Il Coordinamento delle ANCI del Mezzogiorno d’Italia si è riunito, ieri pomeriggio, in videoconferenza, per discutere di Recovery Plan per il Sud, criticità e proposte di sviluppo per i territori dell’Italia meridionale.
All’incontro hanno preso parte, fra gli altri, il presidente di ANCI Sicilia, Leoluca Orlando, promotore dell’iniziativa, il delegato ANCI per la Coesione territoriale e per il Mezzogiorno, Giuseppe Falcomatà, il presidente di ANCI Abruzzo, Gianguido D’Alberto, il presidente di ANCI Basilicata, Salvatore Adduce, il presidente di ANCI Calabria, Francesco Candia, il presidente di ANCI Campania, Carlo Marino, il presidente di ANCI Molise, Pompilio Sciulli, il presidente di ANCI Puglia, Domenico Vitto e il presidente di ANCI Sardegna, Emiliano Deiana.
L’incontro di ieri ha rappresentato un’ulteriore tappa di un percorso, avviato nei mesi scorsi, che ha visto anche momenti di interlocuzione con il Governo precedente e che nasce dall’esigenza di porre rimedio ad una profonda diseguaglianza fra il livello comunale e gli altri livelli di governo nazionale, come più volte evidenziato dall’ANCI, che riguarda l’ambito finanziario, le procedure e l’organizzazione oltre alla capacità progettuale e organizzativa delle realtà comunali.
A questo primo grande divario istituzionale si aggiunge però la cosiddetta “questione meridionale” che consiste in una vera e propria condizione di diseguaglianza territoriale ed economico-sociale che è caratteristica del Mezzogiorno d’Italia.
Nel corso dell’incontro è emersa la necessità di avviare un processo di riforma del sistema delle Autonomie locali che consenta agli amministratori locali di poter utilizzare competenze, risorse e procedure adeguate alla grande sfida europea ed eviti che il Recovery Plan confermi ed aumenti il divario tra i territori e, sul versante dei diritti e dei servizi, le disuguaglianze tra i cittadini italiani.
Oggi l’Europa, con il nuovo ciclo di programmazione 2021-2027 (Next Generation EU (NGEU)
ricorda l’esigenza di superare le diseguaglianze e di garantire il diritto alla salute e il Sud rappresenta un enorme bacino di risorse culturali, umane e naturali che chiede di diventare una grande opportunità per l’intera nazione.
Il Coordinamento delle ANCI del Sud ha deliberato, infine, di chiedere, nei prossimi giorni, un incontro al presidente del Consiglio, Mario Draghi e alle ministre Mara Cafagna e Mariastella Gelmini, con delega rispettivamente per il Sud e la Coesione territoriale e per le Autonomie locali per discutere sulle criticità e sulle opportunità del Mezzogiorno d’Italia che coinvolga, successivamente, anche i diversi dicasteri, per l’avvio di un processo di transizione ecologica, ambientale ed economica che dia pari opportunità a tutti i cittadini italiani.