Rapporto Svimez, Giovanni Baldantoni, presidente Movimento Lucani nel Mondo (Palazzo Italia Bucarest), nuovi impegni. Di seguito la nota integrale.
Il Rapporto Svimez sia in riferimento alla Basilicata che alle altre regioni del Sud per due indicatori socio-economici specifici ci carica di nuovi impegni: la ripresa dell’emigrazione e la tendenza di incremento alle esportazioni. Siamo preparati ad accogliere nella nostra rete dei Paesi dei Balcani e in Germania dove ci sono uffici in collegamento con la centrale di Palazzo Italia (Bucarest) giovani e imprenditori che intendono svolgere attività professionali e in particolare di vendita di prodotti sui mercati di quest’area europea. Nel primo caso, la nostra idea è quella di consentire ai giovani lucani e meridionali, attraverso stage e conoscenze dirette di realizzare una prima esperienza all’estero, di mettersi alla prova e poi di rientrare con in tasca un’attività imprenditoriale propria.
Come Movimento Lucani nel Mondo – nato per rafforzare il network dei Lucani e degli Italiani nel Mondo, guadagnando rispetto e dignita’ dell‘emigrato, valorizzando la propria terra all’estero, sostenendo cultura, storia, turismo e risorse della Lucania – ci aspettiamo che il Rapporto apra gli occhi a quanti hanno responsabilità istituzionali in Basilicata e nel Governo del Paese. Ci si renda conto che abbiamo fuori dai confini regionali un potenziale di risorse che attende solo di essere messo al servizio dello sviluppo, della crescita della terra d’origine, diventando collegamento produttivo per quanti in Basilicata sono rimasti, vogliono rimanerci ancora ed hanno bisogno di misurarsi con i mercati e la competizione internazionali. Un dato su tutti: 124.214 lucani sono iscritti all’Aire e in percentuale rappresentano il 21,7% della popolazione residente in regione. Ma – come avvertono gli esperti – è una stima parziale nel senso che non tutti i lucani che vivono all’estero sono già iscritti all’Aire. E guai a sottovalutare la previsione Svimez che avverte: entro i prossimi decenni la popolazione lucana scenderà sino a 400mila residenti.Si tenga conto che i lucani all’estero di fascia d’età 18-49 anni costituiscono il 44,6% del totale e quindi sono energie fresche che hanno voglia di impegnarsi su progetti e programmi di import-export, di promozione turistica, di valorizzazione delle risorse della nostra regione. Un altro dato deve far riflettere: tra i continenti scelti dai lucani per fare fortuna e trovare quel benessere negato a casa, l’Europa registra quasi il 60% del totale.
Abbiamo realizzato con le nostre forze il “network Balcani” con presenze in Ungheria, Serbia, Bulgaria, Moldavia, oltre Romania e più di recente ad Amburgo (Germania ) allo scopo di fare protocolli di collaborazione con operatori economici lucani nel settore turismo, mobilità, ristorazione ed hotel per attrarre visitatori dall’area dei Balcani, per vendere i prodotti alimentari particolarmente richiesti nei mercati dell’Europa dell’Est. Intendiamo utilizzare al massimo le potenzialità ed i consensi di oggi per la Basilicata, ‘’ la regione più’ gradita degli ultimi anni’’ secondo quanto apparso sui social negli ultimi tempi.
Palazzo Italia Bucarest nato per sostenere le aziende Italiane di nuova costituzione che si affacciano al mercato dei Balcani, è a piena disposizione di ogni iniziativa mettendo a disposizione i servizi di logistica, quali ad esempio la costituzione dell’azienda, la sua domiciliazione, la promozione commerciale, la disponibilità di spazi adeguati ed altro ancora , rafforzando l’idea di poter essere tutti sotto lo stesso ombrello in un gruppo che offre il Made in Italy autentico. Il vantaggio e i benefici sono reciproci: con il turismo e la promozione dello stesso, si genera un flusso di reciproco interesse tra i Paesi ove è posizionato Palazzo Italia e l’Italia stessa. Insieme al Turismo si sviluppa il commercio, la conoscenza della storia, arte e cultura che sono patrimoni unici di ogni Paese.
Nov 08