Rampe accesso diversamente abili in piazza San Francesco, Consigliere Doria contro-replica a sindaco Bennardi: “Dal difetto di comunicazione a quello di memoria il passo è breve”. Di seguito la nota integrale.
“L’Amministrazione comunale, considerata la modica spesa, saprà sicuramente cogliere positivamente l’appello dei cittadini che, con garbo, hanno segnalato un problema di facile soluzione”. Si concludeva così, con grande serenità, una nota sollecitata da quanti, a secco di notizie ufficiali, a giusta ragione, si sono interrogati sulle cause della mancata realizzazione dello scivolo sul lato della strada che costeggia la chiesa di San Francesco d’Assisi. Un interrogativo legittimo, oggettivamente neanche polemico. Non una questione personale, di un singolo consigliere comunale Ma, al netto di evidenti precedenti difetti di comunicazione da parte dell’Amministrazione comunale, apprendiamo oggi, e con soddisfazione, che i lavori non sono ancora conclusi e che le rampe si faranno. Speriamo presto.
Bene. Anzi, benissimo. C’è sempre da imparare, però, disquisiscono in via Moro, sul tema complesso della verità. Dal difetto di comunicazione a quello di memoria il passo è breve. Per la cronaca, le perplessità sulla sistemazione della piazza, in realtà, vengono da lontano, ma non è possibile fare qui la rassegna stampa di un’attività dialogica ultra decennale. Del resto, gli scavi in piazza San Francesco sono avvenuti a più riprese, nel 1947, 1951, 1952, 1959, 1981 … restituendo 141 tombe medievali morfologicamente omogenee. Dato così importante che in fase di dibattito, prima degli ultimi interventi, fu deciso che per il polo di attrazione dell’intera necropoli era naturale pensare alla chiesa rupestre dei Santi Pietro e Paolo situata sotto San Francesco. Non è accaduto, eppure nel frattempo la piazza ha drenato una quantità di risorse che superano qualunque altra piazza cittadina. Chissà se un giorno sarà possibile averne piena contezza.
Sono notizie che hanno lo scopo di far comprendere a chi legge che non serve a niente sollevare letture addomesticate della realtà con l’intento di spostare l’attenzione altrove. Nessun tentativo di confondere le acque o interesse personale. La realtà dei fatti è che i cittadini prima non erano stati informati e adesso, invece, tramite le loro civili domane, veicolate per mezzo di un comunicato stampa, hanno saputo ufficialmente che lo scivolo invocato ci sarà. Strumentalizza chi pensa sempre il peggio. Ciò non toglie – sia consentito, un altrettanto garbato e generoso consiglio – una lettura raccomandata, specialmente se davvero s’intende conoscere le vicende di un’area particolare, autentico spaccato sulle origini del centro storico. Si tratta di un testo di autori vari pubblicato dalla Bmg nel 1986, s’intitola “Matera – Piazza San Francesco d’Assisi – Origine ed evoluzione di uno spazio urbano”. Consultazione più che utile, specialmente per chi ricopre incarichi riguardanti il governo del territorio, anche perché la verità è sempre plurale. Buona lettura.