Prioritari i raddoppi della S.P. 3 ex S.S. 175 Matera-Metaponto, della S.S. 7 Matera-Ferrandina. La mozione è stata votata all’unanimità per l’iscrizione a discussione, sarà messa all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Regionale del 12 ottobre.
“Sul tema infrastrutture, la Giunta Regionale dovrà impegnarsi ad avviare immediatamente le attività previste nel Decreto Legge 10 settembre 2021, n. 121 che stanzia 4,6 miliardi per ridurre il gap infrastrutturale Nord-Sud. Ho presentato una mozione relativa all’adeguamento della S.P. ex S.S. 175 Matera-Metaponto e della S.S. 7 Matera-Ferrandina. Chiesto e ottenuto l’impegno a convocare un Consiglio Regionale straordinario sul tema delle infrastrutture regionali, prima di inviare qualsiasi atto al Governo, come previsto dal Decreto, definendo sia i criteri delle priorità che i successivi elenchi.
L’occasione è storica per considerare tra le priorità regionali tali adeguamenti e raddoppi, divenuti ormai irrinunciabili, così come quelli di un tratto della Murgia-Pollino coincidente con la SS 7 Matera-Ferrandina, altra assoluta priorità.
Indispensabile, quindi, sarà dedicare un Consiglio Regionale alle infrastrutture e, in particolare a viabilità e ferrovia, talloni d’Achille dell’Italia e della Basilicata per questo al centro degli investimenti del PNRR e non solo, sia per quanto riguarda quelle economiche (trasporti, telecomunicazioni, energia, rete idrica ecc.) che sociali (scuole, ospedali, smaltimento rifiuti ecc.) per cui gli investimenti pubblici sono drasticamente diminuiti dal 2009 ad oggi.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva.
“La precarietà dei collegamenti regionali – prosegue Luca Braia – è argomento sempre attuale per una terra al centro del mediterraneo e cerniera nel mezzogiorno: per questa inadeguatezza scontiamo notevoli ritardi che incidono in modo rilevante sullo sviluppo del nostro territorio. Senza una mobilità ferroviaria interconnessa con la rete nazionale e una viabilità adeguata e funzionale non sarà mai possibile immaginare e programmare uno sviluppo economico e sociale rispondente ai tempi e alle esigenze delle popolazioni, per affrontare in modo efficace anche la ripresa del dopo pandemia.
Il Governo Draghi si sta confermando attento e operativo sul tema e con il Decreto legge 121 il Consiglio dei Ministri ha varato una misura importante: 4,6 miliardi destinati a recuperare il deficit tra Nord e Sud del Paese. Alla base della perequazione infrastrutturale c’è la ricognizione, da effettuare su tutto il territorio nazionale, delle infrastrutture statali sanitarie, assistenziali, scolastiche, stradali, autostradali, ferroviarie, portuali e aeroportuali, idriche.
La ricognizione, Presidente Bardi, da inviare entro il 30 novembre 2021 alla Conferenza delle regioni e delle province autonome, è un passaggio essenziale per predisporre il documento conclusivo da comunicare, entro e non oltre il 31 dicembre 2021, al Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri. Un’occasione unica che abbiamo, da non farci sfuggire.
Diverse nostre arterie stradali necessitano di adeguamenti o di raddoppio di carreggiata e messa in sicurezza, alcune molto trafficate collegano le nostre città d’arte, le zone turistiche e di grande interesse economico come la costa Ionica del Metapontino, Matera e la Murgia Materana con il resto della Regione e con le Regioni limitrofe.
E’, pertanto, necessario che si arrivi a fornire al Governo tutti gli elementi – conclude Braia – che poi confluiranno nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri nel quale saranno stabiliti i criteri di priorità e le azioni da perseguire per il recupero del divario infrastrutturale e di sviluppo, riguardo alle carenze infrastrutturali, anche e soprattutto dei territori del Mezzogiorno, per poi individuare i Ministeri competenti e la quota di finanziamento con ripartizione annuale, tenuto conto di quanto già previsto dal PNRR e dal Piano complementare. La Basilicata non può farsi trovare impreparata, per cui ringrazio i colleghi consiglieri per aver votato all’unanimità la discussione della mozione nel prossimo Consiglio Regionale nel quale si definiranno le modalità operative e le azioni di intraprendere.”