Negli ultimi quindici anni il Mezzogiorno ha perso un milione di giovani. Erano 5 milioni e 164 mila nel 2002 , risultano 4 milioni e 167 mila nel 2017. Nel prossimo ventennio, se la tendenza non si correggerà, le regioni del Sud perderanno altri 800 mila giovani”. Lo ha dichiarato l’ex parlamentare Cosimo Latronico, dirigente nazionale di Noi con l’Italia, intervenendo a Nova Siri alla presentazione del Rapporto Sussidiarietà e giovani al Sud redatto dalla “Fondazione sulla Sussidiarietà”. “Emigrazione e denatalità sono le facce di un disagio sociale ed economico che generano a loro volta abbandono e degrado. Questa spirale va assolutamente corretta puntando sulla volontà, come emerge dal rapporto Toniolo del 2017, dei giovani del Meridione che si mostrano, nonostante tutto, disponibili a mettersi in gioco. Insomma non mancano le risorse motivazionali per superare la attuale situazione di precarietà. Abbiamo bisogno di politiche pubbliche che facciamo guadagnare al Sud una centralità nell’area mediterranea, se l’Italia vuole recuperare una sua centralità ed un nuovo ruolo nell’Europa di oggi. Quindi potenziamento dei porti, – ha continuato Latronico – infrastrutture per la logistica per diventare porta del Mediterraneo e dei traffici provenienti dal canale di Suez, rete tra le università ed i centri di ricerca del Sud per costituire un polo universitario e di ricerca aperto ai Paesi del Mediterraneo e capace di trainarne la ripresa. L’indagine della ‘Fondazione sulla Sussidiarietà’ analizza questi andamenti e definisce nuovi modelli a cui dovrebbero ispirarsi le politiche pubbliche per fare un passo in avanti e guardare al futuro con maggiore fiducia . In questa ottica per la Basilicata abbiamo suggerito la elaborazione di un rapporto sui giovani laureati che operano in altre regione d’Italia, d’Europa e del mondo per comprendere la loro consistenza e le competenza al fine di studiare azioni di collaborazione con questo straordinario capitale umano. Un secondo tema dovrebbe riguardare un’ azione dal forte impatto territoriale per provare a contrastare il declino ed il degrado dei piccoli centri e dei borghi della Basilicata che spesso hanno un patrimonio abitativo sostanzialmente inutilizzato, con un progetto di recupero strutturale e funzionale destinato a realizzare residenze per anziani e per il turismo sociale a favore degli studenti delle regioni del Nord del Paese e delle regioni europee. Ci sono già esperienze in atto di scambi culturali promossi da scuole lucane ,con la collaborazione di una rete di famiglie, che hanno conseguito risultati assai significativi di internazionalizzazione delle nostre scuole e di promozione dei nostri territori nelle regioni Europee di provenienza degli studenti accolti per un anno nelle nostre scuole. Occorre – ha concluso Latronico – una nuova alleanza tra soggetti sociali e realtà pubbliche per fare dei nostri giovani e del nostro territorio una effettiva risorsa sottratta all’abbandono e proiettata a percorsi di sviluppo sostenibile e sussidiario”.
Mag 26