 7,5 milioni di € per l’avviamento
Il PEF andrebbe rimodulato ed utilizzando l’impiantistica già presente la TARI che è a carico del cittadino riceverebbe un sostanzioso beneficio. Questa amministrazione non può continuare a trastullarsi si è già perso troppo tempo è da oltre un anno che queste cose si stanno ripetendo inutilmente. Anche delll’isola ecologica di Matera Nord dopo che nel 2019 fu rilasciata la VAS e che tutte le pratiche necessarie alla sua realizzazione sono state ben curate dall’assessora Summa si sono perse le tracce: il CCR di Matera Nord si è volatilizzato. Le 3 ecostazioni fisse idonee per la raccolta di rifiuti urbani (PET – HDPE piccoli RAEE – pile esauste) giacciono miseramente abbandonate e non funzionanti in 3 punti della città, delle altre 6 prenotate con il PNRR si sono perse le tracce.
Il regolamento comunale approvato nel 2021 prevede che per determinare il costo della TARI accanto alla quota fissa rapportata alla dimensione degli immobili vi sia la quota variabile rapportata ai rifiuti prodotti sulla base del principio che è “paga per quello che butti”. Tutto questo è possibile perchè i contenitori in dotazione ai cittadini sono microcippati ed è possibile quantificare i rifiuti prodotti ma anche questo non trova applicazione eppure è stato un tema molto sviluppato in campagna elettorale.
Occorre che questa amministrazione comunale si svegli.