Il consigliere regionale Paolo Castelluccio commenta i dati del Rapporto Eurispes e dichiara: Adesso c’è materia sufficiente di autentico confronto elettorale. Di seguito la nota integrale.
Sfiducia e delusione i sentimenti che prevalgono tra gli italiani; il Sistema e il Paese “separati in casa”: sono le conclusioni principali del trentesimo rapporto “Italia “dell’Eurispes, che per la ricchezza di elementi e di valutazioni deve far riflettere specie alla vigilia del voto per il nuovo Parlamento. Il quadro tracciato è quello di un Paese tradito da un sistema che non riesce più a garantire crescita, stabilità, sicurezza economica e prospettive per il futuro. Un Paese che – scrivono i ricercatori – “ondeggia indeciso tra conservazione e cambiamento, desiderio di stabilità e spinte populiste, ragionevolezza e nichilismo, guidato da una classe dirigente disomogenea che non persegue obiettivi comuni e comunque non nello stesso tempo, non con lo stesso impegno”.
C’è adesso materia sufficiente di autentico confronto elettorale che superi gli effetti mediatici dei social e gli slogan ad effetto. Secondo il rapporto, continuare a parlare di ‘Sistema Paese’ e ormai “improprio”: sarebbe più corretto parlare di ‘Sistema’ e di ‘Paese’ in maniera distinta, con le
organizzazioni politiche e sindacali che invece di fare da collante sempre piu’ tendono
ad alimentare la separatezza e a farsi, a loro volta, sistema.
E poiché il rapporto ruota attorno al concetto di responsabilità, l’elettorato deve distinguere chiaramente chi è responsabile da chi invece non lo è affatto e, cosa ancora più grave, non ha competenze e capacità per governare. Se – come si sottolinea – il confronto è tra due tendenze fondamentali: quella dell’ “etica della responsabilità” che si affida alla testa e quella dell’ “etica della convinzione” che si affida alla pancia, diventa indispensabile individuare una proposta politica di rinnovamento, affidata alla testa, per salvare il Paese e gli italiani.