Rapporto Corte dei Conti, consigliere regionale Vizziello (Basilicata oltre): “Assessore regionale Fanelli ha una concezione molto ottimistica della sanità lucana che in realtà continua ad arrancare”. Di seguito la nota integrale.
“Basta leggere, con attenzione, il Rapporto sul Coordinamento della Finanza Pubblica della Corte dei Conti per comprendere che, a dispetto della concezione molto ottimistica espressa dall’Assessore Fanelli, in realtà la sanità lucana continua ad arrancare, atteso che il saldo di mobilità sanitaria in Basilicata fa registrare un nuovo rosso pari a 63 milioni di euro, aggravandosi di ben 11 milioni di euro rispetto al dato relativo all’anno precedente e soprattutto in controtendenza rispetto a quanto succede in tutte le altre regioni del Mezzogiorno che, in tema di mobilità, riescono a fare molto meglio di quanto fatto nel 2021”.
E’ quanto afferma, in una nota il consigliere regionale di Basilicata Oltre Giovanni Vizziello
“Se aggiungiamo che sui tempi del 118 siamo terzultimi in Italia”-aggiunge Vizziello-“ che per quanto riguarda le liste di attesa la capacità di recupero della Basilicata si ferma al 34% del totale delle prestazioni ambulatoriali(visite ed esami), che siamo penultimi in Italia per percentuale di pazienti ultra sessantacinquenni con frattura del femore operati entro 2 giorni, penultimi in Italia per l’offerta di strutture residenziali messe a disposizione degli anziani non autosufficienti, che per il personale sanitario la Basilicata ha speso nel 2022 appena 3 milioni di euro in più di quanto spendeva nel 2019 e che quindi non è riuscita ad effettuare le assunzioni necessarie a sostituire i medici e gli infermieri andati in pensione o che hanno preferito lavorare altrove, si comprende”-spiega Vizziello-“come i toni trionfalistici utilizzati dall’Assessore Fanelli siano inopportuni”.
“Molto più correttamente dall’indagine delle Sezioni Unite della Corte dei Conti emerge un ritratto della sanità lucana con qualche luce, come il ritorno alla sufficienza nell’erogazione dei LEA o il dato positivo relativo all’assistenza domiciliare integrata(ADI), e molte ombre, che occorre superare attraverso opportuni investimenti soprattutto in risorse umane, elemento qualificante di tutti i sistemi sanitari.”