“ I lucani adulti, cioè con età compresa tra 25 e 65 anni, con livelli di conoscenza insufficienti per quel che concerne due elementi base come la lettura e la matematica sono tantissimi, il 65% della popolazione di riferimento, un dato che rappresenta un rilevante handicap per le prospettive di crescita del nostro territorio e pretende politiche idonee a rilanciare il sistema scolastico e formativo della nostra regione”.
E’ quanto dichiarato da Michele Napoli, Presidente del Gruppo Consiliare Forza Italia della Regione Basilicata, sulla base di quanto emerge dal Rapporto sulle “ Competenze degli italiani “ presentato qualche giorno fa a Roma dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
“I numeri snocciolati dall’Istituto con sede a Parigi”, prosegue l’esponente azzurro” ritraggono una Regione,la Basilicata, incapace di investire nel proprio capitale più prezioso, quello umano, che presenta livelli di conoscenza insufficienti e tali da veder collocati i propri cittadini agli ultimissimi posti della classifica europea”.
In Europa, precisa Napoli, la media dei cittadini che presentano deficit di competenza nella lettura e nel fare i conti si attesta al 20-25%, mentre in Italia tale quota è, in media, del 39%, con una fortissima variabilità regionale che va dal 20% delle Marche, dove la percentuale di adulti con bassa competenza è inferiore alla media europea, al 31% del Veneto e al 69% della Calabria, cui spetta il triste primato di regione d’Italia con la più alta percentuale di cittadini adulti a basso skill.
I numeri citati dall’Ocse- prosegue l’esponente azzurro- testimoniano la difficolta del nostro sistema scolastico e formativo nel creare un sistema solido di competenze al servizio dello sviluppo e dell’occupazione e nel mettere a valore il rapporto virtuoso tra saperi e crescita economica.
“Il fallimento del sistema formativo lucano”, conclude Napoli,“incapace di svolgere quel ruolo di ascensore sociale che in altri contesti determina lo sviluppo professionale e l’inserimento lavorativo dei giovani e delle fasce più deboli assume contorni ben più gravi se si considerano le opportunità messe a disposizione della Basilicata dall’Unione Europea.
Per Napoli “Il pensiero va, inevitabilmente, al Fondo Sociale Europeo2007-13 che aveva una dotazione di 322 milioni di euro da investire in tre tematiche chiave: inclusione, lavoro e competenze, un Fondo che, sulla base delle risultanze del report Ocse,la Basilicata ha miseramente sprecato”